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Autore: justpad    31/12/2009    5 recensioni
Dalla fic:
« Ehi ehi aspetta...chi ti dice che sono qui per prenderti giro, umiliarti o quant'altro? Sono solo venuto a vedere come stavi...»
«Sì certo...come no. Bhè secondo te come sto Potter? Se non ti è chiara la situazione ti faccio un resoconto: dunque...» cominciò prendendo fiato «...quello che fino a cinque minuti fa credevo essere il mio migliore amico mi ha appena chiamato sporca mezzosangue, per giunta mia sorella non vuole neanche più vedermi in cartolina perchè sono una strega e l'unica persona che viene a consolarmi sei tu che...che...bhè non me lo aspettavo, ecco» concluse lasciando cadere le braccia lungo i fianchi e chinando la testa verso il basso, per nascondere l'ennesima lacrima.
« Bhè...neanche io sinceramente» ammise portando una mano dietro la nuca, quasi in imbarazzo per la sua stessa affermazione.
Lily alzò di scatto la testa « Che intendi dire?»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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~ Quando gli asini voleranno, Potter



Che tu sia figlio di un re, o capo di stato
che tu sia buono come il pane o brutto e maleducato,
che tu sia pazzo o normale, gatto oppure cane.
Puoi chiamarti dottore, puoi chiamarti scienzato,
puoi chiamarti ufficiale, puoi chiamarti soldato,
puoi...persino morire:
comunque l'amore è là dove sei pronto a soffrire.

~ Cesare Cremonini - Figlio di un re.

***

[...]
  “Non ho bisogno dell’aiuto di una piccola sporca Mezzosangue come lei!”
  Lily spalancò gli occhi.
  “Bene,” disse freddamente. “Non mi prenderò il disturbo in futuro. E mi laverei i pantaloni, se fossi in te, Pitonello.”
  “Chiedi scusa alla Evans!” urlò James a Piton, puntandogli minacciosamente contro la sua bacchetta.
  “Non voglio che tu gli chieda di pormi le sue scuse,” urlò Lily, girando intorno a James. “Tu sei malvagio quanto lui.”
  “Cosa?” strillò James. “Io non ti ho MAI chiamata una - tu-sai-cosa!”
  “Ti scompigli i capelli perché pensi che sia bello apparire come se fossi appena sceso dalla tua scopa, dai spettacolo con quello stupido Boccino, cammini per i corridoi e lanci incantesimi a chiunque ti disturbi, solo perché puoi – sono sorpresa che la tua scopa possa alzarsi da terra con quella grossa testa sopra. Tu mi disgusti.”
  Girò sui tacchi e si allontanò in fretta.
  “Evans!” le gridò dietro James. “Hey, Evans ! ”
  Ma lei non si voltò.

~ Harry Potter e L'Ordine della Fenice

***

« Evans! Hey Evans, aspetta!!» Un impacciato ma determinato James rincorreva per quasi tutto il parco, e metà Hogwarts, la sopracitata Lily Evans che, nonostante i continui richiami del Grifondoro, o forse proprio per quelli, non si fermava e continuava imperterrita la sua corsa verso i dormitori femminili della sua sala comune.
« Lasciami stare Potter, non è aria» fu la risposta sbrigativa della giovane che non aveva il coraggio di farsi vedere in quello stato, menchè meno da James-sono un figo-Potter.
« Puoi almeno fermarti un attimo?» continuò il cercatore intento in una sfrenata corsa per fermare la rossa, «..Per favore...».
Saranno state quelle due fatidiche paroline, o il fatto che era stanca di correre, o il pensiero che tanto prima o poi l'avrebbe raggiunta e umiliata, sarà stata l'improvvisa pesantezza nelle sue gambe che in quel momento non ne volevano proprio sapere di correre e si fermarono all'istante, saranno stati quei motivi tutti insieme o qualsiasi altro motivo al mondo...ma Lily Evans si girò.
La rabbia che le si leggeva negli occhi era grande, così come la delusione, lo sgomento, la tristezza; sentimenti che si alternavano uno dopo l'altro in quelle iridi verdi in cui James nei suoi anni ad Hogwarts non aveva letto altro che orgoglio e coraggio.
Il Grifondoro riuscì a raggiungere la ragazza e, chinato in avanti con le mani poggiate sulle ginocchia, respirava pesantemente con un enorme fiatone.
« Fiù...ti sei fermata finalmente, ehehe» disse tra una presa d'aria e un'altra «..stavi per...farmi prendere un infarto Evans...».
Lily non badava più alle parole del cercatore, assunse una posizione indiganata, incrociando le braccia al petto e battendo convulsamente il piede destro sul freddo pavimento di marmo.
« Cosa vuoi Potter? Umiliarmi anche tu? Ma certo, fa pure...è il momento giusto no? Bhè sappi che non sprecherò le mie lacrime anche per te, non ne vale la pena...l'ho già fatto per le persone sbagliate...» detto questo la rossa girò le spalle, spedita verso la sala comune Grifondoro, ma James la trattene per un braccio e la voltò verso di sè
« Ehi ehi aspetta...chi ti dice che sono qui per prenderti giro, umiliarti o quant'altro? Sono solo venuto a vedere come stavi...»
«Sì certo...come no. Bhè secondo te come sto Potter? Se non ti è chiara la situazione ti faccio un resoconto: dunque...» cominciò prendendo fiato «...quello che fino a cinque minuti fa credevo essere il mio migliore amico mi ha appena chiamato sporca mezzosangue, per giunta mia sorella non vuole neanche più vedermi in cartolina perchè sono una strega e l'unica persona che viene a consolarmi sei tu che...che...bhè non me lo aspettavo, ecco» concluse lasciando cadere le braccia lungo i fianchi e chinando la testa verso il basso, per nascondere l'ennesima lacrima.
« Bhè...neanche io sinceramente» ammise portando una mano dietro la nuca, quasi in imbarazzo per la sua stessa affermazione.
Lily alzò di scatto la testa « Che intendi dire?»
«Bhè...insomma, ci siamo fatti la guerra per anni, o meglio, tu mi hai fatto la guerra per anni e...bhè è strano che venga proprio io a consolarti no? E' strano il fatto che sia venuto proprio io a dirti di quanto si sbagli Mocciosus a giudicarti solo come una mezzosangue, di quanto realmente quell'essere untuoso  abbia perso trattandoti in quel modo, di quanto non sia importante la purezza del nostro sangue, se c'è sempre qualcuno che sprecherebbe il proprio per salvare quello delle persone che ama...cioè io lo farei, anche per te lo farei. Strano no? cioè...intendo, non me lo sarei mai aspettato un simile comportamento...da me». A quelle parole a Lily scappò un mezzo sorriso: era proprio con James Potter che stava parlando? Lo stesso James - prendo cinque boccini in dieci secondi - Potter amico di Black, Lupin e Minus? Lo stesso che proprio dieci minuti prima aveva fatto un incantesimo a Moccio-ehm Piton? La stessa, identica, medesima persona così arrogante e presuntuosa capace di sentirsi superiore persino alla sua figura che si rifletteva nello specchio? Bhè....faceva progressi, il ragazzo. Vabbè, ragazzo, pensare a James Potter come ragazzo la lasciava un po' di stucco...insomma lo aveva visto come nemico, come capitano della squadra di Quiddich della sua casa, come intimo amico di Silente tante le volte che era andato in presidenza, persino come amante della McGranitt...ma non aveva mai soffermato lo sguardo su di lui guardandolo come un...ragazzo, un bel ragazzo.
Ops.
Lily scosse la testa violentemente quasi come a cancellare quell'ultimo pensiero dalla sua mente, ma non potè fare a meno di fermarsi a guardare i lineamenti dolci del volto, gli occhi nocciola nascosti dietro gli occhiali, ma ugualmente espressivi, i capelli...oddio quei capelli, quanto li aveva odiati, quanto li aveva detestati, mentre adesso aveva altro che quell'insano impulso di affondarci le mani e sentirne la morbidezza...
Ops...di nuovo
Lily quasi si ridestò e scosse nuovamente la testa...
« Vabbè...ehm allora...grazie del pensiero carino Potter» disse frettolosa e contorcendosi le mani «...ehm, io però adesso devo andare...ehm, ciao».
La Evans girò sui tacchi...determinata questa volta ad arrivare realmente nella sua sala comune.
« Hey Evan...ehm Lily?»
«Si?» si voltò quasi titubante.
« Che ne dici se...andassimo ad Hogsmade insieme...questo fine settimana? »
Ecco...ci risiamo
Sul volto di Lily si disegnò uno strano sorrisetto...« Quando gli asini voleranno, Potter.»
A quelle parole James si voltò verso la finestra che affacciava sul parco, puntando la sua bacchetta su Piton
« Levicorpus » sussurrò a mezza voce, mentre il corpo di Mocciusus riprendeva ad alzarsi da terra.
James si voltò verso Lily con un sorriso a trentadue denti sulle labbra.
« A sabato allora...» asserì allora.
« Va bene...James.» confermò Lily con un sorriso dolce sulle labbra che valeva molto più di mille parole.
Il Grifondoro gioì e...lasciando cadere a terra Piton si diresse verso il parco dove ad attenderlo vi erano i suoi amici di sempre, felice di ciò che aveva fatto, ma con uno strano dubbio nella testa
« Cosa sono poi queste cartoline? Mah! »


Angolo "autrice"
Oddiooo...non mi piace uffff. "E allora perchè la pubblichi?" giusta affermazione, bhè la risposta è semplice. La "trama", se così può essere definita, della one-shot...mi piace, ma ci sono cose nella struttura e nei dialoghi che non mi convincono. Confido, perciò, in voi affinchè possiate aiutarmi a capire dove non fila, così che io possa migliorare la ff e me stessa.
Un Bacione enorme a tutti...
Vostra _kLa




 
  
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