salve,cari
lettori.Chi di voi ha cliccato è molto coraggioso,ovviamente
scherzo,non sarà un'opera d'arte ma spero vi strapperò un
sorriso.Ho provato,visto che l'altro giorno ne parlavo con Mrya,a
immaginare una cotta adolescenziale,analizzandola
in maniera diversa rispetto a quella di Federico Moccia.Ripeto,ne
parlavamo l'altro giorno,discutendo su quanto la scrittura di Moccia e
le trame stesse non rispecchiassero affatto quello che è il
mondo dei ragazzi.
Ho così provato a ricreare un'atmosfera divertente in cui una ragazza..no,fine,non anticpo niente.In ogni caso è solo un tentativo che spero apprezzerete ! un bacione,
Lucrezia
ps. rispose a dubbi o simili saranno chiariti in "polvere di stelle" o,se personali,direttamente vi e-mail.
Ho così provato a ricreare un'atmosfera divertente in cui una ragazza..no,fine,non anticpo niente.In ogni caso è solo un tentativo che spero apprezzerete ! un bacione,
Lucrezia
ps. rispose a dubbi o simili saranno chiariti in "polvere di stelle" o,se personali,direttamente vi e-mail.
"Quella non era assolutamente una cosa normale."
Quella non era assolutamente una cosa normale.
Catherine avrebbe potuto assicurarlo a chiunque glielo avesse chiesto;
rendersi conto del problema è il primo passo per superarlo,pensava.
Purtroppo,superare non implicava necessariamente lasciare indietro,poteva anche voler dire continuare.
Catherine era molto attenta alle parole che utilizzava,in fondo frequentava il liceo classico-l’unico che inizia in quarta e finisce in terza-cosa che riscontra molti problemi con le persone che non hanno mai sentito parlare di come sia organizzato-.
Catherine osservava la pagina di Facebook di Jake senza decidersi.
Aveva due possibilità:
Chiuderla e dire addio a una plausibile delusione d’amore oppure cliccare “mi piace”,ambiguo modo per flirtare-a parer suo.
Il problema principale era che Catherine non conosceva Jake,non ci aveva mai parlato.
Il che,se si considerava la cosa in sé per sé,era assurdo dal momento che aveva partecipato a una festa di cui lui era l’organizzatore.
Assurdo,se non si prendeva in considerazione che la festa era aperta e perciò tecnicamente si poteva trovare un sacco di gente sconosciuta.
Forse avrebbe dovuto presentarsi.
Forse qualcuno doveva esser più sveglio.
No,aspetta,doveva essere lui a presentarsi,guarda un po’ mi vado a fare le seghe mentali quando è colpa sua,non mia!,pensò.
La colpa poteva anche essere sua,ma indubbiamente il pensiero era di Catherine.
Continuando a rimuginare,Catherine si domandò se dovesse fare qualcosa.
Scrivergli in chat,magari.
Oppure,sì quella era una bella-splendida anzi!-idea..poteva scrivergli una banalità,fingendo di aver sbagliato destinatario,un po’ come quando si finge di sbagliare a cliccare il numero di telefono ‘per distrazione’ .
Sì,quella era un’idea a dir poco geniale.
Catherine decise di eseguire e svolse il piano perfettamente,anche se aveva l‘impressione di aver dimenticato qualcosa:
“ehi Jack” sì,decisamente il nome doveva essere simile per fingere di confonderlo “è questo il testo della canzone che ti piaceva !”-ricordarsi di inserire una canzone che potrebbe piacere,in fondo su Facebook c’è scritto di tutto-Fammi sapere che ne pensi,è importante,lo sai!”-doveva fargli pena,così lui avrebbe risposto!piano grandioso! “un bacione,Cathy”
Era semplicemente un piano perfetto.
Catherine lo inviò e in pochi minuti ricevette la risposta:
“credo tu abbia sbagliato persona”
Nient’altro.
Sì,decisamente non aveva dimenticato qualcosa.
Aveva dimenticato che era un uomo e perciò o si era schietti o non si otteneva risultato.
Forse era meglio cliccare su “mi piace”.
Semplice,spontaneo e nonostante tutto ambiguo e incomprensibile.
La descrizione di un qualsiasi uomo.