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Autore: whateverhappened    04/01/2010    7 recensioni
- Stavo solo notando quanto te, Bella e papà brilliate nel cielo – mentre pronunciava i nomi Narcissa indicò la galassia Andromeda, la stella Bellatrix e la costellazione del Cigno – Stavo pensando alla vostra importanza. -
- Non siamo noi a brillare, Cissy, sono le stelle con i nostri nomi. É ben diverso -
- Ma in voi c'è qualcosa di quegli astri. Bellatrix è battagliera e tu tendi sempre a sacrificarti per il nostro bene, come fece Andromeda per sua madre. Io, invece, non sono nulla. - sospirò alla fine. Per quanto fosse orgogliosa, tanto da sembrare fredda ed altezzosa a chiunque non la conoscesse, Narcissa non era mai stata in grado di mentire a sua sorella Andromeda o di tenerle nascosto qualcosa.
- É questo che ti preoccupa? -
- Sì. Io... io non capisco, Meme. Mi sento diversa. -
- Diversa? - Andromeda era decisamente sorpresa. Nella sua famiglia erano tutti un po' fuori di testa – si diceva che ciò fosse dovuto ai continui matrimoni fra cugini, lei preferiva l'ipotesi di qualche gene impazzito – ma mai nessuno le era parso così turbato come Narcissa in quel momento.
- Sì, Meme. Io... so che è assurdo, ma non mi sento una Black fino in fondo. Insomma, perché mamma e papà non hanno dato anche a me il nome di un astro? Cos'ho di diverso? Cos'ho di
sbagliato? - le ultime parole vennero sussurrate, come se fossero state un segreto inconfessabile. E forse in fondo era proprio così, non aveva mai rivelato a nessuno quell'insicurezza che l'attanagliava da sempre.
Per Julie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Il Nome del Narciso







Quella sera il cielo era limpido, evento non del tutto normale nel rigido inverno inglese, e le stelle facevano capolino su quell'immenso manto scuro, consapevoli della loro bellezza e del loro fascino. Lontano dalle luci della grande città, il loro luccichio – accompagnato dai timidi raggi di Luna – rischiarava la campagna inglese e ne accentuava la tranquillità.
Da qualche parte sotto a quello splendido cielo, una ragazzina ammirava senza fiato tutto quello splendore. Riparata da una bolla termica creata appositamente per lei da un incanto del padre, ripercorreva con lo sguardo ogni astro visibile e lo associava ad una costellazione ben precisa, di alcune era addirittura in grado di dire classificazione ed età.
Sapeva tutto di quel cielo, tutto, e se ne sentiva esclusa. Sospirò profondamente e tornò ad osservare con particolare attenzione alla costellazione di Orione, perfettamente visibile in quel periodo dell'anno e con un cielo tanto insolitamente limpido.
- Che fai, Narcissa? - sentendo quelle parole inaspettate la ragazza sussultò leggermente, per poi tranquillizzarsi una volta individuata la persona alle sue spalle.
- Oh, sei tu, Meme. Mi hai spaventata! - sorrise, mentre la sorella le si sdraiava accanto – Stavo guardando le stelle -
- Scusami. Scoperto qualche nuova costellazione? - chiese dolcemente Andromeda. Narcissa adorava osservare il cielo notturno, aveva una vera e propria fissazione sull'astronomia, tanto che all'età di sette anni aveva costretto la sua famiglia ad accompagnarla ad osservare il passaggio della cometa di Humason con la scusa che “non sarebbe tornata per altri duemilanovecentoquarant'anni e non aveva affatto voglia di guardarla da quadro”.
- No, stavo guardando Orione. Hai visto come brilla Bellatrix questa sera? -
- Peccato che la nostra Bellatrix non faccia altrettanto! - ridacchiò Andromeda, ricordando come quella stessa sera la sorella maggiore avesse fatto una scenata coi fiocchi agli elfi domestici perché sulla sua sedia c'era una leggerissima macchia.
- Oh, non dire così, Meme. Bella è solo un po'... -
- Pazza? - suggerì Andromeda.
- No... particolare. É fatta così, ma mamma e papà fanno parecchio conto su di lei, tu non credi? -
- Non saprei, Cissy. -
- Io penso di sì. Credo che lo sapessero già quando è nata, altrimenti non le avrebbero dato il nome della spalla sinistra di Orione – Andromeda sorrise alle parole della sorella minore, solamente lei avrebbe potuto conoscere i soprannomi delle stelle.
- O forse avevano già capito che con lei ci sarebbe stato da battagliare! -
- Può essere – sorrise Narcissa, spostando lo sguardo dalla costellazione ad un punto più lontano, appena visibile da dove si trovava e di difficile individuazione se non si sapeva dove guardare.
- Anche Andromeda brilla parecchio – disse poi, dopo qualche attimo di silenzio.
- Starà cercando di farsi trovare da Perseo –
- E tu, Meme, hai trovato il tuo Perseo? - chiese malinconica Narcissa, continuando ad osservare la galassia lontana nel cielo.
- Può essere – fu la risposta evasiva della sorella maggiore – E mi dicono che anche tu hai trovato il tuo! -
- Un Perseo deve appartenere ad un'Andromeda, non a me -
- Giusto! Meglio un Lucius per una Narcissa, no? - insinuò allegra Andromeda. Da molto le giungevano aneddoti sul grande affiatamento presente fra sua sorella ed il prefetto di Serpeverde Lucius Malfoy, si diceva che Lucius fosse ad un passo dal dichiararsi.
- Non c'è un nome adatto – rispose con lo stesso tono evasivo Narcissa.
- Cosa succede, Cissy? Cosa ti prende? - domandò Andromeda, sempre sensibile circa gli sbalzi d'umore della sorella. Quando era di buon umore Narcissa diceva che la sorella maggiore era geneticamente programmata per capire quando lei avesse dei problemi.
- Nulla, Meme, stavo solo notando quanto te, Bella e papà brilliate nel cielo – mentre pronunciava i nomi Narcissa indicò la galassia Andromeda, la stella Bellatrix e la costellazione del Cigno – Stavo pensando alla vostra importanza. -
- Non siamo noi a brillare, Cissy, sono le stelle con i nostri nomi. É ben diverso -
- Ma in voi c'è qualcosa di quegli astri. Bellatrix è battagliera e tu tendi sempre a sacrificarti per il nostro bene, come fece Andromeda per sua madre. Io, invece, non sono nulla. - sospirò alla fine. Per quanto fosse orgogliosa, tanto da sembrare fredda ed altezzosa a chiunque non la conoscesse, Narcissa non era mai stata in grado di mentire a sua sorella Andromeda o di tenerle nascosto qualcosa.
- É questo che ti preoccupa? -
- Sì. Io... io non capisco, Meme. Mi sento diversa. -
- Diversa? - Andromeda era decisamente sorpresa. Nella sua famiglia erano tutti un po' fuori di testa – si diceva che ciò fosse dovuto ai continui matrimoni fra cugini, lei preferiva l'ipotesi di qualche gene impazzito – ma mai nessuno le era parso così turbato come Narcissa in quel momento.
- Sì, Meme. Io... so che è assurdo, ma non mi sento una Black fino in fondo. Insomma, perché mamma e papà non hanno dato anche a me il nome di un astro? Cos'ho di diverso? Cos'ho di sbagliato? - le ultime parole vennero sussurrate, come se fossero state un segreto inconfessabile. E forse in fondo era proprio così, non aveva mai rivelato a nessuno quell'insicurezza che l'attanagliava da sempre.
- Oh, ho capito. Perché non me l'hai mai detto? - Andromeda abbracciò affettuosa la sorellina, cercando di trasmetterle tutto l'affetto che provava per lei, di farla sentire a casa.
- Credevo che mi avresti ritenuta una stupida. -
- Ma no, in fondo non è un dubbio illecito, è da parecchio che un Black non porta il nome di una costellazione. Ecco, vedi, la storia è abbastanza divertente in effetti! -
- Storia? Che storia? - l'interesse di Narcissa si risvegliò e Andromeda sorrise sentendo finalmente la gioia nel tono di voce della sorella.
- Ma quella del tuo nome, che domande! Non ho mai capito perché mamma e papà non te l'abbiano mai raccontata! -
- Puoi sempre farlo tu ora, Meme. -
- Non che mi ricordi benissimo, in realtà, avevo solamente tre anni. Quando sei nata il cielo era limpido esattamente come questa sera, decisamente strano per essere il quattro gennaio, e le stelle si vedevano benissimo. Mi ricordo che papà era tesissimo, aveva accompagnato me e Bellatrix proprio qui e si era messo a raccontarci la storia degli astri che hanno ispirato i nostri nomi. Papà ci stava dicendo che lui e la mamma avrebbero voluto chiamarti Amaltea, come il satellite di Giove, quando la guaritrice del San Mungo arrivò per dirci che eri nata. Avresti dovuto vedere papà! Era talmente contento che quando evocò dei fiori per la mamma invece di dar forma a delle rose, come avrebbe voluto, si ritrovò fra le mani dei narcisi! - al ricordo Andromeda ridacchiò, mentre Narcissa pendeva dalle sue labbra, impaziente di sentire il resto del racconto – Naturalmente andammo immediatamente dalla mamma, che ti teneva fra le sue braccia. Eri così bella, Cissy! Papà porse immediatamente i fiori alla mamma e si affrettò a prenderti in braccio, mentre la mamma osservava alternativamente il mazzo di narcisi e te. Cygnus, ha detto poi, Non trovi che i capelli della bimba siano dello stesso colore di questi narcisi? Voglio chiamarla Narcissa. Ed è per questo che ti chiami così, non perché tu sia diversa dagli altri Black. -
- Ma io non lo sapevo! Perché non me l'hai mai detto, Meme? - Andromeda scoppiò a ridere alla vista di sua sorella imbronciata. Non capitava spesso, Narcissa era conosciuta come una ragazza dalla perenne maschera di ghiaccio.
- Perché non pensavo ti interessasse tanto! E comunque guardati il braccio, Cissy. Le vedi quelle efelidi che formano quasi una w? Si dice che quella sia la Cassiopea dei Black, tutte le donne della nostra famiglia ce l'hanno. Saresti stata una Black anche se ti avessero chiamata con il più comune dei nomi babbani. Ti senti ancora diversa? -
Narcissa continuava a fissare prima il braccio poi la sorella maggiore, sorpresa di tanti racconti in una serata soltanto. Andromeda aveva solo tre anni più di lei, eppure conosceva tante di quelle cose da lasciarla sempre sorpresa, non le pareva affatto strano che il Cappello fosse in dubbio fra Serpeverde e Corvonero al momento dello Smistamento.
- No, grazie Meme. -
- Consideralo un regalo – sorrise la sorella, mentre un orologio in lontananza scoccava la mezzanotte – Buon compleanno, Narcissa! -


Che cosa c'è in un nome?
Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.



















Auguri Julie!!! Buon compleanno!!

E questa è dedicata a te, alla tua lucente armonia, sei immensamente Giuliiiiaaaaaa! Ok, a parte il delirio, questa shottina è tutta per te. So che non è chissà cosa, anzi, ma spero che comunque ti abbia fatto piacere leggerla ^___^


Circa i riferimenti di questa storia...
* Bellatrix è una stella molto luminosa della costellazione di Orione, viene anche chiamata "spalla sinistra di Orione" data la sua posizione nella figura; il riferimento alle battaglie è ovviamente collegabile al significato letterale del nome, "colei che combatte". La costellazione di Orione è visibile in Italia nel periodo invernale, quindi credo che in Gran Bretagna si possa tranquillamente vedere al quattro gennaio!
* Andromeda è il nome della galassia più vicina alla via Lattea, in condizioni particolarmente favorevoli è possibile vederla dalla Terra, anche se confesso di non sapere se sia visibile o meno dall'Inghilterra. Il nome deriva da quello della figlia di Cassiopea, la cui vicenda è molto interessante... sarebbe troppo lunga da scrivere, ma vi consiglio di leggerla, la trovate tranquillamente anche su Wikipedia. Il soprannome "Meme", invece, non so come mi sia venuto XD Ho questa convinzione che fra Andromeda e Narcissa ci fosse un rapporto molto forte, volevo sottolinearlo con un soprannome diverso da quello che usa il resto del mondo - Dromeda.
* La storia delle efelidi si rifà al film Serendipity, al quale mi ero già ispirata per un'altra fan fiction. Nel film la protagonista ha sul braccio delle efelidi che formano appunto una w e il protagonista le dice che si tratta appunto di Cassiopea, per poi raccontarle la storia della regina. Dato che nella fan fiction di cui parlavo prima ho scritto che Narcissa aveva la stessa caratteristica ho voluto metterlo anche qui, allargando la particolarità all'intera famiglia.
* La citazione finale è presa da "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare.

Grazie per aver letto la storia e grazie in anticipo a chi vorrà recensirla ^^
   
 
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