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Autore: Cathy_94    25/12/2009    2 recensioni
Mi sorrise dolcemente e io mi sentì avvampare penosamente. -Traditrice- mi apostrofò maligna la mia coscienza. Ma se non avevo fatto niente? Gli strinsi la mano,e una scarica elettrica mi percosse la spina dorsale,facendomi fremere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola One-shot..

Inutile..ma ho buttato quattro parole così..

Non avendo niente da fare..

Cathy_94

 

 

Festa di Natale

 

Osservai l’orologio e la mia bocca divenne una perfetta “o”.

Strillai,fortunatamente ero sola,i miei genitori erano stati invitati a cena da qualche loro ignoto amico;mi catapultai nella mia camera e mi infilai velocemente il completo che avevo scelto con accortezza giorni prima.

Calze,abito e scarpe alte.

Guardai insicura allo specchio e sorrisi istintivamente;i tacchi slanciavano le mie gambe,che avevo sempre giudicato tozze,”sono muscoli” mi ripetevano continuamente tutti,ma le odiavo comunque.

L’abito aveva una scollatura magnifica,che rendeva più abbondante il mio decolté,che normalmente era solo una misera seconda.

Avevo arricciato i capelli,che sembravano avere un aspetto decente;misi solo un po’ di rimmel e un po’ di fard per dare colore alla mia pelle pallida.

Dopo almeno quindici minuti di cazzeggio,perfettamente autorizzato dalla “C.M.F.”,”Comunità Mondiale Femminile”,mi avviai alla festa.

Il locale era conosciuto,da tutti almeno,ma non da me.

Rimasi meravigliata osservando le luci colorate che vorticavano illuminando la sala da ballo;qualcuno mi afferrò per il braccio.

-Che diavolo…-non ebbi il tempo di finire la frase.

Avevo puntata davanti una macchinetta fotografica,accanto avevo dei perfetti sconosciuti,tutti con un sorriso plastificato stampato in faccia;cercai di darmi almeno un’aria decente.

Il flash mi trafisse gli occhi,facendomi maledire la madre di qualche sconosciuto.

-Clo- mi chiamò una voce famigliare.

Mi voltai sospirando di sollievo,era il mio migliore amico.

Gli corsi incontro e lo abbracciai forte.

-Dov’è Luca?-chiese scettico,mentre mi faceva la lastra.

-Non dovrebbe mandarti in giro in questo modo..-aggiunse ridacchiando.

-Perché non ti piaccio?-volteggiai goffamente.

Al suo fianco comparve un altro sconosciuto;era alto,moro con dei profondi occhi verdi.

Avevo smesso di respirare,e questo non era un buon segno.

Io ero felicemente fidanzata.

-Gianmarco questa è la ragazza di cui ti parlavo ..Claudia- avevo la faccia da ebete ne ero sicura.

Mi porse la mano e io ci misi un po’ a rispondere.

Mi sorrise dolcemente e io mi sentì avvampare penosamente.

-Traditrice- mi apostrofò maligna la mia coscienza.

Ma se non avevo fatto niente?

Gli strinsi la mano,e una scarica elettrica mi percosse la spina dorsale,facendomi fremere.

Riccardo mi guardò indagatore,provocandomi un ulteriore disagio.

-Che facciamo saliamo di sopra?almeno posiamo le giacche?- i suoi occhi erano magnetici.

Lo seguì ancora in stato di trance,e mi accorsi a malapena che mi ero sfilata il giacchetto.

Dovevo smetterla di contemplarlo,non era il caso;cercai nella mia mente l’immagine del mio ragazzo,che aimè,giunse sfocata.

La musica e le chiacchiere iniziarono a riempire la sala.

Mentre cercavamo un posto per intrufolarci e cominciare le danze,fui costretta a salutare persone che conoscevo solo di vista,o con cui avevo scambiato un misero “ciao” tre o quattro anni prima.

Dall’esterno sembravo la ragazza con più amici,in tutta la sala.

Ipocriti.

“Let’s have some fun,this beat is sick.I wanna take a ride on your disco stick.” Riconoscevo la voce di Lady gaga.

-Balliamo- ora non ero più a disagio,a cosa servivano Quattro ore di danza settimanali,se non riuscivo nemmeno a muovermi a tempo di musica?

-Sei Brava!- sorrise di nuovo mostrando una fila di denti bianchi..

Annuì silenziosamente e riuscì solo ad aggiungere –Faccio danza-.

Per quasi un’ora fu così,ballavo con gli occhi incollati su di lui,che oggettivamente era un po’ impacciato.

Fece un passo ridicolo e io non riuscì a trattenere una risata.

-Cos’hai da ridere?- alzò un sopracciglio divertito,e la risata mi morì in gola.

Scossi la testa imbarazzata,poi alle mie orecchie arrivò una musica lenta.

“Ora ballerai con lui…poi cercherai di baciarlo…”sibilò perfida la parte di me ragionevole.

-Mi insegni- per la seconda volta in una sera mi porse la mano.

Non riuscivo a parlare,perciò l’afferrai,cercando di dare un senso ai suoi passi.

La sua mano si poggiò delicata sul mio fianco,facendomi sussultare.

“Traditrice”

I nostri occhi erano incatenati,quella era pura magia.

Solo alla fine della canzone mi accorsi di quanto i nostri visi erano vicini;pochi centimetri.

Pregai che non si avvicinasse ulteriormente,la mia volontà era troppo debole per opporre resistenza.

Il Signore ascoltò le mie preghiere,perché arrivò Riccardo giusto in tempo.

-Ehi ragazzuoli..avete ancora le consumazioni?- lui aveva già in mano un drink.

-Ooook- sorrisi sollevata e mi diressi spedita verso il bancone.

“Traditrice”avrei soffocato la mia coscienza nell’alcool.

Ero una traditrice,una peccatrice.

Ma ne ero misteriosamente felice.

 

 

 

 

  
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