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Autore: jellyfish    07/01/2010    0 recensioni
Due belle gemelle senza scrupoli si vogliono vendicare sulla nobiltà parigina e iniziano a fare una strage dei nobili per arrivare direttamente al Re Luigi XIII... la successione del re francese rivista in un tono un po' sanguinoso...
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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La Masque mortelle: La Maschera mortale

La Masque mortelle: La Maschera mortale

 

La carrozza sfrecciò come un fulmine sulla strada pietrosa, senza fermarsi a prestare soccorso alla povera donna stesa per terra che era finita sfortunatamente sotto le sue ruote maledette. Le due figlie della donna corsero verso il suo corpo steso per terra, già irrigidito in una posizione tremendamente innaturale. Si trovarono di fronte ad uno spettacolo agghiacciante. Il suo viso era livido ed aveva un lungo taglio sulla gola, in corrispondenza della ruota che l’aveva colpita e da cui fuoriusciva un copioso fiotto di sangue. Era uno spettacolo troppo perfido per due bambine di sei anni. La donna, la loro mamma, giaceva inerte sulle pietre bagnate dal suo stesso sangue, stringendo a sé un altro corpo, anch’esso privo di vita. Era il piccolo corpicino straziato del loro fratellino Carlos. Un delicato bambino di soli tre anni che aveva trovato la morte sotto le ruote della stessa carrozza che aveva troncato la vita di sua madre.

 

~~

 

« ecco, loro due sono perfette! » disse Charlotte con una voce che assomigliava al sibilo di un serpente a sonagli.

« dici che può funzionare? » le rispose più titubante la gemella Christine.

« certo che funzionerà! »

Delle due, Charlotte era sicuramente quella più sicura di sé e più autoritaria. Forse era anche quella più scaltra e crudele. Non che Christine fosse da meno. Le due gemelle unite erano davvero una bella coppia. La gente già si spaventava a vederle per quanto erano uguali. Erano a dir poco indistinguibili.

« ora! » esclamò Charlotte balzando fuori da un muretto che le riparava dalla vista delle due sfortunate vittime. Christine la seguì a ruota e in un attimo furono addosso alle due giovani amiche che passeggiavano per strada.

Le due ragazze, due giovani nobildonne parigine, caddero pesantemente a terra gridando per lo spavento. Una delle due, quella più bassa e con i lunghi capelli castani sciolti dietro la schiena, picchiò violentemente la testa sulle pietre del terreno. Morì sul colpo con il cranio frantumato e i suoi bei capelli biondi si macchiarono di un rosso scarlatto. Un sorriso crudele si allargò sulle labbra carnose di Christine.

« mi raccomando, non macchiarti il bel vestito! » sussurrò gelidamente al pallido orecchio della donna morta.

« no! Marie! » urlò la sua amica, stesa per terra sotto il peso del corpo di Charlotte.

« urla quanto vuoi, tanto non ti sentirà nessuno! » le disse questa ed estrasse un piccolo pugnale d’argento che teneva stretto in vita. La ragazza, vedendo quella lama affilata avvicinarsi alla sua gola, si dimenò come un pesce che disperato cerca di salvarsi rientrando in acqua, ma tutto quell’agitarsi le fu vano. Charlotte affondò il pugnale in corrispondenza del piccolo cuore pulsante della giovane.

« bene, procediamo allora. Stai attenta che il vestito non si macchi col suo sangue! » suggerì Christine, che nel frattempo aveva riacquistato un po’ di sicurezza.

Le due gemelle si alzarono da sopra i cadaveri delle loro vittime e guardarono trionfanti il loro sangue nobile che insozzava l’umile pavimento di Parigi. Si gustarono con enorme piacere quel loro spettacolo, orgogliose di esserne state proprio loro le autrici, ma, tornando infine alla realtà, iniziarono a spogliarle.

« la misura è perfetta! » cinguettò sorridendo Charlotte e la sorella le diede pienamente ragione.

Indossarono quei vestiti splendidamente cuciti e degni di due principesse. Quello indossato da Charlotte era blu notte e riccamente ricamato sulla scollatura da perle bianche che riflettevano il verde dei suoi occhi.

« è molto elegante! Mi piacerebbe, se non avesse così tanti fiocchi! » esclamò, stropicciando uno dei fiocchi argentati che ornava l’orlo delle maniche larghe.

Il vestito che indossò Christine, invece, era di un pallido giallo pesca che contrastava con il castano scuro, quasi nero, dei suoi capelli lunghi e con un grosso fiore bianco panna sul petto che assomigliava vagamente ad una rosa. Vestite così sembravano veramente due nobili fanciulle di un casato importante. Ora non restava altro che compiere l’importante passo d’infiltrarsi a corte, ma con la loro bellezza non sarebbe stato difficile.

 

  
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