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Autore: Serena Van Der Woodsen    01/01/2010    2 recensioni
Ciao spero che vi piaccia la mia storia, parla della vita adolescenziale di Reneesme, che porterà allo sbocciare di un grande amore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Al sorgere del sole'
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ciao ecco un altro capitolo. grazie noe_princi89 che commenti sempre! :D bacioniiiiii

Renesmee’s POV

In questo periodo, sono molto stanca e stressata. Mi capita di stare male e vomitare, o di essere nervosa. Il dottore mi ha detto che può essere dovuto al cambiamento di orari o allo stress.

Ora sono sul divano che penso, a me, alla mia famiglia, alla mia piccola che cresce. Mi osservo la fede, brilla. È un simbolo del mio amore per Jake. Chissà quando Nelly sarà grande, e troverà anche lei l’amore della sua vita. Spero per lei che sia così fortunata da trovare un uomo che la ami e che la rispetti e che riesca ad avere una vita bella come la mia. È lì nella sua culla che dorme. Ha otto mesi e mostra già nella bocchina quei due canini e le stanno spuntando anche i due incisivi inferiori. Bussano alla porta. Vado ad aprire. Sono tutti i miei parenti al completo.

“Ciao Nessie” mi dicono tutti con voce un po’ triste.

“Ciao, che avete?” chiedo io.

“Ti dobbiamo parlare” mi dice mio padre.

“Si ok, sedetevi”. Ci accomodiamo tutti, io prendo Nelly in braccio visto che si è svegliata e lei con quei suoi occhini blu e vispi ci osserva. Mio padre cinge mia madre per i fianchi, come si fossero appena fidanzati e respira profondamente, anche se non gli serve a nulla. Fa molta impressione avere dei genitori più giovani di te!

“Amore, qualcuno sospetta, dobbiamo trasferirci” mi dice diretto. Andare via, proprio ora! Non è possibile! Cerco di rimanere calma. Ma perché a me? Perché a noi?
”Ok, va bene, datemi una settimana e sono pronta a partire” dico io.

“Amore, tu puoi anche scegliere di rimanere qui, tu cresci, puoi permettertelo, ma noi dobbiamo andare” mi dice mia madre.

“ma mamma io non posso stare senza di voi. No! vengo anche io”.

“D’accordo, se per te va bene così. Comincio a cercare casa. Ne cerco due una per noi e una per voi e tra una settimana partiamo.” Dice mio nonno.

“Va bene, lo dico io a Jake”

“Ok, ora noi andiamo che dobbiamo preparare anche noi, ma con la nostra velocità in due ore siamo pronti. Poi torniamo per aiutarti a preparare le valigie e tutto” dice Alice.

“Ok grazie” escono tutti di casa e io rimango sola con Nelly. Penso. Cavoli proprio adesso in cui tutto sembra perfetto! In cui tutto è come ho sempre sognato. La mia vita è sempre stata diversa, ma da poco incominciava a piacermi così, da quando ho conosciuto Jake. In un anno e mezzo sono cambiate tante cose. Mi sono sposata, ho avuto una figlia e ora ho una famiglia. Ma quando tutto sembra essere perfetto, il mondo ti crolla addosso. Alla fine però non è neanche una notizia così tremenda, a me basta stare con la mia famiglia e i miei parenti.

Quando Jake torna alla sera gli spiego la situazione e lui capisce perfettamente. Comincio a fare scatoloni aiutata da Alice, vado a trovare Catrine per salutarla e dirle che parto. Più di lei Anne soffre della mia partenza, ma io le prometto che l’andrò a trovare. Vado anche da Mary e Carol che sono dispiaciutissima. Dopo esattamente sette giorni partiamo per l’Italia. Decidiamo di andare a vivere lì. Sappiamo la lingua perché l’abbiamo studiata tutti e come stato è proprio bello. Ci trasferiamo in una città vicino a Milano. Non andiamo nella metropoli per stare un po’ nell’ombra. Le nostre case sono sempre stupende: sempre su tre piani con un immenso giardino e la piscina. Ci integriamo subito perché gli italiani sono molto ospitali.

“Questo dove lo metto?” mi chiede Alice mostrandomi un vaso.

“Appoggialo lì sopra sul comò” le dico io. Stiamo disfacendo gli scatoloni e mettendo tutto al suo posto. È stato veramente stancante. Ci mancano ancora solo un paio di cose e siamo pronti, come se abitassimo qui da sempre. Suonano alla porta.

“Vado io, sarà Jasper con le pizze” mi dice Alice. Apre la porta e da dietro spunta un ragazzo alto che avrà vent’anni, con i capelli scuri e gli occhi castano dorati. È molto bello, ha la pelle chiara e marmorea. Sembra uno di noi, o meglio uno della mia famiglia. Ma non è possibile. Vedo che anche mia zia rimane stupefatta.

“Salve, siete i nuovi arrivati?” domanda con voce soave.

“Sì” risponde mia zia. Io la raggiungo e mi metto dietro di lei.

“Salve, io sono Luca, il vostro vicino di casa. Io e la mia famiglia volevamo invitarvi a cena domani sera, vi andrebbe?” chiede molto cortesemente.

“Oh certamente, grazie mille”. Risponde lei stranamente. I miei parenti non mangiano e non hanno mai accettato inviti a cena, perché ora?

“Benissimo, quanti siete?” ci chiede guardando alle nostre spalle.

“Siamo dieci più la piccola Nelly che avendo otto mesi non mangia!” le risponde lei sorridendo.

“Molto bene, allora ci vediamo domani sera, così conoscerete la mia famiglia”. Ci dice lui cordiale.-

“ok grazie ancora. Arrivederci” lo salutiamo noi.

“Arrivederci”. E si allontana.

Alice mi guarda shockata.

“Hai visto anche tu?” mi chiede.

“Sì, anche io l’ho notato”. Le rispondo.

“Non aveva nemmeno il battito cardiaco. Ma perché invitarci a cena?” chiede lei.

“Non so, magari ha sentito il mio battito e quello di Nelly e ne ha scambiato uno per il tuo.” Le dico.

“non so, magari. Di solito però i nostri sensi capiscono tutto. Vedremo domani sera!”

Sento Nelly piangere. Faccio per andare, ma Alice mi precede e in un lampo torna con la piccola tra le braccia. Io le guardo e la vista mi si offusca. Che succede? Le gambe mi si fanno molli e cedono. Appena prima di chiudere gli occhi sento due braccia fredde che mi afferrano: è Jasper.

“Nessie? Nessie?” sento la voce preoccupata di Alice che mi chiama. Apro gli occhi e vedo lei e Jasper chini su di me.

“Sono sveglia” dico.

“Ma cosa ti è successo?” mi chiedono.

“Niente, non so è un periodo che sono stanca. Sarà lo stress”. Rispondo senza sapere se sia vero o meno. Rimango a letto e loro si occupano della piccola, dandole da mangiare e facendola giocare. Quando torna Jake gli raccontano del mio mancamento, della cena e della stranezza del vicino. Lui viene vicino a me nel letto e con le sue braccia mi circonda scaldandomi, mentre Alice e Jasper mettono a letto Nelly. Io avvolta dalle braccia calde di Jake e tranquillizzata dal potere di mio zio, cado in un sonno profondo.

  
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