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Autore: Rota    25/12/2009    2 recensioni
In tanti anni di convivenza, Draco si ostinava ancora a chiamarlo per cognome. Era così, irriverente, dannatamente cocciuto nel suo volerlo mandare in bestia quando era già irritato di suo.
Lo faceva apposta, eccome se lo faceva apposta, quel maledetto. Perché – a sua detta – era terribilmente divertente stuzzicare i suoi nervi fin troppo reattivi.

[A Stat, perchè possa perdonare gli errori commessi]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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HP natale Questo è un regalino speciale, dal momento che non pensavo di venire anche in questo fandom durante le vacanze.
E' per farmi perdonare di una cosa grave che ho commesso.
Sperando possa piacere <3
E' per te, Stat <3





Sotto l’albero
Harry Potter Version




La porta di casa sbatté con notevole forza, facendo tremare appena le pareti che la circondavano.
Uno sbuffo contrariato proruppe nella stanza appena l’eco stesso di quel rumore si fu diradato nell’etere.
Con gesti secchi e meccanici, Harry si levò il cappotto di dosso e lo appese all’attaccapanni appena vicino all’entrata. Sciarpa, guanti e cuffia seguirono la stessa sorte.
-Ancora nervoso, Potter?-
Harry fissò il suo sguardo sopra la figura affilata e ancora perfettamente incappottata del proprio coinquilino.
In tanti anni di convivenza, Draco si ostinava ancora a chiamarlo per cognome. Era così, irriverente, dannatamente cocciuto nel suo volerlo mandare in bestia quando era già irritato di suo.
Lo faceva apposta, eccome se lo faceva apposta, quel maledetto. Perché – a sua detta – era terribilmente divertente stuzzicare i suoi nervi fin troppo reattivi.
Come se già non bastasse tutto quello che aveva dovuto sopportare fino a quel momento.
-Direi di sì, Malfoy! Vorrei vedere te al posto mio!-
Draco si limitò a sbuffare, come se realmente la prova affrontata non valesse tutte quelle moine.
-Non vedo come una cena in famiglia possa farti diventare così nervoso…-
Lo sguardo di Harry si assottigliò pericolosamente, tanto da divenir falsamente minaccioso… Davvero pensava di poter qualcosa contro Draco? Che razza di stupido.
-Ritengo una cena dalla tua famiglia qualcosa di assolutamente insopportabile, Malfoy. Dovresti saperlo. Come ogni santo Natale, mi ritrovo tra le grinfie di tuo padre e di tua madre…-
-Definire grinfie le loro mani mi sembra eccessivo, Potter…-
-A me proprio no! La tensione che mi mettono addosso non è per nulla leggera! Dico io, è davvero così divertente torturarmi a questo modo?-
Draco non rispose, semplicemente sghignazzò liberandosi finalmente del soprabito.
-E’ estremamente divertente, Potter…  non puoi manco immaginare quanto sei ridicolo quando ti arrabbi in quella maniera assurda!-
Silenzio, silenzio sospetto mentre Draco si svestiva con lenta flemma, incurante di ogni possibile pericolo incombente.
Pericolo che si concretizzò quando due braccia avvolsero il suo petto costringendolo in un abbraccio.
-Draco…-
Draco, non Malfoy. Il momento di tensione era dunque finito. Almeno, Harry aveva dichiarato la resa – Draco ancora non definitivamente.
Con fare fintamente innocente si rivolse all’altro, fissando tutto fuorché lui.
-Sì, Potter?-
Un bacio sulla nuca ricoperta di capelli biondi, l’abbraccio si fece ancora più stretto. Ma nessuna parola fu detta.
Cosicché Draco dovette ripetersi, non senza una lieve irritazione.
-Sì, Potter?-
Gli fu morso l’orecchio in risposta, soffiato alito caldo al suo interno – dolce, incredibilmente dolce.
-Sono tanto nervoso, Draco…-
Draco sghignazzò nuovamente, andando ad accarezzare il viso dell’uomo che lo stringeva con la mano ancora guantata.
Portò la testa all’indietro, poggiando la nuca sulla spalla di Harry.
-Lo noto, Potter. E quindi?-
-E quindi…-
Un bacio sulla guancia, due, tre, vari altri.
Le dita di Draco si mescolarono ai capelli neri, accarezzando la testa sotto.
-E quindi, magari, tu sai come rimediare, no?-
Un sorriso malizioso si dipinse sulle labbra pallide del biondo, che non smise di muovere le dita sotto la chioma scura del compagno.
Avrebbe potuto divertirsi con lui, giocare a tendere la corda fino all’infinito – solo per il gusto di vedere fino a dove Harry si sarebbe spinto per avere ciò che desiderava – o ancora illuderlo per poi lasciarlo lì dov’era e non dargli assolutamente nulla in cambio di tutte quelle attenzioni…
L’istinto Malfoy era davvero forte nel giovane Draco.
Ma era Natale, quella stupida festa che prevedeva la bontà insita in ogni singolo individuo umano venire fuori tutto d’un tratto.
Allora Draco rinunciò ai suoi terribili propositi – non senza qualche labile rimorso – e, volgendo il viso verso Harry, piegò il collo di questi perché le loro bocche potessero combaciare finalmente.
-Vedrò cosa riesco a fare, Harry…-
   
 
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