Tutto ritorna a farmi schifo.

Tutto ritorna ad essermi indifferente.

E vedi che un odio viscerale verso vecchie cose ritorna a galla, si fa spazio verso cuciture che credevi resistenti, ma che cederebbero anche a miseri fuocherelli di paglia.

E ritorna il mio schifo per certe cose della vita.

Di certi suoi avvenimenti.

Tutto ritorna in quel suo grigio stinto di indifferenza, di monotonia.

Ecco che ricomincia quella sensazione di fastidio persistente, che non sai nemmeno da dove viene.

Sensazione che non riesci a togliere.

Nemmeno scorticandoti la pella fino a farla sanguinare.

Sensazioni che non riesci a tigliere nemmeno vomitando l'anima.

Tutto sembra avere la consistenza di una manciata di spine nella bocca.
Ecco che ricomincio a nutrire questa mia completa diffidenza nei confronti di tutto il genere umano, astioso, cattivo. Perverso.
- Perchč? - mi chiedono.
- L'uomo č cattivo, non č sempre poi cosė gentile, puro, onesto come sembra. E' nella sua natura. Anche le anime pių innocenti, candide hanno provato, anche per un solo attimo, odio, invidia, gelosia, magari per cose puramente futili ed inutili. L'uomo č anche autolesionista, che ne sia consapevole o meno. Basta guardarsi intorno, per vedere gente che lavora freneticamente per pulire la sua anima, magari bianca, immacolata, ma ai propri occhi perennemte sporca, lercia, da dover sbiancare in continuazione. Ecco perchč non mi fido del genere umano, o di me stesso, in quanto tale... - rispondo.

E spero nella pioggia, che riesce a calmarmi, che mi fa compagnia nei momenti tristi.

Che lava via alcuni miei pensieri con il suo fascino.