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Autore: Seshiro_Sama    27/12/2009    1 recensioni
Un mukenin solo, in un mondo sconosciuto, dove tutto quello che credeva vero sta per essere cambiato, grazie a nuovi incontri e nuove scoperte.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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lontano da casa

Lontano da Casa

 

“Dove mi trovo?”, “Che posto è questo?”, “Non conosco questo luogo”.

Itachi Uchiha era perplesso; pensava, rifletteva e si interrogava.

Lui, un fuggitivo, un assassino, un criminale di rango S, uno dei ninja che Konoha non avrebbe mai dimenticato, sapeva che qualcosa non andava, sapeva che qualcosa era successo, sapeva di non essere più nelle Terre dei Ninja.

“Che strano,” disse tra sé e sé, “un attimo fa ero con Kisame in uno dei rifugi dell’Akatsuki, e adesso?, dove sono?”.

Un’immensa città si apriva davanti ai suoi occhi, piazze gigantesche, edifici ciclopici, vie sterminate e strade lunghissime; una vera e propria megalopoli.

Non vi era alcun segno di disordine, tutto sembrava perfetto: ogni mattone sembrava essere stato disposto con impeccabile precisione, i vetri di ogni finestra apparivano lucidi e splendenti e le persone per strada camminavano calme e tranquille, indaffarate nelle loro faccende; “Che palle”, imprecò Itachi seccato.

Mentre osservava annoiato il complesso cittadino, udì un tintinnio, flebile e leggero come il vento, si voltò e vide un uomo anziano, gobbo e cieco, che, appoggiandosi ad un bastone di legno a cui era attaccato un piccolo campanello d’argento, chiedeva aiuto, sperando nel buon cuore di qualche passante.

Itachi era sempre stato educato e rispettoso verso gli anziani e gli ammalati, pur essendo un criminale, e gli prese delicatamente il braccio e lo tranquillizzò: “Non abbia paura, ci sono io con lei”.

“Ti ringrazio amico mio, ben pochi qui a Ravnica sono gentili e cortesi come te” disse il vecchio aggrappandosi saldamente al braccio dell’Uchiha.

“Ravnica?”, “Così è questo il nome di questo strano posto, ma in quale regione ci troviamo?”.

“Qui non esistono regioni; Ravnica è Ravnica, un’ immensa città dove le 10 Gilde esercitano il loro potere, la loro politica e le loro leggi, non sei di qui vero?”

Il ninja rispose: “Già, non so come abbia fatto a finire in questo luogo e penso di essermi perso”.

“Allora dovresti andare all’Ufficio Orientamento, là troverai le risposte alle tue domande; non ricordo bene, ma dovrebbe essere qui vicino, vai pure, io continuo da solo, grazie tante straniero.”

Salutando il vecchio cieco, Itachi decise di imboccare una via stretta e tortuosa dove la luce del sole era debole e fioca e, senza neanche dover camminare a lungo, giunse all’Ufficio Orientamento; voleva delle informazioni e le avrebbe trovate ad ogni costo.

Un edifico alto e maestoso, con ampie finestre e un vasto portone di marmo bianco; Itachi non poté trattenere un espressione di sorpresa, lui era un viaggiatore, un viandante, ma non aveva mai visto palazzi così imponenti.

Non appena dentro, fu accolto da un funzionario, vestito con una lunga tunica nera e bianca contornata da sinuose sfumature violacee, e dopo avergli fatto attraversare un vasto ingresso decorato uno stupendo tappeto di velluto rosso lo condusse nel suo studio e lo fece sedere.

“Bene, bene,” disse il funzionario sistemandosi dietro la sua scrivania, “dovrei farle alcune domande prima di tutto, se non ha nulla in contrario”. “D’accordo” rispose Itachi tranquillo.

“Nome e Cognome, prego”.

“Itachi Uchiha”.

“Gilda?”

“Gilda? Quale Gilda? Non ne so niente” disse Itachi; il vecchio gliene aveva parlato, ma non conosceva nulla di Ravnica all’infuori di ciò che il cieco gli aveva detto.

“Quindi lei non fa parte di nessuna Gilda; bene, molto bene, vuole seguirmi per favore?”

Itachi non replicò, sapeva che se fosse successo qualcosa si sarebbe potuto difendere tranquillamente, si alzò e seguì senza indugio il funzionario in uno stanzino. Vi entrò e……Un istante, non riuscì a prevederlo, cadde e perse i sensi.

 

L’ angolo dell’ autore:

Mah, che dire? Non sono mai stato un asso dei discorsi e delle introduzioni, comunque vedrò di sforzarmi visto che una certa Senpai non mi lascia altra scelta……..Volevo semplicemente scrivere una storia su un personaggio, diciamo così, particolare in un ambiente ancora più singolare come quello di Ravnica. Ho scelto Itachi perché ho notato che in qualche modo era apprezzato e piaceva,anche se a me, parlando con sincerità, non sta molto simpatico. Vabbè, spero che questo primo  capitolo non vi annoi, ma vi entusiasmi, anche perché ne vedremo delle belle, garantito.
  
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