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Autore: comet893    06/01/2010    0 recensioni
« Ti amo. » « Perchè? » « Non c'è un perchè. Ti amo e basta. » « C'è sempre un perché, e io voglio saperlo. » « Ti amo perchè ti amo. Non ti basta? »
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« need to believe. »
4.0

« L'amore è irrazionale, più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.. »
New Moon, Stephenie Meyer

Il rapporto tra Sophia e Mark è un gioco di sguardi continuo. Si può dire che tra loro ci sia quella chimica, quell'alchimia che pochi possono vantarsi di avere, e lo si nota da come lui guarda lei, e si apre in un sorriso, e di come lei, a sua volta, gli sorride, senza motivo, senza ragione. Era come una reazione involontaria, probabilmente dettata dal leggero brivido provato ogni volta che gli occhi di lui si posavano sul viso roseo di lei.
Non avevano discusso molto durante quei giorni, ma Sophia era certa che lui sapesse di Luca. In un paesino le notizie corrono veloci, più veloce di un treno a duecento km/h. Dopo esattamente cinque giorni dal rifiuto dato a Luca, decisero di fare una passeggiata insieme e, ironia della sorte, da soli.
« E' da molto che non parliamo. » commentò Mark, mettendosi le mani in tasca.
« Già. » Sophia si ricordava benissimo l'ultima conversazione, e, dato il suo carattere, avrebbe voluto tempestarlo di domande, chiedergli che cosa volesse da lei, ma non proferì parola.
« Mi dispiace, sai… »
« Cosa? »
« Non parlare più con te. Sai, era piacevole… » Dentro di lei, qualcosa si accese; la fiaccola della vittoria, probabilmente.
« Davvero? » domandò, cauta, girando lievemente la testa per guardarlo in viso.
« Sì. Dopotutto, eravamo cari amici. » Una folata di vento e il piccolo fuoco diventa una montagna di cenere. Sophia trattenne il groppo in gola. Parlo con disinvoltura, quasi scherzando.
« Eravamo? Già mi reputi una di quelle "vecchie amiche"? »
Mark sorrise. « Tu vuoi diventare una "vecchia amica"? »
« Devi dirmi tu cosa vuoi che io diventi. »
Mark rallentò il passo e la guardò profondamente. « Un'amica, credo mi possa bastare. » tagliò corto, come infastidito da quel discorso. Tornò a guardare in fondo alla via. Sophia nascose l'espressione di una profonda delusione continuando a camminare come se nulla fosse.
« Mi dispiace. » mormorò poco dopo Mark.
« A quanto vedo, li compri all'ingrosso. » si lasciò scappare Sophia, passandosi una mano fra i capelli e mordendosi successivamente le labbra. Mark tentò di ficcarsi le mani per bene all'interno delle tasche, pur con il rischio di romperle.
« Almeno io sono sincero »
« Che cosa vorresti dire? »
« Che tu con me sei tutto fuorché sincera. » Sophia lo guardò a bocca spalancata, incredula, non credendo che proprio lui avesse potuto dire una cosa del genere, valutò le probabilità; due fra esse la convinsero: a) Mark aveva bevuto un po' troppo, e stava delirando. b) Ha sentito male - cosa alquanto improbabile.
« Io sono sincera. » disse a denti stretti.
« Oh, ma davvero. Bene, allora dimmi, miss sincerità, quando mai mi avresti parlato di Luca? »
« Quelli sono fatti miei, non tuoi. »
« Siamo amici, e gli amici parlano tra di loro. » Mark mostrò un'espressione da saputello, da "chi la sa lunga". Sophia non riuscì a sopportarla. Odiava chi si impicciava dei fatti degli altri, chi voleva a tutti i costi sapere tutto quanto e prima di tutti. Respirò profondamente prima di rispondere.
« Mark, vaffanculo. » Fu schietta e diretta. Si girò, e proseguì dalla parte opposta, diretta verso casa.
« Dove diavolo stai andando? » le urlò Mark, girandosi a sua volta, aumentando il passo per raggiungerla.
« A casa. »
« A piedi? »
« No, volando con la mia scopa. L'ho parcheggiata poco distante da qui. » Sophia strinse le braccia al petto quando una brezza fredda si scontrò contro di lei che velocemente si avviava verso la strada principale.
« Posso accompagnarti almeno? » chiese Mark che, ormai, l'aveva recuperata ed era al suo fianco.
« No, scordatelo. »
« Smettila di fare la testona! » Sophia, del tutto arrabbiata con quel ragazzo impertinente, si girò di scatto verso di lui, come un leone verso la sua preda.
« Cosa vuoi da me, Mark? Cosa diavolo vuoi da me?! » Quelle parole uscirono come un lamento. Mark rimase in silenzio, valutando cosa dire e cosa fare. Prese le braccia fra le sue mani, e la guardò negli occhi.
« Io ti amo, Sophia. » Dentro di lei qualcosa si accese, ma purtroppo la rabbia nascose per bene quel sentimento.
« Perchè? »
« Non c'è un perché, ti amo e basta. »
« C'è sempre un perché, e io voglio saperlo. »
« Ti amo perchè ti amo. Non ti basta? »
Sophia lo guardò intensamente e si liberò dalla sua presa. « Sono stufa di stare ai tuoi giochi, Mark. » con un leggero sospiro, di stanchezza, lo superò e si diresse verso casa. Era una notte talmente gelida che nessuno avrebbe mai immaginato che fosse agosto, e andare a piedi di certo non era stata una buona idea. Sophia cercò di riscaldarsi con la sua felpa, ma non ci riuscì. Continuava a sentire freddo, sia per le condizioni climatiche sia per la discussione avuta con Mark. Ripensò alle sue azioni e la sua reazione fu di prendersi a schiaffi da sola. Si era sempre chiesta che cosa volesse da lei Mark, se ci fosse un posto per lei nel suo cuore, e ora che aveva avuto la risposta praticamente l'aveva rifiutato, giocando il suo stesso gioco.
Che cretina! esclamò a se stessa, fermandosi di colpo, e girandosi di centottanta gradi. Aumentò il passo, arrivando quasi a correre, ripercorrendo i suoi passi fino ad arrivare al punto dove l'aveva lasciato, sperando che fosse ancora lì.

note: vorrei ringraziare chi ha messo fra i preferiti questa fan fiction:
egypta
suxpicci_89
thatsamore
VallyHeartOfWater
E chi, invece, fra le "fan fiction" seguite:
araba89
VallyHeartOfWater Vi incito, inoltre, a recensirla: mi farebbe piacere sentire qualche parere esterno (: bello o brutto, sbagliato o giusto, o quel che volete voi XD
  
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