ChuckBlair ~ Heaven and Hell.

Aveva sempre adocchiato quella spocchiosa ragazza d'alto rango, che metteva in carreggiata qualsiasi ragazza; l'aveva sempre vista da lontano Chuck, ed aveva inoltre intuito quanto fosse propensa alla monarchia. La tipa perfetta per lui, pensò la prima volta che la vide dirigere le studentesse della Constance.

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Blair l'aveva avvistato: il ragazzo dell'ultima fila, il piccolo bulletto d'alta società, mentre si dilettava a mandare messaggi a chissà quale nobile – per così dire – fanciulla. Era rimasta oltremodo disgustata dalle vicende che le avevano raccontato, eppure, c'era qualcosa nello sguardo calamitante del ragazzo che le faceva vedere ben oltre le semplici apparenze. Lo sguardo di Bass incontrò il proprio, ammiccò in sua direzione ma lei si voltò prontamente... arrossendo.

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«Chuck Bass, sei un totale fallimento!»

Anni prima suo padre gli aveva rivolto quelle argute parole, apostrofandole con un tono talmente aspro da denigrare qualsiasi persona; ma Bart era così... O lo si amava, o lo si odiava. Rammentava ogni giorno quelle parole e adesso, ammirando l'impero che era riuscito con le sue sole forze a costruire, poteva dirlo: «Stavolta hai torto, papà.»

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Dovunque andasse Blair era con lui, queste erano le parole di un vero gentiluomo. Ma per quella volta, sperò ardentemente di non essere con lei: urli e schiamazzi provenivano dalla sala parto, un'esperienza a dir poco terrificante.

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E... Sorpresa!

Blair si era sfilata il cappotto, mostrando un abbigliamento parecchio succinto ed audace; un completo color rosso inferno lo stava aspettando, e, si disse, che per quella volta poteva anche esser punito dal Diavolo per qualche malefatta. Il meritato premio per la sua soddisfazione in campo d'affari, che Blair aveva deciso di festeggiare in modo assai particolare.

«Queste sono le soddisfazioni lavorative...»

Proferì a bassa voce tra sé e sé, beandosi del profumo dei suoi capelli.

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Finalmente da soli, di ritorno da una lunga luna di miele. Blair gettò la borsa sul divano, poi sospirò, catapultandosi letteralmente sul materasso in lattice; Chuck fece altrettanto, carezzando il pensiero che adesso erano veramente sposati – certezze che si realizzano solo dopo la fase più dolciastra del matrimonio.

Quindici giorni di sano divertimento e relax, ma, soprattutto, di sano sesso – senza saltare neppure un dì. Caddero sul letto, ambedue stremati: era troppo perfino per loro.

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Grande emozione negli occhi di Blair: dopo anni di studi e sacrifici, aveva in mano un pezzo di carta, denominato comunemente laurea, ed era felice di mostrarlo al mondo intero, orgogliosa di se stessa.

«E tu, sei orgoglioso di me, Chuck?»

Gli chiese dopo i festeggiamenti, ormai ebbra di felicità.

«Sono orgoglioso di averti accanto, Blair»

Le bastarono quelle parole, per sentirsi totalmente euforica.

Note:

Volevo mettermi alla prova: se tempo fa scrissi drabble con le lettere dell'alfabeto, stavolta ho scritto frasi, volevo che ognuna di esse fosse breve ma significativa e spero vivamente di essere riuscita nel mio intento.

Che dire: alcune sono maliziose, altre romantiche... nel loro stile, insomma XD

Grazie a chi ha recensito È solo l'inizio.  *//*

Alla prossima, Kiki-chan.