Gara di pupazzi

«Zio, guarda che bello!» esclamò Rose, attirando l’attenzione di Harry, mentre aiutava Lily a rimettersi i guantini.

Un pupazzo di neve con dei rami uno più lungo e sottile dell'altro a formare le braccia si intravedeva dalla finestra della porta sul retro di casa Potter.

«Rose, lo sai che non posso dare giudizi finché non avrete finito tutti», sorrise Harry uscendo insieme alle due bambine per controllare a che punto fossero figli e nipoti.

Il giardino si era riempito di pupazzi di neve di varie misure e varie forge: quello di James era addobbato rigorosamente con i colori di Grifondoro; quello di Albus era il più simmetrico e perfetto dal punto di vista artistico; quello di Hugo e Lily era molto eccentrico, infatti qualsiasi cosa i bambini avessero trovato in giro albergava su quel povero pupazzo che pendeva pericolosamente a sinistra.

Dopo una mezz’oretta i pupazzi furono ultimati e Harry, Ron e Molly, i giudici per quella gara, iniziarono ad analizzare le creazioni; osservarono, esaminarono e si consultarono per eleggere il vincitore.

«Molto bene, ragazzi», esordì Molly guardando uno per uno i nipoti davanti a sé. «Ci siamo messi d’accordo e il pupazzo di neve che corrisponde di più alle caratteristiche richieste è...» si fermò un attimo per creare un po’ di suspense. «Abbiamo deciso che tutti vincono il primo premio, perché sono belli e particolari senza nessuna esclusione», sorrise infine, mentre i nipoti esultavano.

«E ora vi siete proprio meritati la cioccolata calda con i biscotti di Natale», aggiunse Molly facendo passare i bambini che correvano a prendere il posto migliore in cucina.