Ni-hao^.^ Ecco a voi "La rosa nella neve", uno dei miei racconti più antichi!! Era partito da un'ideuzza per spaventare i miei fratellini e poi si è sviluppata nell'ambito del mio adorato InuYasha^.^ Itsumo è un personaggio che mi affascina incredibilmente.. perverso come Naraku e nello stesso tempo ambiguo come Kykio.. Insomma, leggete per capire^_^ Itsumo significa "Sempre", poi capirete anche perchè! I capitoli di questa fan's fiction sono abbastanza bresi, gomen, ma è una delle mie prime creazioni^.^ Sarà difficile mantere tutti e due i racconti [nel frattempo sto anche scrivendo "Sore de mo"] ma questo è un testo già completato, solo da riadattare;) Ecco il primo capitolo!! Tanti commenti please!! 1. LA ROSA DI SANGUE La neve cadeva lentamente, come in una danza silenziosa e delicata, ricoprendo il terreno di uno spesso mantello candido. La foresta sembrava essere caduta in un silenzio magico, quasi irreale. Sembrava che anche il tempo si fosse fermato in quel posto incredibilmente candido. Itsumo sedeva tra la neve, in silenzio, incurante dei pesanti fiocchi di neve che gli sfioravano il viso. Il ragazzo sembrava completamente perso nell'osservazione di una grande rosa, un'enorme rosa selvatica, di un intenso colore rosso, quasi vermiglio. Itsumo la fissava con passione, saziandosi di ogni particolare, fremendo di una strana eccitazione. La girava e rigirava tra le lunghe e pallide dita affusolate, le accarezzava con foga i grandi petali vermigli, odorava estasiato l'intenso odore del fiore, ora tremando, ora ridendo eccitato. I suoi freddi occhi di ghiaccio ne seguivano la perfetta ondulazione dell'esile stelo, osservando la melodiosa disposizione delle spine, respirando affannosamente mentre sfiorava le larghe foglie appuntite. La rosa sembrava pulsare e agitarsi tra le mani del ragazzo, sembrava divincolarsi dalla stretta. Improvvisamente il lungo stelo reciso della pianta cominciò a muoversi sinuosamente lungo il braccio esile del ragazzo, circondandolo lentamente in una stretta decisa. La pianta stringeva la morsa intorno all'arto di Itsumo, in un disperato tentativo di staccare il braccio che la tratteneva. Le lunghe e affilate spine della pianta recidevano profondamente la pelle candida dell'uomo, provocandogli pesanti ferite gorgoglianti di sangue. Il liquido vermiglio gocciolava dalle ferita, percorrendo il braccio in una corsa dolorosa e cadendo sull'ampio mantello bianco di Itsumo. L'uomo rise, come divertito, osservando il lento gorgogliare e inseguirsi del proprio sangue. -Le mie rose..- mormorò estasiato. Fissò con tenerezza la pianta. -La perfezione sta nella morte...- Detto questo strinse tra le mani la rosa, con una morsa decisa e incredibilemente fredda, facendo scoppiare il fiore in un turbine di petali. Immediatamente lo stelo liberò il braccio ferito, cadendo tra la neve insieme ai petali vermigli del fiore. Itsumo raccolse uno dei petali, annusandolo attentamente. -Che profumo meraviglioso..- sussurrò, lasciandolo cadere di nuovo -Forse perchè è l'inebriante profumo del sangue..- Il ragazzo si alzò lentamente, quasi meccanicamente, mentre il sangue continuava a scorrergli lungo il braccio, macchiando la neve. Le macchie di sangue vermiglio si trasformavano, toccando terra, in deliziosi petali di rosa. Itsumo sorrise e scomparve nel folto della foresta, lasciando tra la neve un grottesco raggruppamento di petali vermigli.. come il sangue.. -fine primo capitolo- Ooook, è un po' corto.. ma mi piace lasciare un po' di suspanse!! E poi di Itsumo non voglio ancora farvi sapere niente^.^ Era solo un modo per catturarvi nella narrazione!! Tanti commenti!! Grazie^_^ Eikochan