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Autore: Miss Dangerous    30/12/2009    0 recensioni
Una storia semplice ma speciale fatta di colpi di scena e di dialoghi orchestrati come la sceneggiatura di un film.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo

 

 

Anna era distesa sul divano con una gamba penzolante,

 Francesco faceva avanti e dietro per vedere se arrivava papà.

-Sarà successo qualcosa?

-No mamma, non ti preoccupare, sicuro é una di quelle sere che

 all’ ultimo momento gli dicono  di restare a lavorare, perché sono rimasti indietro con le consegne.

- Anna sei sempre la solita, dai la colpa agli altri per i nostri problemi, ah! Sta arrivando, menomale non dovrò rifare la pasta.

- Ciao .-

Anna guardò suo padre e come tutte le sere aveva l’aria da funerale e di sicuro non si era visto allo specchio, aveva la faccia più scura della salopette blu notte maculata di quell’olio che usano in officina.

-Allora Francesco, ci sono novità?

-No papà, non ho avuto nessuna risposta.

Tutti dicono la stessa cosa, -“le faremo sapere, per adesso siamo al completo, magari più in là.”

Però sul giornale locale ho letto che la tua azienda  cerca personale molto giovane.

-Lascia perdere, lì tu non devi mettere piede.

-Ma! Papà, stanno per aprire una nuova fabbrica, io devo trovare un lavoro, non posso più uscire con pochi soldi in tasca.

Insomma voglio una macchina tutta per me e non voglio più chiedere a voi di comprarmi anche le più piccole cose.

- Francesco, papà ha un’azienda che io non conosco?

- Anna tu parli troppo e sei  rimasta una bambina  viziata, questo grazie alla tua  mammina.

-Tu invece vai a far parte del loro progetto, con un minimo di stipendio e un contratto di tre mesi.

Ti manderanno a casa prima ancora che tu abbia imparato qualcosa.

-Ora basta non ti permetto di parlare  in questo modo, almeno tuo fratello sta cercando di alleggerire i problemi.

Dopo un’intera giornata di lavoro uno crede che tornare a casa sia un sollievo, invece?

Eh!

 

Lo so quello che pensate,sii, pensate che sono sempre nervoso,  che non ho più stimoli e interesse per niente, beh vi sbagliate,anch’io ho i miei sogni, ma guarda il caso ho una famiglia da mantenere e proteggere eh!

-Ah! Ah!Caro Gianni, non dimenticare che anch’io lavoro.

-Sii certo,con qualche differenza molto importante.

-Che cosa vorresti dire?

-Lascia perdere che è meglio.

-Ora invece mi dici.-

Gianni si avvicinò a sua moglie.

-Ma come puoi paragonare il mio lavoro a quello che fai tu.

Ti fermi quando vuoi,  prendi un caffè o un dolce insieme alle tue clienti, magari sparlando dei mariti che non arrivano abbastanza svegli nel letto, tutto questo in un ambiente abbastanza  fresco quando fuori si muore di caldo e senza che nessuno ti tenga il fiato sul collo per rispettare la produzione-

Poi voltandosi di nuovo verso tutti e tre continuò a parlare.

-Ma non pensate quanto, sia faticoso e pericoloso lì dentro, eh?

Quanto bisogna stare attenti a difendersi da tutto e da tutti ,

tu non mi guardare cara Angela perché la pensi esattamente come i tuoi figli.

-Papà, mi dici perché ci hai messo al mondo se dovevamo essere causa di tanto sacrificio?

-Io non ho detto questo.

-Non hai detto proprio così,ma!

- Anna pensa come credi.

- Anna se litighiamo in questa casa la maggior parte delle volte è colpa tua, ah!

Un’altra cosa ,cerca di pensare alla tua vita, senza perdere tempo con quegli ambientalisti del cazzo che credono di salvare la terra.-

Spesso Francesco prendeva in giro Anna per appartenere ad un’associazione di ambientalisti .

-Signori e signori (dal pianeta aria pulita stanno per arrivare i no allo sviluppo, però ci serviamo di tutte le comodità e opportunità figlie del progresso) grazie per l’ascolto.

Ti piace il telegiornale di questa sera Anna?

-Ma quanto sei scemo Francesco.-

Angela provò tenerezza per Gianni, anche se lui non era stato gentile nei suoi confronti, ma sapeva che se non fosse stato per i figli non avrebbe risposto a lei in quel modo.

-La pasta è pronta.

-Io non ho più fame.

-Va bene fai come vuoi, la prossima volta però avvisami se non hai fame, così mi togli il disturbo di cucinare-.

Anna vuoi venire domani con me?Vorrei comprare un paio di pantaloni .

-Ma non c’è l’hai già? Non è meglio se ti compri un vestito ?

-Oh! Magari niente proprio eh?

-No mamma, mi dispiace ma non posso venire ho le prove di danza, ormai devo andare tutti i giorni, il saggio è imminente.

- Anna tu ogni volta che devi fare qualcosa insieme alla tua famiglia hai sempre da fare.-

Gianni cercò di dimostrare un po’ di solidarietà per Angela che aveva tante speranze nella figlia ma sempre più spesso venivano deluse dalla diversità di Anna.

 

 

Grazie per aver letto.

Le critiche sono ben accette.

A presto.

  
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