Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: mileybest    06/01/2010    8 recensioni
Ambientato dopo la puntata 16. Invece di essere salvata, Patty se ne va per colpa di Antonella. Anto è costretta,ora, ad una vita con il rimorso di aver ucciso,ma il destino ha un serbo una sorpresa per lei....
Perchè? Perchè è dovuto succedere a me? Io che sono the best of the best, io che un giorno brillerò fra le celebrità di Hollywood, io che adesso ho perso tutto. Tutto, per un maladettissimo errore. Ma la colpa è solo mia. -Antonella, che cosa hai fatto?- Perchè ti ho ucciso Patty?
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Bruno Molina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dannata Tontonella, è un mostro-





-Mi hai deluso Antonella, come hai fatto a piacermi non riesco a spiegarlmelo-



-Chi è ora la più Divina honey?-



Perchè? Perchè è dovuto succedere a me? Io che sono the best of the best, io che un giorno brillerò fra le celebrità di Hollywood, io che adesso ho perso tutto.

Tutto, per un maladettissimo errore.

Ma la colpa è solo mia.



-Antonella, che cosa hai fatto?-



Tutte queste voci, non riescono ad uscire dalla mia testa.

Non le ho potute reggere e sono fuggita, fuggita come una codarda, senza una vera meta, volevo solo scappare dal mondo.

Non mi interessa dove sono, non mi interessa più niente oramai.

Le Popolari hanno avuto sempre ragione, io sono esattamente ciò che dicono.



Mi stringo nella giacca della divisa della scuola e continuo a camminare, comincia a calare la notte e ad abbassarsi la temperatura,però non ho nè paura nè interesse, desidero solo scappare.



Se avessi ragionato di più questo non sarebbe mai accaduto, se avessi dato retta a Caterina ora starei apposto, sarebbe stato come è sempre stato, non starei scappando.

Se non fossi cosi adesso lei sarebbe viva.



-Perchè Antonella? Perchè l'hai fatto?-



-Perchè hai ucciso mia figlia?-



Perchè ti ho ucciso Patty?



La fame e la sete cominciano a farsi sentire, che diritto ho di nutrirmi però? Come posso solo pensare di nutrirmi dopo quello ce ho fatto?

Non avrei mai immaginato di far accadere una cosa del genere.

Volevo solo spaventarla, volevo farla sentire ridicola...non credevo di ucciderla,non volevo ucciderla.

Il freddo mi sta congelando, ma non posso fermarmi, se mi fermo potrei non camminare più.



Le lacrime continuano a scendere e guardo in alto per farle smettere. Non mi è mai piaciuto piangere, ho sempre creduto che sia un simbolo di debolezza e Antonella non è mai debole,Patty era debole.

Allora perchè non riesco a smettere?

Le mie convinzioni hanno ucciso una persona, io ho ucciso una persona.



Stasera il cielo è nuvoloso, ma la luna si vede benissimo, è li, chiara e tonda, splendente anche contro le nuvole che cercano di coprirla.

Sorrido in preda alle lacrime, io credevo di essere una stella, invece non ho mai pensato alla luna come un paragone. Avrei dovuto.

La luna è grande, bianca, bellissima e risplende contro le avversità, contro le nuvole.

Le stelle,invece, sono splendenti e bellissime, ma basta una nuvola per coprirle e non mostrarle al mondo e si potranno rivedere solo quando le nuvole decideranno di andarsene.

Io sono una stella, la luna era Patty.

Lei nonostante i miei continui dispetti continuava a farsi vedere, continuava ad esserci anche con la mia presenza.

Magari con il tempo saremmo anche andate d'accordo, ma l'errore che ho fatto non potrà ripararsi.



Mi guardo un pò intorno, è tutto buio e solo i pochi lampioni mi permettono di vedere una panchina, sono vicino al parco.

Mi stringo ancora di più il giacchetto e vado a sedermi, che senso ha fuggire quando non hai più la volontà di vivere? Quando sai che è ingiusto che tu viva.

Adesso la polizia avrà cominciato le ricerche e se mi prenderanno andrò dritta al riformatorio o in una clinica per malati di mente, però non mi sento malata, mi sento...mi sento ingiusta, ingiusta nel mondo, che diritto ho di stare bene quando Patty è morta per causa mia?

Ancora non riesco a crederci.

Le lacrime non hanno ancora finito la loro discesa, continueranno in eterno?



-Tutto bene?- Una voce, vicina a me.

Mi giro di lato e quando vedo una sagoma nel buio emetto un urlo.

La persona di fronte a me si avvicina e sotto la luce del lampione si mostra in tutta la sua bellezza.

è...è splendido. Non ho mai visto niente di più perfetto.

Ha un viso d'angelo con degli occhi verdi e dei capelli lunghi castani e un pò mossi.

-Non volevo metterti paura, stai bene? Hai bisogno di aiuto?-

Sembra un bravo ragazzo,non sono alla sua altezza.

-Non puoi parlare con me, vattene- la voce mi esce roca a causa del pianto.

-Perchè non posso parlarti? Sembri...sola, perchè sei a quest'ora nel parco? Posso darti una mano-

-Non non puoi- mi asciugo con la manica le lacrime dagli occhi, ma lui ha notato di sicuro che ho pianto. Un brivido mi sale in tutto il corpo e tossisco rumorosamente. Accidenti alla temperatura.

-Hai freddo?- Non aspetta una risposta da parte mia, si leva la giacca di pelle e me la mette sulle spalle.

-Grazie- sussurro.

Sorride e mi mette una ciocca di capelli dietro un orecchio.

-Allora, ti va di raccontarmi cosa ti è capitato? Non sembri una tipa che piange per niente-

-è una cosa...molto,molto brutta e grave-

-niente può esserlo cosi tanto-

-Questa si-

Si mette accanto a me sulla panchina.

-Dovresti andare, credimi...io non potrò più stare con nessuno-

-Perchè? Capisco che sei sconvolta,ma ti farà bene parlarne-

Sospiro, posso raccontare il mio errore ad uno sconosciuto? Anche se è il più bel ragazzo che ho mai visto e mi sta trattando in un modo magnifico?

Però se gli confido quello che ho fatto scapperà o chiamerà la polizia.



Il mio stomaco brontola e me lo massaggio per alleviare il dolore.

-Hai fame? Senti c'è un bar qui vicino, se vuoi possiamo mangiare li-

-No-

-Sarà sempre meglio di rimanere seduti al freddo su una panchina-

-Sto bene qui-

-D'accordo...andrò io a comprare qualcosa- lo fermo per un braccio e sento una scarica elettrica per la schiena.

-Non devi, non è necessario- sorride e perdo un battito.

-Lo farò lo stesso- e si dirige verso il bar, quando scompare nell'oscurità mi appoggio la testa sulle gambe.

Lo conosco da cinque minuti e mi ha fatto smettere di piangere e mi fa comportare in modo...in modo diverso, con Matias non ho mai avuto una conversazione normale, avevo sempre la mia maschera.



Quando ritorna mi porge un tramezzino, ho fame,ma il senso di colpa mi stritola lo stomaco, io mangio e Patty non lo farà più, per colpa mia.

-Non ti piace?- Mi domanda.

-Non voglio mangiare- sorride.

-Se hai fame mangia, non sentirti in debito. L'ho comprato con piacere- sorrido.

-Ora che ci penso non ci siamo presentati-

-Sono Antonella-

-Bruno-

-Bene Antonella...mi puoi raccontare perchè sei triste e sembri una fuggitiva?-

-Non so se dirtelo, potresti scappare- fa un risolino.

-Non credo, non sembri una tipa pericolosa-

-E cosa sembro?-

-Sembri...una ragazza che invece di affrontare i problemi fugge oppure si nasconde dietro una maschera per non mostrare il suo dolore e alla fine si accorge che quando scappa non sta scappando dai problemi,ma da se stessa-

Come ha fatto a capirlo ancora prima di me?

Sto fuggendo da me stessa.

-Come si fa a fuggire da se stessi?-

-Bhè...tu mi hai detto che hai commesso una cosa brutta, e di sicuro sei scappata per non affrontare il problema,però intanto hai capito di aver fatto un errore e mentre sei scappata non ti sei accorta che in realtà era dalla vera te che cercavi di fuggire e non dal problema...ho ragione?-

-Si...si hai ragione. Però l'errore che ho commesso non potrò aggiustarlo-

-Che cosa hai fatto? Raccontamelo, di me ti puoi fidare-

Prendo un bel respiro, mi fiderò, per una volta nella vita mi fiderò di qualcun altro oltre a me.

Inizio raccontandogli della mia vita perfetta fino a quando mio padre non spari improvvisamente per poi passare alla mia iscrizione al trasloco in un altro quartiere e alla conoscenza di Pia e Caterina, gli racconto che passai la mia infanzia piuttosto bene con loro, anche se già dall'inizio Giusy e le altre mi odiavano.

Crescemmo e arrivò la divisione di due gruppi e l'arrivo di una nuova ragazza, Patty.

Gli raccontai della rivalità fra me e lei e dei miei tentativi di mostarla ridicola fino al giorno del campeggio.

Faccio dei forti respiri per non far uscire le lacrime.

-Che è successo al campeggio Antonella?-

-Io...Bruno io sono un assassina-

Cala il silenzio, Bruno non muove un muscolo.

Poi mi fissa negli occhi.

-Che cosa?- Domanda.

-Al campeggio io ho lasciato Patty in acqua sapendo che non sapeva nuotare...però non credevo sarebbe successo questo, non me lo immaginavo nemmeno- le lacrime ricominciano a scendere.

Adesso Bruno mi odierà e chiamerà aiuto, la polizia mi troverà e ciao ciao Antonella.

Sento una mano sotto il mio mento e incontro gli occhi di Bruno.

-Hai ucciso Patty?- abbasso lo sguardo.

-Si-

-E dopo sei scappata-

-Si-

-Perchè?-

-Tutti mi urlavano contro, non sapevo che fare-

-No...perchè hai ucciso Patty?-

-Volevo metterla in ridicolo, non credevo che sarebbe morta...non sai cosa darei per tornare indietro nel tempo-

Bruno con mia sorpresa mi stringe a se e io piango sul suo petto.

-Hai capito la gravità del tuo gesto-

-Si l'ho capita, avevi ragione quando dicevi che ho indosso una maschera, adesso però con te no, con te sono la vera me, vorrei non aver mai avuto quella maschera per tutto questi anni-

-Me ne rendo conto-

-Ma non sei arrabbiato o spaventato da me?- Ride.

-Perchè dovrei esserlo?-

-Ti ho confessato che sono un assassina e tu sei qui a confortarmi,invece di...scappare o chiamare la polizia per esempio-

-Tu già sai che hai sbagliato e mi hai confessato tutto senza conoscermi...devo svelarti una cosa Antonella-

Scioglie l'abbraccio e mi prende le mani.

-Io non sono una persona normale- spalanco la bocca, che intende dire?

-Che significa?-

-Io sono l'unico che pone fine ai problemi, però la gente se lo deve meritare. Tu ti sei meritata il mio rispetto, mi hai dimostrato che sei una brava persona che in realtà indossa una maschera per non mostrarsi debole e soprattutto che sai amare-

-Amare?-

-Si, l'amore è la cosa più importante Antonella,però non ho tempo di spiegarti oltre-

-Aspetta...se tu non sei umano allora perchè ti sei mostrato cosi?- Sorride.

-Io non sono cosi in verità, quello che vedi è un imitazione della persona che ti renderà felice-

-Cosa?-

-Lo capirai, un giorno-

-Ma...-

-Vorresti rimediare al tuo errore? Vuoi essere la vera Antonella Lama Bernardi d'ora in poi?-

-Si-

-Il destino ti ha concesso una seconda occasione Antonella, prendila al meglio- un tuono squarcia il cielo e un acquazzone ci colpisce.

Non faccio in tempo a parlare che sento le sue labbra toccare le mie per un tempo indefinito mentre tutto intorno a noi cambia.



Quando riapro gli occhi vedo Pia e Caterina di fronte a me, in costume. e c'è il sole.

La memoria ritorna e ricordo.

Ho una seconda occasione, il destino mi ha rispedito un giorno indietro, quando siamo in campeggio.

Questo significa che Patty è ancora viva.

-Antonella che...-

-Devo salvare Patty- urlo iniziando a correre verso il fiume.

Arrivo nel punto dove Patty si dimena per tentare di rimanere a galla.

-Patty!Patty afferra la mia mano presto-

Allungo la mano verso di lei, per fortuna riesce a fare lo stesso lei e con un forza la tiro sù.

Lei tossisce,ma è salva.

Lancio un sospiro di sollievo, cel'ho fatta.

-Grazie- dico al cielo.

-Antonella...perchè l'hai fatto? Perchè prima mi lasci qui e adesso mi salvi?-

-Mi dispiace Patty, scusami,da oggi non ti farò più niente. Ho capito di aver sbagliato- le sorrido e le prendo la mano-puoi perdonarmi?-

Lei ricambia la stretta-Va bene-

Evvai, da oggi andrà tutto per il meglio.





Sono diventata amica di Patty e le Divine e le Popolari non riescono a comprenderne il motivo, peggio per loro. Ho lasciato anche Matias,il motivo è che da un pò di giorni sogno un principe su un cavallo bianco che mi viene a prendere e mi porta con sè. però non è lui.

Sbatto contro qualcuno. Stavo facendo un giro per il quartiere.

-Ahi, scusa- mormoro.

-Figurati- è un ragazzo. Incontro il suo sguardo e perdo un uno,ma mille battiti. è...è...Bruno.

-Tu?- Domando, lui mi fissa stranito.

-Ci conosciamo?-

-Si,si che ci conosciamo. Sono Antonella, ti ricordi?- Scuote la testa.

è vero, lo spirito ha detto che non era lui,però ha anche detto che ha preso le sembianze di chi mi farà felice.

Senza pensarci metto le mie braccia dietro al suo collo e lo bacio.

Intanto il sogno mi ritorna in mente e il volto del principe non è più coperto,ma c'è il viso di Bruno.

Quando ci stacchiamo ci fissiamo negli occhi.

-Sei tu- mormoriamo insieme.

-Chi sono?- Domanda lui.

-Sei il mio principe-

-E tu la mia principessa- wow, anche lui ha sognato la stessa cosa. è davvero lui allora,la mia anima gemella.

-Ti amo....Bruno- capiamo che sappiamo entrambi i nostri nomi. Non c'è una spiegazione, eravamo destinati e lo sappiamo,ora sarò felice finalmente,con il mio principe.

-Ti amo...Antonella-



  
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