0
Prologo
- Vivo per il proibito -
Nella nostra infanzia ci sono stati insegnati
concetti fondamentali dei quali ci fidiamo ciecamente, come il giusto e lo sbagliato,
il bene e il male;ma non avete mai pensato che nel tramandare oralmente si
siano invertiti alcuni ruoli?
Pensate agli angeli ad esempio, sono sempre stati
descritti come entità dal bene indiscusso, sebbene siano creature consumate
dell’odio che si curano solo di loro stessi.
La genesi ci ha fatto credere che il ‘’ creatore’’
in sei giorni le sue gesta , e che il settimo si fermò per riposarsi, ma non è
così, infatti quel giorno decise di formare uno squadrone che avrebbe protetto
e difeso il mondo da qualsiasi pericolo incombesse su di esso; ma nel 1200 a.c le cose cambiarono ….
Infatti stufi
di controllare il pianeta si ribellarono rendendo tutti i popoli allora
esistenti loro sottomessi, colui che li aveva creati decise di sbarazzarsene,
ma dal settimo giorno si erano riprodotti
divenendo ancora più numerosi e superando il ‘’ creatore ‘’, esso a sua volta
fu costretto a creare degli esseri dai poteri opposti, che a loro volta
avrebbero distrutto gli angeli; tutto avvenne in un monte della Transilvania
chiamato – Vampiria – , che venne raso al suolo dalla
potenza che si creò per far nascere le nuove creature; i vampiri.
Fin da subito
si verificarono tremendi scontri che terminarono nell’anno 0 con la vittoria
dei vampiri i quali sterminarono gli angeli, e da quel momento presero possesso
del compito di vegliare sui terreni .
Edward,
un vampiro, era al suo primo giorno come guardiano, la sua protetta era una
diciassettenne di nome Isabella Swan, non una come
tutte le altre, era diversa, non si curava di avere un rossetto sgargiante o
dei vestiti all’ultima moda, in realtà i suoi interessi erano ancora ignoti.
Di
quel soggetto si sapeva sono un particolare, tutti i suoi 345 guardiani erano
finiti per innamorarsene, violando così la più importante regola dei vampiri –
non innamorarsi dei terreni -;
ma
Edward era diverso, infatti essendo stato educato a non provare sentimenti,
freddo come il ghiaccio non si curava di altro che non fosse il suo compito,
insomma era quello giusto ….