La
vide che era li, seduta sotto quel meraviglioso albero di ciliegio,
l’aveva colpito e aveva deciso di seguirla, così
bella, così
soave, lei si che sembrava una persona felice, era li da sola ma
comunque sorrideva. Si sorrideva anche se sapeva di essere da sola,
sembrava quasi ridicola a vederla così, una pazza che
sorride
solitaria alla luna, e questa pare ricambiare anche lei il sorriso,
illuminando con la sua pallida luce il bel viso di quella ragazza,
vorrebbe tanto sapere come si chiama, la osserva attentamente in ogni
sui gesto, il dondolio delle gambe a destra e a sinistra, il continuo
stropicciarsi le ciocche dei capelli, di quegli strani capelli
biondi, ma con tutte le punte azzurre, gli sembra tutto così
bello,
semplicemente divino, gli viene quasi il dubbio che lei non sia
umana, proprio come lui. L’ha stregato, rapito con la sua
bellezza!
Lei in quel bar lo ha guardato solo per un istante, e non ha avuto
paura di lui, anzi, sembrava contenta di vederlo e come fosse un
vecchio amico d’infanzia che non vedeva da anni, gli
regalò un
dolce sorriso.
Nessuno l’aveva mai fatto per lui, nessuno gli
aveva mai sorriso in quel modo, solo quella sconosciuta.
Per
questo aveva deciso di seguirla, forse voleva solo conoscerla, forse
voleva solo fare una pazzia! Oh si! Doveva essere proprio pazzo a
seguire quella ragazza! Non sapeva nemmeno il suo nome, chi fosse, da
dove venisse, non l’aveva mai vista da quelle parti, ma lei
era
speciale, doveva seguirla, aveva il bisogno fisico e mentale di
seguirla, di sapere chi fosse, doveva, voleva conoscerla. Oh si era
proprio pazzo.
Ma semplicemente pazzo.
O pazzo di
lei.
“Vado…” pensò. E face un
primo passo verso di
lei, mentre le andava incontro pensava a quello che le avrebbe detto
una volta arrivato lì, cosa si sarebbe inventato, che scusa
avrebbe
tolto per giustificare la sua presenza in quella landa desolata
insieme a lei, non poteva mica dirle: - Scusa dolcezza, mi sono
innamorato di te perchè mi hai sorriso, vuoi sposarmi?-.
Sarebbe
scappata urlando. Povero Envy, non credeva che sarebbe stato
così
difficile e complicato amare. Lei si girò appena
sentì i suoi
pesanti passi avvicinarsi, poi si alzò delicatamente
dell’erba,
lasciando che una leggera brezza le scompigliasse i capelli e le
sollevasse appena il lungo vestito leggero, gli sorrise
ancora.
“L’ha fatto, l’ha fatto di
nuovo.” Pensò
Envy…quasi, credo…felice. Si fermò a
pochi passi da lei, si
scrutarono per qualche secondo poi Envy si decise a parlare:
-Ehy…-.
Riuscì solo a dire.
“EHY?!” Pensò.
-Piacere,
io sono Dalia-. Disse la ragazza. Aveva una voce così
melodica, così
bella, trasmetteva sicurezza. Si lui si fidava di lei.
-Envy-
disse, poi continuò -…da dove vieni?-
Lei sorrise ancora
più bella e dolce che mai :- Dal mare-. Ripose lei con
naturalezza.
Oddio no, non gl’importava di quello che
aveva appena detto, non gl’interessava se quella ragazza o
quella
Dalia, come diceva di chiamarsi lei, era pazza o meno! No non
importava, lui era cotto, lui era innamorato di quel sorriso, che lo
aveva stregato e convinto a seguirla, di quegli occhi smeraldo che
brillavano nella notte che l’avevano rapito. Decise di porle
un’altra domanda prima di fare qualsiasi cosa.
-E posso
sapere dove vai?-
-Viaggio, viaggio per il mondo, a donare
la mia pace interiore, a donare il mio amore a chi ne ha bisogno-.
Gli sorrise ancora.
I'm
gonna spread around peace of mind and a whole lotta love to you and
you
A
quel punto ne era sicuro, voleva stare con lei, voleva prenderla per
mano, viaggiare con lei, camminare nel suo mondo, essere come lei!
Felice e spensierato, voleva drogarsi e voleva vivere nel suo e con
il suo amore, lei le avrebbe insegnato ad amare, cosicchè un
giorno
anche lui sarebbe riuscito ad amarla come desiderava, a ricambiare
tutto l’amore che lei le stava dando in quel momento con quel
semplice sguardo e con quel semplice sorriso. Sentiva che gli
scoppiava il cuore in petto e chiese:
-Ragazza, mi
piacerebbe venire con te-
Hey
girl i'd like to come along
-Accompagnami…-.
Rispose.
In quel momento sentì il cuore esplodergli in
petto dalla gioia, voleva ridere e piangere allo stesso tempo! Volve
saltare, volare sopra alle nuvole, rotolarsi sull’erba come
un
bambino, baciarla, amarla. Si, in quel lungo viaggio con lei avrebbe
fatto tutto questo, si sarebbe realizzato, sarebbe stato felice,
sarebbe stato con lei e come lei, stava per abbandonare tutto, tutti,
stava per rifarsi una vita! Con questa ragazza, con questa Dalia! Con
questa meravigliosa, misteriosa e amata incognita che lo attirava
tanto!
Iniziò l’alba, era una nuovo sole che sorgeva per
lui, gli sembrava diversa la luce che emanava quella piccola stella
tanto calda rassicurante.
Si presero per mano, e
s’incamminarono verso quella meravigliosa luce, senza una
meta, ma
con uno scopo. Quello era l’importante, avere uno
scopo.
Ciao
a tutti!!!
La mia prima fic su FMA!
Oddio siate buoni, non sono per nulla brava a scrivere, e tra le
altre cose è brevissima e non è nemmeno un
granchè.
Questa è
dedicata a Miharu, infatti Dalia
non è un mio personaggio,
è suo, e lei mi aveva chiesto di scriverle un paio di fic,
sono
riuscita a produrre solo questa, e nemmeno come voleva lei, voleva
sceglierla lei la canzone dal suo mp3, ma m’è
salito lo schizzo di
farla su questa canzone: Hey
Baby (New Rising Sun) di Jimi Hendrix
:) testo breve ma bellissimo e intenso, diciamo che mi ha ispirata
xD
Spero
vi piaccia :)