Incontrai
un’anima saggia e forte,
sul
margine del fiorito sentiero
che
un giorno, da solo, percorrevo,
sorta
da chi sa quale regno o corte.
Fu
la sorte bara, o invece alchimia
che
la rese preda, della brama mia
cupida?
Era certo di bel sembiante:
era
di logica vestita e la mente
allegra
avea. Ma io non potei averla:
Morte
ci avea già da tempo diviso
Ben
prima che ammirassi il viso,
il volto, pel
quale io volli amarla.
Così
tornai sugli aborriti passi,
maledetto a stare solo con i sassi.
Per
finire questa poesia mi ci sono voluti due mesi, non si può
dire che sia esattamente veloce.;)
Sappiatemi
dire se la trovate meritevole di almeno una seconda lettura.