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Autore: Supremo Maestro Ramas    26/12/2009    1 recensioni
Una fredda vigilia di Natale nella città di Domino in cui due innamorati si ritroveranno.
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Mai Valentine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Poteva mancare la mia classica fanfic natalizia su Yu-Gi-Oh ?
Ovviamente no anche se ci speravate (soprattutto perché avrei dovuto pubblicarla l'anno scorso XD)
Ad ogni modo, eccola quà !
Le coppie ovviamente sono quasi tutte scontate. XD

Buona lettura, buon Natale e buone feste a tutti voi e famiglie. ^_*

Disclaimer:

Yu-Gi-Oh e relativi personaggi, sono © di Kazuki Takashi.

La canzone "All I Want For Christmas is You" è © di Mariah Carey

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All I want for Christmas is You

Era il tardo pomeriggio della vigilia di Natale, ma nonostante ciò al porto della città di Domino si lavorava ancora alacremente.
- Ma quanto pesa quest'accidenti di cassa !!! - si lamentò un biondino dal ciuffo ribelle mentre a fatica e cautela trasportava una pesante cassa di legno
- Anziché lamentarti vedi di non farla cadere ! - lo richiamò il capo turno, un omone non troppo alto e tarchiato, vestito con una salopette di jeans sporca dalla quale spuntava una camicia gialla a quadrettoni pesantemente unta e madida di sudore, che sorvegliava l'attività dei suoi sottoposti
- Non c'è bisogno di dirmelo ogni volta !!! - si lamentò Jonouchi sbuffando sonoramente
- Meglio farlo invece ! - insisté l'uomo:- Voi giovinastri d'oggi non sapete cos'è il duro lavoro e siete spesso superficiali e disattenti ! - esclamò per poi battersi una pacca sulla pancia prominente:- Quand'ero giovane io sì che si conosceva il vero significato della parola fatica !!! - puntualizzò tronfio
- Sempre la stessa storia... - bofonchiò Katsuya ormai giunto a destinazione dentro uno dei magazzini del luogo:- Ecco... ci sono quasi... - sentenziò mentre sollevava ancora di un poco la scatola per poterla meglio collocare sulla sua pila:- Su !!! Forza !!! - esclamò per incitarsi mentre appoggiata la scatola di legno la spingeva in avanti:- Uff... - respirò rumorosamente:- Ecco fatto ! - esclamò mentre, levatosi il berretto, si asciugava la fronte col dorso della mano sinistra:- Muoviamoci che forse riesco ad impilarne un altro paio prima della fine del turno ! - esclamò muovendosi a grandi passi verso l'uscita
Ma le sue speranze andarono disattese quando, poco dopo, una sirena tuonò sancendo la fine del turno di lavoro
- Fine della giornata gente !!! - tuonò il capoturno:- Passate un buon Natale e siate puntuali il 27 mattina quando riapriremo ! - precisò prima d'informare:- Chi non l'ha ancora fatto passi in Contabilità a ritirare lo stipendio ! - detto ciò, girò i tacchi e si allontanò dalla struttura
Jono ne seguì l'esempio e si allontanò anche lui.

La neve prese a cadere ancora più fitta sulla città costringendo la gente a stringersi nei loro abiti pesanti.
In mezzo alla calca che stava terminando gli acquisti Jonouchi camminava a passo spedito per le vie della città.
L'aria di gioia che preannunciava la festa più attesa dell'anno non gli procurava grandi emozioni se non un sordo fastidio considerato anche che lui non aveva niente per cui valesse la pena essere allegri.
Gli ultimi tre anni non erano di certo stati tra i migliori: non soltanto il padre se n'era andato dalla sera alla mattina, non bastava che il padrone di casa gli aveva aumentato l'affitto ma, finito il liceo e anche per l'addio del Faraone, la compagnia si era velocemente disgregata !
Anzu era andata a New York intenzionata a mettercela tutta per coronare il suo sogno di diventare una ballerina, Bakura era andato a Tokyo per frequentare una prestigiosa scuola per chef, Yugi aveva accettato l'offerta di Otogi di diventare suo socio in affari e anche lui era andato negli States anche per rivedere la sua amata Anzu, Shizuka era tornata a vivere con la madre che si era trasferita lontano da Domino per motivi di lavoro. Ma c'erano altre due cose che proprio non gli andavano giù e che gli causavano una fastidio e l'altra malinconia: la prima era che quel bellimbusto di Otogi era riuscito a fare breccia nel cuore della ragazzina e i due si erano messi insieme causando numerosi mugugni del biondino che però, avendo a cuore la felicità della sorellina, aveva fatto buon viso a cattivo gioco e la disperazione di Honda che però si era presto rifatto fidanzandosi con Miho Nosaka, una loro ex compagna di scuola soprannominata Ribon-chan per via del fiocco giallo che portava sempre tra i capelli, con la quale ci aveva già provato ai tempi della scuola venendo però respinto, ma stavolta era andata diversamente. Si erano incontrati per caso in un bar e avevano cominciato a parlare del più e del meno fino a quando, inaspettatamente, lei gli aveva confessato che, passato un po' di tempo da quella volta, durante l'ultimo anno, aveva cominciato a guardarlo sotto un ottica diversa e pian piano aveva cominciato ad apprezzarlo ma che non era riuscita a dichiararsi per via della sua timidezza.
Ovviamente il moro non si lasciò scappare l'occasione e accettò con gioia di mettersi insieme alla ragazza rivelandole che la cotta per lei non gli era mai passata. Da quel momento i contatti con Jonouchi si erano affievoliti ma il biondino non se la sentiva di fargliene una colpa considerando anche la cronica sfortuna in campo sentimentale dell'amico, anzi era anche abbastanza contento per lui.
Alla fine, quindi, era rimasto solo come un cane e costretto a sgobbare come un mulo per pagare l'affitto visto che il padrone di casa, un tipo a cui interessavano solo i soldi, non avrebbe esitato un secondo a sbatterlo fuori di casa se la pigione non fosse stata pagata con svizzera puntualità !
Alla luce di tutto ciò, era facile capire come al nostro eroe non potesse importare di meno che il Natale fosse ormai alle porte ma d'altronde per uno come lui che tirava a campare con pochi soldi quasi ogni giorno era uguale al precedente o al successivo ma tutti portavano all'unico suo obbiettivo nonché fonte di sopravvivenza: il giorno di paga !
Se avesse creduto a Babbo Natale, gli avrebbe chiesto solo due cose: senza dubbio un cospicuo aumento di stipendio visto che quello attuale non era granché e difatti, stava giusto riflettendo sul fatto che avrebbe dovuto cercarsi un secondo lavoro, ma soprattutto avrebbe chiesto di poter rivedere lei ! Lei ! La donna che amava ! La persona che più di tutte desiderava !
La sua adorata Mai !!!

Non passava giorno senza che lui la pensasse. Non era nemmeno riuscito a portare avanti un paio di relazioni con altre ragazze visto che aveva in testa soltanto la più bella donna che avesse mai visto e ogni volta che vedeva delle coppiette o dei fidanzatini, sognava di trovarsi al loro posto con la sua amata rodendosi d'invidia al contempo.
Ma la dura realtà lo riportava presto coi piedi per terra: non soltanto lei non c'era, non avrebbe saputo dove e come cercarla ma anche se lei ci fosse stata probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di chiederle di mettersi insieme, e, anche se l'avesse avuta, lei, ammesso e non concesso che non gli avrebbe riso in faccia, lo avrebbe liquidato adducendo come scusa la differenza d'età tra loro due o cose simili; problema da non sottovalutare questo visto che 9 anni di differenza erano un po' troppi e che in conseguenza di ciò lei avrebbe potuto essere sua sorella maggiore, ma poi che interesse avrebbe potuto avere lei, bella, giovane e ricca per uno spiantato come lui.
No, decisamente non c'erano speranze ! Avrebbe dovuto restare coi piedi per terra e continuava a ripeterselo ma proprio non ci riusciva ! Gli mancava e l'amava troppo per mettere una pietra sopra queste sue fantasticherie romantiche.
Stava giusto riflettendo su questo, quando, girato l'angolo e imboccata una stradina laterale, la sua attenzione fu attirata da un rumore proveniente da un'auto appena fermatasi in fondo alla via.

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true oh
All I want for Christmas is you

Mentre Jonouchi percorreva la strada che lo avvicinava sempre più sia al luogo del misfatto che a casa sua, dal veicolo scese una figura indistinta che dopo aver constatato l'immobilità forzata del mezzo, si mise in mezzo alla strada a telefonare ma anche questo gesto si rivelò vano visto che il cellulare doveva essere scarico e ciò si poteva intuire dal fatto che il suo possessore ripeté più volte il gesto di metterselo all'orecchio per poi toglierlo e fissarne lo schermo per poi prorompere in un gesto di stizza gettando violentemente l'apparecchio in terra facendolo così andare in mille pezzi per poi rincominciare a imprecare.
Ormai abbastanza vicino alla macchina, il nostro eroe decise di dare una mano al malcapitato:
- EHIII !!! - strillò portandosi le mani a conca alla bocca:- SERVE AIUTO ??? -
Il diretto interessato si voltò di scatto sorpreso dalle urla e prese a fissare il biondino anche senza vederlo troppo bene per via della bufera e prese a riavvicinarsi alla macchina, riparandosi dietro la portiera, come a cercarvi rifugio.
Jonouchi vedendo quel comportamento decise di fermarsi a debita distanza per rassicurare il suo dirimpettaio:- NON ABBIA PAURA !!! - urlò:- NON HO CATTIVE INTENZIONI !!! - disse sempre urlando:- ECCO GUARDI !!! - lo incalzò alzando le mani al cielo:
- NON HO NULLA IN MANO !!! - esclamò agitando in aria le mani
La figura restò immobile per diversi secondi poi, leggermente rassicurato anche dalla presenza di altre persone che passavano nei paraggi, disse qualcosa in direzione del biondino, ma le parole ma le parole non giunsero alle orecchie del giovane uomo per via d'un improvviso refolo di vento gelido che aumentò l'intensità della nevicata rendendo vana la risposta.
Visto l'esito negativo della sua azione, la figura misteriosa fece segno al biondino di avvicinarsi all'auto facendogli chiari gesti con le mani.
Vedendo e capendo i segnali, Jono si avvicinò in fretta per poter dare una mano al malcapitato.

Poco dopo era davanti al guidatore che non appena lo vide spalancò gli occhi con espressione incredula.
Anche Jono ebbe un sussulto quando si rese conto che le iridi del guidatore erano di colore viola e si stupì ancora di più quando il tale mormorò il suo nome e gli buttò le braccia al collo stringendosi a lui.
Dopo un primo momento di stupore, subentrò l'imbarazzo:- M-m-ma che fa ?!?! - domandò il biondino mentre tentava di staccarsi di dosso il guidatore dell'auto e, così facendo, si rese conto che il suo interlocutore non soltanto aveva le braccia troppo magre per essere un uomo ma addirittura era stranamente morbido in certi punti e aveva una fragranza a lui familiare.
Il profumo del guidatore gli causò un immediato succedersi di flash di ricordi che dissiparono immediatamente ogni dubbio.
Jono afferrò il guidatore per le spalle allontanandolo da se e in sussurro pronunciò il suo nome:
- Mai... -
La donna alzò gli occhi in volto al giovane uomo e restò in silenzio mentre lui si decise a ricambiare l'abbraccio stringendola nuovamente a se.

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby

Incredibile ma vero ! Se Jonouchi avesse creduto a Santa Claus avrebbe pensato che quello era stata la di lui risposta alla richiesta silenziosa.
La donna che gli aveva rapito il cuore non soltanto era finalmente lì con lui e oltretutto si stavano abbracciando teneramente:
- Come mai sei qui ? - le domandò sorridendole gentilmente
- Per te... - bisbigliò lei prima di rafforzare l'abbraccio
- Eh ?!?! - esclamò lui assumendo un espressione confusa e shockata:- Per me ?!?! - ripeté a pappagallo:- E perché ? -
Lei non rispose, e, dopo diversi secondi, sciolse l'abbraccio e si allontanò di un passo:- Te lo dirò dopo... - promise sussurrando dolcemente per poi in egual maniera accarezzargli una guancia:- Ora, perfavore, aiutami a rimettere in moto la macchina e poi ne discuteremo ! - gli chiese gentilmente
Lui si ricordò della situazione e annuì sciogliendo l'abbraccio a sua volta:- Hai ragione ! - affermò convinto:- Meglio muoversi prima di morire congelati ! - propose facendo un passo verso l'auto seguito a breve distanza dalla donna

Una volta vicino alla macchina aprì il cofano per tentare di capire cosa non andasse ma senza successo
- Niente da fare ! - ammise sconsolato scuotendo la testa mentre si avvicinava al finestrino del guidatore:- Purtroppo la meccanica non è il mio forte ! - ammise sconsolato facendo spallucce:- Comunque ora ti aiuto a parcheggiarla e poi chiameremo il carroattrezzi ! -
- Peccato ho appena distrutto il mio cellulare ! - si lamentò la bionda
- C'è un bar qui vicino ! - la informò lui:- La dentro potremo telefonare ! - precisò:- E ora metti in folle che vedo di metterla il più vicina possibile al marciapiede ! -
La donna obbedì e quando la macchina fu in folle, Jono fece forza e cominciò a spingere. Senza far troppa resistenza, l'auto si mosse e il biondino riuscì ad accostarla facilmente al marciapiede
- E questa è fatta ! - esclamò per poi tergersi la fronte liberandola dal sudore:- Ora possiamo andare a chiamare il carroattrezzi ! -
Lei scosse la testa:- A questo penseremo dopo ! - esclamò decisa:- Ora preferirei cenare visto che a pranzo non ho mangiato. - ammise toccandosi lo stomaco con la mano destra:- Non è che conosci qualche bel ristorante ? - domandò a Jono:- Qualche ristorante di lusso ! - precisò
Il biondino si grattò pensieroso vicino ad un angolo della bocca:- Ci sarebbe un ristorante non troppo lontano da quí ma... -
- Perfetto ! - lo interruppe lei:- Andiamoci subito ! - propose per poi cominciare a strattonarlo:- Forza ! - lo esortò decisa:- Portami in quel posto ! - gli ordinò seguitando a tirarlo
Jono strabuzzò gli occhi incredulo:- Ma stai scherzando ?!?! - le domandò:- Io son quí che faccio una fatica dell'accidente ad arrivare a fine mese e tu mi proponi di andare a mangiare in un posto del genere ?!?! - si lamentò sempre più incredulo
Mai lo guardò come si guarda un povero idiota e sospirò sconfortata:- Casomai tu non l'avessi ancora capito ti sto invitando a cena ! - precisò lei:- Capito tontolone ? - domandò apostrofandolo così ma senza cattiveria
- E perché ? - domandò lui sempre con espressione confusa dipinta sul volto
- Perché dobbiamo discutere di cose importanti ! - taglio corto lei:- Perciò muoviti e portami in questo dannato ristorante ! - ordinò perentoria
Al biondino non restò che ubbidire e incominciò a incamminarsi verso il ristorante ma fatti pochi passi la donna gli si mise sottobraccio guadagnandosi un'ennesima occhiata incredula da parte del biondino:- E questo perché ? - domandò sempre più confuso
- Te lo spiegherò dopo non preoccuparti ! - gli rispose lei facendogli l'occhiolino divertita mentre si stringeva a lui
Jono non fece altre domande e si godé la compagnia della donna.
Forse quello era un sogno pensò il biondino, ma se era tale voleva goderselo fino in fondo.

Pochi minuti dopo furono davanti al ristorante che sin dall'esterno il posto manifestava tutta la sua eleganza, anche grazie alla presenza di un ingresso coperto con baldacchino e di un portiere in divisa.
Davanti a tanto lusso, il nostro eroe rimase senza parole, sentendosi al contempo un po' intimorito
- Beh ? - gli domandò Mai sentendolo irrigidirsi:- Cosa hai ? - indagò sorpresa dal di lui comportamento
Lui non ebbe il coraggio di dirle che si sentiva inadeguato ad entrare in un posto del genere, lui abituato a mangiare nei fast food mai avrebbe immaginato di doversi trovare un giorno a varcare la soglia di un posto così lussuoso.

- Sù andiamo ! - lo esortò nuovamente lei strattonandolo verso l'entrata mentre zittiva con un occhiataccia le deboli proteste dell'usciere sul far entrare il malvestito Jonouchi.
Una volta entrati, presero posto in un tavolo un po' in disparte rispetto agli altri e presero a leggere il menù.
Ovviamente il biondino sbiancò alla vista dei prezzi e i dubbi lo assalirono:
- Mai... senti... - incominciò con dire incerto
- Cosa c'è ? - domandò lei sorridendogli dolcemente mentre si buttava i lunghi capelli biondi dietro le spalle rivelando così una generosa scollatura che risaltava sull'elegante vestito blu scuro
- Ma sei sicura di quello che fai ? - domandò avvicinando la testa e mettendo una mano ai lati della bocca a mo' di protezione e di amplificatore:- Quá costa tutto un capitale ! - le fece presente sempre con tono preoccupato
Lei si limitò a sorridere:- Non preoccuparti delle mie finanze tesoro ! - lo tranquillizzò lei:- La cena ti verrà offerta dalla proprietaria di un paio di casinò. - gli spiegò tranquillamente:- Quindi non preoccuparti e riempiti lo stomaco ! - concluse con un sorriso benevolo
Un espressione stupita si dipinse sul viso del nostro eroe:- Di due casinò ?!?! - ripeté a pappagallo:- E da quando ??? - domandò incredulo
Lei lo liquidò con un gesto della mano:- Te lo racconterò dopo ! - tagliò corto
Al biondino non restò che fare immaginarie spallucce. Capire cosa passava per la testa della bionda era un'impresa troppo grande per lui.

Il cameriere arrivò di li a poco e raccolse le ordinazioni dei due.
Non dovettero aspettare molto per mangiare dato che essendoci poche persone non c'erano molte ordinazioni da soddisfare.
Al momento del conto, Mai, con nonchalance, tirò fuori una carta di credito e la pose sul piatto con noncuranza mentre continuava a parlare con Jonouchi di ciò che avessero fatto in quegli anni.

Una volta pagato uscirono dal ristorante:
- Conosci un bel locale ? - domandò lei sempre attaccata al di lui braccio
- Di che genere ? - domandò lui voltando la testa verso di lei
- Un posto dove si possa bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere in sante pace ! - precisò lei
Il biondino prese a massaggiarsi pensieroso il mento:- Non ne conosco molti... - ammise bofonchiando anche se non disse che quella frase voleva dire che non ne conosceva di adatti ad una donna come lei:- ...ma forse c'è ne uno che fa al caso nostro ! - esclamò infine voltandosi verso l'amata e sorridendole
- Andiamo allora ! - lo esortò lei tirandolo per un bracco
Jono non se lo fece ripetere e s'incamminò lasciandosi trascinare.

I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
You

La scelta si rivelò felice. Il locale non era il massimo dell'eleganza ma era pulito e ben arieggiato, anche gli avventori erano gente tranquilla.
L'entrata della donna bionda non passò inosservata ma presto ognuno tornò alle proprie conversazioni anche se ogni tanto qualche occhiata di sottecchi le veniva scoccata
Dopo aver ordinato da bere, Jono volle capire il perché dell'atteggiamento affettuoso di Mai:
- Allora... - iniziò cauto:- A cosa devo l'onore della tua compagnia ? - domandò a metà tra il serio e il faceto
Non seguì subito una risposta ma la donna abbassò gli occhi e prese a fissare il pavimento
- Ehi cosa ti succede ? - domandò lui preoccupato da quel comportamento
Seguì qualche altro secondo di silenzio, poi la bionda sospirò e disse:- Io... ti devo chiedere scusa... - ammise debolmente
Il biondino non capì il perché di quel gesto:- Non capisco... - ammise grattandosi pensieroso la nuca:- ...cos'avresti fatto di così grave da doverti scusare ? -
Mai lo guardò incredula ! Possibile che se ne fosse dimenticato ? Inspirò profondamente per darsi coraggio prima di parlare:
- Devo scusarmi del male che ho fatto a te e agli altri quand'ero agli ordini di Dartz... - spiegò parlando a bassa voce
Seguì qualche secondo di silenzio poi il biondino si lasciò scappare una mezza risata:
- Ma dai... ! - la esortò sorridendole benevolo:- Non è colpa tua se quello ti ha fatto il lavaggio del cervello e... -
- Sì invece che è colpa mia ! - lo interruppe lei con la voce rotta dall'emozione:- Volevo essere più forte e ho ceduto alle sue lusinghe ! - piagnucolò ormai vicina alle lacrime nascondendosi il volto tra le mani
Per tutta risposta, Jono le circondò le spalle col braccio destro e l'attirò a se:- Non dire queste cose... - tentò di rincuorarla:- ...sappiamo tutti quanti quanto quello lì fosse abile a manipolare la gente facendo leva sulle debolezze o desideri altrui... - le spiegò sempre cercando di rincuorarla:- ...e tu ne sei stata una vittima innocente ! - concluse infine deciso ma sempre gentile
A sentire queste parole, lei gli alzò gli occhi in volto e lo guardò come se fosse portatore di una clamorosa rivelazione:
- M...ma... ma tu... - balbettò incredula incapace di trovare le parole giuste:- ...ma tu dici sul serio ? - domandò tutto d'un fiato
- Certo che dico sul serio ! - esclamò lui deciso stringendo il pugno sinistro per dare maggior forza alle sue parole:- Perché mai dovrei mentirti ? - domandò retoricamente a sua volta
- N-non lo so... - balbettò lei qualche secondo dopo qualche secondo di silenzio
- Non ne avrei motivo ! - precisò lui:- E so per certo che se Yugi e il Faraone non lo avessero sconfitto quello avrebbe causato disastri di proporzione immensa ! - affermò deciso agitando in aria la mano sinistra:- E lo so per certo visto che me lo hanno raccontato proprio loro due ! - precisò infine
La donna sembrò stupita dall'ultima affermazione del biondino:- Loro due ? - ripeté a pappagallo:- Ma quindi c'erano due Yugi ? - domandò stupita spalancando gli occhi
- Sì esatto ! - confermò lui annuendo nel frattempo:- Uno era il nostro Yugi, mentre l'altro Yugi, quello che viveva nel puzzle millenario a forma di piramide, si chiamava Atemu ed era un faraone dell'Antico Egitto ! -
- Allora non mi ero sbagliata nel pensare che ci fossero due Yugi distinti... - bofonchiò lei
- No affatto ! - confermò lui:- Ma circa 3 anni fa' Atemu ci ha lasciati ed è tornato da dov'era venuto... - spiegò mentre un velo di tristezza gli si dipingeva sul volto e posava gli occhi sul pavimento
Mai non disse nulla limitandosi ad abbracciarlo; sapeva che Jono e il Faraone insieme ne avevano passate e che quando un amico se ne va è sempre triste ma ancor più lo è quando sai che non lo rivedrai mai più.

Passarono diversi secondi, poi il biondino sospirò e si riprese:- Ormai quel che è stato è stato e sicuramente è stato giusto non opporsi al suo ritorno nella sua epoca... - convenne un po' triste ma al tempo stesso rasserenato da tal fatto, dopodiché decise di cambiare discorso:
- Ma perché prima hai detto che sei quí per me ? - domandò all'improvviso
La donna sussultò irrigidendosi, presa in contropiede da questa domanda, ma poi, sempre seguitando ad abbracciarlo, gli posò la testa sulla spalla destra:- Perché è vero... - rispose in un dolce sussurro
A queste parole il cuore del biondino cominciò a battere a ritmo forsennato; possibile che ciò che finora aveva solo sognato potesse star divenendo realtà ? No, no, doveva restare calmo, cercò di esortarsi senza troppa convinzione
- V-veramente... - balbettò incredulo ormai quasi con la salivazione azzerata guardandola incredulo
- Certo. - rispose lei senza muoversi dalla posizione precedente:- Dal dopo Dartz ho avuto tanto tempo per riflettere su ciò che provavo per te e sono tornata solo ora che sono certa dei mie sentimenti... -
Jono restò zitto, incapace di proferire parola e allo stesso tempo attanagliato da una paura folle di una risposta negativa
Mai ne capì i timori ma sadicamente decise di farsi desiderare ancora un po':- Tu invece non hai niente da dirmi ? - domandò suadente sollevando la testa dalla di lui spalla e fissandolo languidamente negli occhi
Tale comportamento non poté che far arrossire il giovane uomo che distolse lo sguardo posandolo a terra imbarazzato:
- Beh... io... - balbettò confuso incapace di trovare le parole adatte
- Sì !!! - incalzò la donna avvicinando il suo viso a quello del suo amico che divenne anche più rosso di prima
- Ecco... io... come dire... - continuò a balbettare lui facendo continuamente toccare tra di loro gli indici delle sue mani incapace di trovare le parole adatte a confessare i suoi sentimenti alla donna
- Sei cotto di me, non è vero ? - domandò lei all'improvviso sorridendo divertita
Di colpo lui le alzò gli occhi in viso guardandola stupefatto:- Tu... sapevi... -
Lei annuì lievemente senza smettere di sorridere:- Non ci voleva un genio per capire cosa volessi dirmi quando stavo per andarmene dopo la fine della battaglia contro Marik. - gli rammentò lei prendendo a disegnare piccoli cerchi con l'indice della mano destra sul di lui torace:- Sbaglio forse ? - domandò retoricamente sorridendogli maliziosa mentre con la testa si avvicinava a lui.

Seguirono diversi secondi d'imbarazzato silenzio con Jonouchi che mai avrebbe pensato che il momento tanto atteso si stesse per realizzare così come mai avrebbe pensato che fosse così difficile confessare ciò che da anni provava per la donna dei suoi sogni.
Passarono diversi secondi d'imbarazzato silenzio col biondo che non ce la faceva a guardare in faccia la donna.
Poco dopo si udì un profondo sospiro, poi di scatto il giovane prese tra le proprie mani quelle di Mai e tutto d'un fiato rispose:
- Io sono follemente innamorato di te !!! Quando te ne sei andata dopo la Città dei Duelli e ti ho avuta come avversario durante le prime schermaglie contro Dartz avevo una paura folle di aver perso non solo un'amica ma anche la donna più fantastica che io abbia mai potuto conoscere !!! Ti amo, e da quando l'ho capito ti ho sempre amata e ho sognato innumerevoli volte di poterti rivedere almeno una volta per dirti finalmente ciò che provo per te. E anche se sò che non c'è alcuna speranza che tu possa contraccambiare i miei sentimenti, ci tenevo troppo a dirtelo !!! -
Alla fine della dichiarazione, il biondino aveva il fiatone mentre mille domande gli si affollavano nella mente.
Aveva fatto bene ? Non era stata troppo azzardata e mielosa come dichiarazione ? E lei come avrebbe reagito ? La consapevolezza che un "No" sarebbe stata un'eventualità quasi certa così come certo sarebbe stato l'immenso strazio che ne sarebbe derivato.

All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me

Seguirono diversi secondi di silenzio in cui nessuno dei due parlò, fu la bionda rompere il silenzio:
- Non ti facevo così sdolcinato... - ammise lei ironicamente prendendo ad arricciarsi una ciocca bionda sul dito indice della mano destra cercando così di nascondere il suo imbarazzo per tale dichiarazione plateale, ma prima che Jono potesse dire qualcosa lei gli saltò al collo e gl'impedì di parlare zittendolo con un bacio mozzafiato che colse di sorpresa il biondino che si irrigidì e spalancò gli occhi per la sorpresa.
Quando lei si staccò l'unica cosa che Jonouchi riuscì a dire fu':- Ma... - ma lei lo zittì posandogli l'indice sulle labbra:- Mi ero ripromessa che sarei tornata quando avessi fatto chiarezza nei miei sentimenti e così è stato... - spiegò lei prendendo ad accarezzargli leggermente una guancia con la punta delle dita
- Ma io pensavo che tu... e Varon... - obbiettò lui:- E poi sono troppo giovane per te ! -
Lei scosse la testa sorridendo dolcemente:- Varon è un ragazzo adorabile e se non ti avessi conosciuto avrebbe potuto esserci qualcosa tra di noi... - rispose lei senza smettere di guardarlo negli occhi o di accarezzarlo
Tali parole, seppure mitigate dal di lei atteggiamento, non poté evitare il dipingersi di una leggera espressione d'angoscia sul viso del biondino conseguenza di una dolorosa fitta al cuore.
La donna se ne accorse e cercò immediatamente di tranquillizzarlo:- Ma ora sono quí con te e solo di te m'importa ! - gli spiegò lei abbracciandolo e stringendosi a lui:- Ho sbagliato ad andarmene dopo la Città dei Duelli e ad allearmi con quel pazzo di Dartz... - ammise cominciando a tremare:- ...e quando sei crollato esanime dopo il nostro scontro... io... - s'interruppe sempre più scossa dai brividi ormai sull'orlo delle lacrime col biondino che l'abbracciò per calmarla stringendola forte a se:- Anch'io stavo male quando temevo di averti persa... - le sussurrò all'orecchio:- Ho sempre cercato di considerarti solo come un'amica perché troppo grande sarebbe stato il dolore di un rifiuto da parte tua qualora avessi finalmente ammesso a me stesso prima e a te poi di amarti... -
La donna si lasciò scappare una mezza risatina:- Buffo... pensavo la stessa cosa su di te... - ammise lei stringendosi a lui per poi nascondere la faccia nell'incavo tra spalla e collo di lui
- Eh ? - domandò lui spalancando gli occhi spiazzato da questa affermazione
- Beh... sì... insomma... - cominciò lei dubbiosa mentre rialzava la testa per poterlo guardare negli occhi:- Avevo capito che ad Anzu provava qualcosa per Yugi ma pensavo che nemmeno a te dispiacesse lei. - concluse così la sua esternazione dei dubbi appoggiandosi alla di lui spalla destra
Lui scosse la testa:- Ammirazione per la sua determinazione, certo ! - esclamò convinto:- Affetto e attaccamento per quanto si può provare per un'amica, quello sì ! - continuò annuendo un paio di volte con la testa:- Ma tra di noi non avrebbe mai potuto funzionare. - ammise scuotendo la testa per rafforzare le sue parole:- Lei diligente io ribelle e una brava ragazza come lei avrebbe avuto tutto da perdere a stare con una testa calda come me. - concluse non senza una nota di amarezza nella voce
- Devo quindi dedurre che ti piaceva ? - lo incalzò lei ingelosita da queste parole
- A chi non sarebbe piaciuto ? - domandò di rimando lui:- Carina, intelligente, volonterosa e determinata. Poche nella nostra scuola erano come lei e... ahiiiiiiii !!! - il biondino urlò di dolore
In un attacco di gelosia, Mai gli aveva afferrato tra le dita un pezzo di faccia e aveva preso a tirarglielo per poi lasciare la presa qualche secondo dopo:- Ma sei impazzita ?!?! - sbottò lui incredulo e irato per il gesto di Mai
- Umpfh ! - replicò stizzita la bionda:- Così impari a lodare un'altra donna dopo esserti dichiarato alla sottoscritta. - rispose con voce fintamente seccata per poi fargli la linguaccia
- Antipatica ! - replicò lui seguitando a massaggiarsi la parte offesa
- Bamboccio ! - lo epitetò lei fingendosi offesa
- Bamboccio io ?!?! - ringhiò lui indicandosi con un dito
- Certo ! - confermò lei asserendo con la testa:- Un bamboccio dotato però di grande cuore e che si preoccupa più per gli altri che per i se stesso... - di colpo aveva abbandonò ogni velleità offensiva e gli si rimise tra le braccia:- Ed è anche questo che mi ha fatto innamorare di te... - concluse chiudendo gli occhi e abbandonandosi completamente tra le sue braccia
A tali parole il cuore del biondino prese a battere come impazzito. Se avesse avuto bisogno di una conferma circa i sentimenti della donna nei suoi confronti, queste ultime parole avevano dissipato ogni dubbio in merito e dato che le parole non erano più necessarie lui si limitò a stringerla a se.

Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is
You

Qualche minuto dopo uscirono dal locale e in lontananza udirono i rintocchi di una campana che sanciva la mezzanotte e di conseguenza segnava l'inizio del giorno di Natale
- Accidenti ! - esclamò d'un tratto lei facendolo sussultare:- Ho lasciato in macchina il regalo che avevo preso per te ! - si rammaricò ma lui scosse la testa:- Averti quí accanto a me è il miglior regalo che avessi mai potuto sperare... - ammise guadagnandosi uno sguardo innamorato da parte delle bionda:- Mi chiedo solo se un povero scaricatore di casse come me sarà all'altezza di una come te.
Lei benevola lo abbracciò stringendolo forte:- A me non importa di che lavoro tu faccia o di quanto tu guadagni. - lo rassicurò lei per poi alzare la testa in modo da poterlo guardare negli occhi:- Io ti amo per la persona buona, dolce, gentile, generosa e anche un po' sbruffone quale sei. - suggellò infine con un bacio queste sue parole:- Ti amo ! - ribadì lei fissandolo con occhi languidi una volta staccatasi dopo il bacio
- Anch'io. - replicò lui spostandole una ciocca di capelli dal viso
- Vorresti essere mio ospite anche per questa notte, che ne dici ? - gli domandò facendogli l'occhiolino maliziosa e facendo così arrossire violentemente il suo innamorato:- Su ! Prova a prendermi ! - lo esortò cominciando a correre lontano da lui:- E se ci riesci... - lasciò apposta in sospeso la frase mentre seguitava a correre
- Ehi, così non vale ! - si lamentò lui mentre prendeva a rincorrerla
- Su ! Prendimi !!! - lo invitò seguitando a correre

L'inseguimento fu di breve durata.
Mai, con il lungo cappotto marrone coi bordi di pelo bianco con sotto l'abito era penalizzata nella mobilità al contrario di Jonouchi che coi pantaloni e la giacca che gli arrivava fino alla vita le fu ben presto addosso:
- Presa ! - esclamò una volta raggiuntala ed agguantatala
- E allora sorreggimi ! - esclamò lei buttandoglisi addosso facendogli così perdere l'equilibrio e facendolo cadere a terra dove si ritrovarono col biondino seduto con le gambe distese e lei sopra di lui
- Sei stato bravo ! - si congratulò lei per poi baciarlo ancora:- Penso che stanotte sarà molto piacevole approfondire la nostra reciproca conoscenza... - gli disse facendogli l'occhiolino maliziosa:- ...però solo se mi porti in braccio fino in albergo. - concluse lei con un altro occhiolino
- Allora d'accordo ! - asserì lui prendendola in braccio e rialzandosi in piedi con lei che gli teneva le braccia intorno al collo per reggersi meglio
Poco dopo Jonouchi prese a camminare tenendosi stretto a se Mai mentre qualche secondo dopo, complice anche la nevicata, scomparve alla vista di eventuali altre persone che lo avessero osservato dalle finestre del locale.

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you.

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby

I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
You

All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me

Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is
You

All I want for Christmas is you baby
All I want for Christmas is you baby

THE END

  
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