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Autore: angel_87    27/06/2005    6 recensioni
Due coppie, due storie forse troppo diverse ma legate da un'unica musica
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luke Skywalker, Principessa Leia, Obi-Wan Kenobi, Padme, Anakin Skywalker/Darth Vader, Han Solo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiaro di luna

Chiaro di luna

 

 


Vorrei avere un angelo
Per un momento d'amore
Vorrei avere il tuo angelo stanotte

Nel cuore di un giorno morente
Ho fatto un passo fuori, un cuore innocente
Preparati ad odiarmi cadi quando per me sarà possibile
Questa notte ti ferirà come non mai

 

[…]

 

Il più grande brivido
Non uccidere
Ma avere il premio per stanotte
Ipocrita
Che ti dimostri amico
Tredicesimo discepolo che mi ha tradito per nulla!

Ultima danza, primo bacio
Il tuo tocco la mia beatitudine
La bellezza è sempre accompagnata da pensieri oscuri

 

Nightwish - Wish I Had An Angel

 

 

Capitolo 1 -  The sound of hearth

 

 

Il giovane cavaliere Jedi osservava dalla nave ammiraglia le stelle estendersi a perdita d’occhio ad una velocità impressionante.

Ma quelle stelle non correvano quanto il suo cuore. Stava tornando da sua moglie, stava tornando a casa.

La guerra lo aveva tenuto lontano più di un cinque mesi. La guerre dei cloni non faceva altro che allontanarlo dalle persone che amava, anche se doveva ammettere che il suo rapporto con Obi-Wan era parecchio migliorato, meno idilliaco per lo meno.

Senza ombra di dubbio il giovane cavaliere sapeva che era tutto merito del suo maestro che negli ultimi tempi, quasi lo sopportava.

Lo aveva ammesso più volte a se stesso che il suo carattere era più che irritante, ma non poteva farci nulla.

Obi-Wan sbadigliò rumorosamente.

< Ma spegnila quella luce… Spegnila!!> disse ridendo il suo ormai ex maestro tirandogli il cuscino che atterrò proprio sulla faccia di Anakin.

Quest’ultimo alzò un sopracciglio divertito e aumentò l’intensità della luce.

< Ma vuoi andare a dormire??!!>

< Non ho sonno…>

< Visto il sorriso che hai da stamattina deduco tu sia felice di tornare a casa!>

< Già… > l’immagine dell’amata si materializzò nella mente del cavaliere che non fece altro che sospirare < Ben?> raramente Anakin chiamava Obi-Wan con il suo vero nome. Voleva dividere completamente il maestro Jedi dall’amico in modo da parlare più che liberamente

A quel suono Obi-Wan non poté che prestare attenzione al giovane che lo guardava con un misto di incertezza < Dimmi…>

< Sei mai stato innamorato?>

Obi-Wan si sorprese e si sentì più che spiazzato, ma sapeva che non poteva rivelare, sapeva che non poteva tradirsi suo fratello aveva bisogno di certezze.

< Credo di no… Sai sono quasi un fossile ormai mi ricordo poco…>

Anakin rise divertito. < Ti consideri vecchio?>

< Bè guardandoti… Non posso che sentirmi invecchiare… Ma è così che va il corso della Forza non dobbiamo avere paura…>

< Hai mai avuto paura di morire?>

Ora si, che Obi-Wan temette realmente la domanda del suo amico più caro < Si qualche volta…>

Obi-Wan si girò di lato tirando le coperte sul corpo infreddolito segno che per lui quella conversazione finiva li.

“ Come faccio a dirtelo Anakin che ogni volta che affronto una battaglia ho paura di morire, ma soprattutto che tu possa morire?”

Ma la luce si spense e tutto tacque, e quell’affettuoso pensiero restò nella mente un poco angosciata di Obi-Wan.

Un paio di occhi verdi continuavano a fissare il soffitto, con un misto di apprensione e di trepidazione.

Come poter restare indifferenti alla visione terrificante di grandi maestri Jedi schiacciati dal terribile Generale Grievous… La guerra sembrava vinta su tutti fronti, ma sapevano che con quella nuova infernale macchina bisognava ricominciare tutto da capo.

Ma sarebbe rimasto con sua moglie quasi un mese, che altro bisognava chiedere al destino? Anakin, nonostante tutto, si sentiva più che felice.

 

Arrivarono al tempio Jedi a notte inoltrata. La luna splendeva su Coruscant. Aveva dei contorni magnifici, cosa che incantò Anakin per un paio di minuti.

< Resti con noi?> disse Obi-Wan che riabbracciava un suo caro amico Jedi < Andiamo a bere qualcosa…>

< No grazie, penso che andrò a trovare una amica…>

Obi-Wan lo guardò incuriosito. Sapeva che sarebbe andato da lei, solo si chiedeva quando Anakin si sarebbe deciso a rivelargli tutto.

Non lo avrebbe tradito, mai. Davvero lui pensava questo?

Ma la scrollata gioiosa dell’altro maestro Jedi destò Obi-Wan dai suoi pensieri e salutò Anakin che saliva sulla nave, che si era costruito appositamente per la guerra dei cloni, similare al suo speeder che guidò da bambino.

R2 sobbalzò all’accelerazione impartita dal pilota.

< Scusa R2 è che ho fretta di arrivare…> il droide non fece altro che rispondere con trilli gioiosi.

 

Padme dormiva profondamente. Non sapeva dell’arrivo dell’amato e per questo che aveva adottato il massimo della sicurezza per garantirsi una protezione da eventuali aggressori.

Un rombò la infastidì ma era troppo stanca per alzarsi a controllare e si rigirò stizzita nel grande letto matrimoniale. Pensò amaramente per un breve istante, prima di riaddormentarsi, che quel letto per lei sola era troppo grande e troppo vuoto senza di lui.

Anakin estrasse la chiave di sicurezza da una tasca segreta della sua veste. La fece scorrere nell’apposito lettore. La porta principale dell’appartamento si aprì con un breve scatto.

Il cuore di Anakin quasi scoppiava di gioia.

Era a casa.

Si incamminò silenzioso verso il salotto per lasciare il mantello Jedi e con silenziose falcate raggiunse la camera da letto. La trovò completamente rivoluzionata.

Era molto più grande, anche se i mobili erano sempre gli stessi fatta eccezione per un elegante pianoforte.

Anakin sorrise più che mai. Si era ricordata di una conversazione che avevano fatto prima che lui partisse.

 

 

< Cosa ti piacerebbe per il tuo compleanno?> disse gioiosa Padme mentre Anakin faceva scorrere le sue mani calde sulla schiena nuda della moglie che si lasciava andare a quel piacevole massaggio.

< Non saprei…> disse pensoso il cavaliere Jedi < Ho già tutto quello che desidero…> disse accarezzando il ventre poco gonfio della donna che sorrise.

< Dai seriamente…>

< Ci sarebbe una cosa che vorrei moltissimo ma mi vergogno a chiederla…>

Padme lo guardò con un misto di curiosità e un poco di stizza. < Non devi vergognarti di me!>

Anakin sorrise nervoso < un pianoforte…>

< Un pianoforte?>

< Si… mentre ero su Tatooine un amico di mamma aveva una bella casa ed era un collezionista di oggetti antichi… Bè aveva questo splendido strumento, e un poco alla volta ho imparato a suonarlo…>

< E ti manca?>

< Ha il potere di incantarmi… Si mi manca quel suono >

 

 

 

Anakin si avvicinò alla moglie e gli diede un bacio veloce sulla fronte ma ella dormiva troppo profondamente per sentirlo.

Il cuore di Anakin ebbe un sussulto vedendo il ventre molto più gonfio della donna. Suo figlio cresceva. Non vi era orgoglio più grande, in quel momento, nel cuore di Anakin.

La luna illuminava i lineamenti di Padme, e la sua pelle diafana brillava sotto la luce facendola sembrare quasi una statua di cristallo. Inerme, bellissima ma un velo di tristezza costellava quella figura.

Anakin osservò di nuovo quella luna argentea e quasi inconsapevolmente scivolò verso il pianoforte. Si sedette e alzò il coperchio facendo scorrere lieve le dita sui tasti.

Seguì l’istinto e fece si che la memoria si ricordasse di quella melodia dolcissima e tormentata che aveva suonato da sempre sin da bambino.

I toni lenti e un poco malinconici si mischiavano con note più allegre sino a fondersi insieme in un ritmo veloce ed estremamente passionale.

Padme si stava destando a quel suono credendo fosse frutto di un suo sogno.

Quando aprì gli occhi vide il marito suonare il pianoforte quella musica meravigliosa, mentre sentiva dentro di se dei moti quasi se il piccolo volesse abbracciare quella figura illuminata dalla luna.

Anakin non si accorse del risveglio della moglie concentrato come era sul suono che produceva. Padme non voleva interrompere quell’armonia, le piaceva terribilmente.

Quando sentì le ultime note perdersi nell’aria Anakin si voltò verso la figura che lo guardava seduta sul letto. Sorrise.

< Grazie Padme…>

La donna corse ad abbracciarlo e lo strinse di più a se quando lo sentì tremare. Restarono così per molto tempo mentre Anakin accarezzava il ventre della donna.

Ad un ultimo tocco sembrava che la creatura rispondesse. Sia Anakin che Padme si sorrisero.

< E’ una musica bellissima…>

< Lo so… Bellissima ma triste…>

Anakin si rivolse alla luna di nuovo, al suo chiarore ma ella così silenziosa non riuscì a rischiarare i suoi pensieri.

La bellezza è sempre accompagnata da pensieri oscuri.

Padme non sembrava essersi accorta del suo cambiamento di umore < Ti ricordi come l’aveva chiamata quella musica?>

< Non ricordo il titolo esatto ma siccome io non avevo mai visto la luna… L’avevo chiamata Chiaro di luna…>

Padme abbracciò il petto nudo del marito appoggiandoci la testa distendendosi accanto a lui.

Si sentiva come quella musica e non riusciva a capire perché quel senso di malinconia la pervadeva.

Anche la donna, appena il marito si addormentò, prese ad osservare quella luna infausta che nel suo silenzio non rispose al suo più segreto tormento.

 

 

 

 

Questo è la prima parte della storia. Il capitolo secondo la chiude.

Qui ho trattato ancora la mia coppia preferita. Nella prossima ho attuato una sorta di esperimento.

Lo so che è stupido pensare che nell’universo di starwars vi possano essere ancora i pianoforti ma io adoro quello strumento e il suono che produce mi incanta sempre.

La canzone è ovviamente il chiaro di luna di Beethoven.

Spero vi sia piaciuta ringrazio tutti quelli che hanno commentato e commenteranno questa storia, e quelle precedenti.

Vi ringrazio i vostri commenti sono sempre importantissimi.

Ringrazio anche tutti quelli che vorranno leggere questa storia.

 

A presto Angel_87 ^^ Baci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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