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Autore: damned88    03/07/2005    3 recensioni
Ed è altrettanto incredibile come anche i sentimenti possono progredire e differirsi da un giorno all’altro, mostrandosi evoluti e infinitamente più complicati. Allora quel che gusti sono sapori terribilmente dolci ed amari. O forse, ero semplicemente io a non saper distinguere il confine tra amore e amicizia..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come possono le cosa mutare a tal punti da mostrare aspetti tanto diversi alla luce rivelatrice del giorno

Nuovi Sapori

 

Come possono le cose mutare a tal punto da mostrare aspetti talmente diversi alla luce rivelatrice del giorno? Come se un terzo occhio riuscisse a cogliere in essi caratteri e volti fin poco prima ignorati.

Ed è  altrettanto incredibile come anche i sentimenti possono progredire e differirsi da un giorno all’altro, mostrandosi evoluti e infinitamente più complicati.

Allora quel che gusti sono sapori terribilmente dolci ed amari.

O forse, ero semplicemente io a non saper distinguere il confine tra amore e amicizia. Ma d'altronde, quale è la differenza che intercorre tra le due situazioni? Non sono dunque nobili sentimenti di uguale portata e necessità? Non sono entrambi totalmente irrazionali e allo stesso modo fondamentali?

Ma il vagone che mi ostruisce la gola è un disagio fin troppo conosciuto e la voglia di vederlo, di toccarlo e sentirlo sulla pelle diviene troppo urgente da negare e eccessivamente struggente da controllare.

Da quanto tempo ho cominciato a vederlo con occhi diversi? E da quanto il suo sguardo è divenuto così dolce ed invitante?

Troppo numerose sono le domande  cui vorrei dare risposta con voce ferma e decisa. Per un momento ho la sensazione di aver compreso tutto, di aver raggiunto la conoscenza assoluta. Ma la mia non è che una misera illusione incorporea e del tutto infondata. Ed il mondo torna ad essere sbiadito e lui diviene nuovamente la tortura del mio cure fin troppo straziato ed indeciso. E la mente si impiglia in una ragnatela invisibile di dubbi che sembra filtrare ogni concetto e spogliarlo di qualunque barlume di speranza ed incoraggiamento, mentre gli ultimi brandelli di coscienza si distaccando dal mio corpo martoriato per fondersi con la sua pelle, inebriandosi del suo essere e insieme drogandomi della sua essenza maschile irradiata da ogni poro.

Ed io, povera coscienza smarrita ammiro quelle labbra carnose che vorrei fare mie e lo sguardo profondo che sembra denudarmi di ogni protezione da lui, il mio predatore e sommo vincitore di una contesa persa già prima di essere duellata.

Eppure è la paura quella che vive nella mia anima, il terrore di rovinare quel che fino ad ora abbiamo costruito con mani incerte ma fiduciose. Perché non è difficile demolire un castello fatto di sola sabbia, un alito di vento è sufficiente per far crollare quel rifugio tanto faticosamente realizzato. E il timore di venire rifiutata mi impone ad un ferreo mutismo come se quel che io provassi non fosse altro che un sacrilegio.

E mentre insieme percorriamo il viale costeggiato da ciliegi e siepi, non posso che abbassare gli occhi a terra e evitare in ogni modo che i nostri sguardi si incrocino. Perché quando mi specchio nei tuoi occhi, un inconcepibile tremore impedisce ogni mia azione ed il turbine di sentimenti che nascono non possono che alimentare il vasto incendio padrone della mia anima.

Ma nonostante tutto non riesco a sottrarmi alla tua voce che alle volte laconica ma sempre ugualmente gentile, sembra circondarmi di una  sfuggevole melodia di canti  dimenticati e improvvisamente pronunciati. Le note sembrano sfiorarmi la pelle e sfuggire alle mie mani come seta. Perché deve fare così male? Che fine ha fatto quell’amore perso e spensierato, quei sorrisi incerti eppure sinceri e i contrasti delle nostre voci calde e perse in chissà quali frasi?

Che fine hanno fatto i nostri gesti spensierati e il suono gioioso delle nostre risate perse nell’ululare del vento?

“ A cosa pensi ?

Alito caldo e pura estasi mi sfiorano il lobo dell’orecchio facendomi sobbalzare ed arrossire. Un forte calore mi sale alle guance misto ad un imbarazzo che intralcia qualunque movimento.

“ Nulla di interessante “ Rispondo vagamente, cercando in ogni modo di concentrarmi totalmente su un vecchietto seduto sulla panchina verde laterale. Osservo la sua mano lenta e segnata dalla vecchiaia sfogliare meccanicamente il giornale spiegazzato e poggiato sulle gambe. La sua espressione appare così serena e pacata ai miei occhi da suscitarmi pace e un pizzico di invidia. Sembra veramente godersi il tempo quel vecchietto. Non come me che perdo tempo a rimuginare problemi su problemi ogni sacro santo minuto di questa giornata. Non mi era accorta di quanto azzurro fosse oggi il cielo, in lontananza non vi è neanche una nuvola. Una giornata veramente splendida.

Benjamin si arresta improvvisamente, quindi alzo gli occhi. Senza neanche accorgermi siamo giunti presso l’ingresso dell’ufficio dove lui lavora.

, allora a dopo “ dico piano, sviando e dirigendomi presso il palazzo accanto.

Anche la vicinanza dei nostri ‘ uffici ‘ sta divenendo un ingente problema per me. Ogni giorno percorriamo lo stesso tragitto assieme, attraversando il parco curato pullulanti di vecchietti e coppie. Mi è sempre piaciuto quel giardino. In questo periodo quando il  caldo  diviene accestivo ed apro la finestra, posso captare nell’aria tiepida il dolce profumo di ciliegio. Adoro quella tenue fragranza, è così delicata e indiscreta.

Dei passi felpati e affrettati mi raggiungono e una mano grande e candida mi sfiora la spalla.

La voce squillante di Benjamin mi prende alla sprovvista.

“ Non ho voglia di lavorare oggi, posso venire da te? “ domanda con un caloroso sorriso che gli increspa le labbra carnose. Non ho mai saputo negarli qualche cosa con addosso quell’espressione.

Riprendo a camminare, questa volta più velocemente per aumentare un poco la distanza tra noi. Difatti quando la mano si è posata sulla mia spalla nuda la pelle ha quasi preso fuoco dall’emozione e dalla sorpresa,  proprio li dove le nostre pelli si sono incontrate. Ho bisogno di tempo per ricompormi.

“ Ti annoierai..

“ Mi è sempre piaciuto vederti dipingere, lo sai “ Mi interrompe calmo. Ebbene, a quanto pare oggi non avrò un alcun minuto di tregua. Annuisco appena con il viso e mi avvicino all’entrata dell’edificio. Porto una mano all’altezza del cuore che sembra reagire troppo violentemente alla situazione.

 

Cuore mio, dammi un momento riposo ti prego. Quante volte in passato hai trascorso momenti simili? Non mi abbandonare proprio ora.

 

E con la mente persa in simili pensieri, estraggo dalla borsa un mazzo di chiavi e ne inserisco una nella serratura. La porta si apre cigolando e un piacevole fresco travolge i nostri corpi accaldati per l’elevata temperatura. E si, la primavera è veramente giunta!

Salgo le scale e apro il portone del mio “ studio “ immergendomi in uno mare color pece.

Un vago odore di vernici fresche mi giungono alle narici tutto in una volta. Mi piace questo odore, mi conforta e mi calma allo stesso tempo. Ora sono a casa.

Automaticamente mi inoltro nel nero avvicinandomi  alla finestra e aprendola.  La cosa che più mi piace di questo appartamento adattato è la vista che da sul parco. È tutto così perfetto da quassù. Non potevo desiderare di meglio.

Benjamin si avvicina a sua volta portando una mano a coprire gli occhi per ripararli dall’improvvisa  luce accecante del sole.

Evitando di guardarlo e di camminargli vicino, mi accosto alla parete ove è poggiato il cavalletto, predo una nuova tela assieme a tutto il necessario. Poi preparato il tutto, mi avvicino a un mobile vecchio e consumato su cui è poggiato uno stereo piuttosto grande ed una infinità di cd .

Cosa preferisci? “ domando al ragazzo senza voltarmi.

“ Fa te, mi fido “ risponde secco e soprapensiero. Percepisco il suo sguardo rovente sulla schiena. Che sgradevole situazione.

Inserisco il cd e le prime note fluide e chiare investono la stanza. L’elettricità pura scorre nelle vene facendomi sentire iperattiva e stramaledettamente bene. Torno alla mia postazione affiancandomi a Benjamin che siede accanto alla tela ancora immacolata. La sua vicinanza stranamente non mi stravolge più di tanto, infondo ci troviamo nel mio regno, sono in vantaggio.

E il lavoro ha inizio. Porto il pennello sulla tela macchiandola della vivace tinta. E la magia ha inizio. Tutto sembra dissolversi attorno, ci siamo solamente io e la mia creatura.

Ed il tempo? Sembra prolungarsi per poi disperdersi in chissà quale pensiero. Ogni cosa perde senso se non io e il mio quadro e poi...e poi. No, nonostante tutto lui rimane vivo in questa visione distorta con i suoi caratteristici occhi verdi e i capelli corvini lucenti. Riesco perfettamente a distinguere i lineamenti sottili del suo volto e l’espressione concentrata del suo sguardo. E nonostante questa consapevolezza mi sento stranamente leggera e libera di spaziare, di immaginare quel che più è proibito. La mia mente ora lo accetta.

Poi il tocco caldo, un contatto incerto eppure reale dissolve tutto. E la musica torna reale e il tempo regolare. Qualche cosa mi ha sottratta dalla visione.

E solo allora mi accorgo che quel che avevo sentito non era altro che la mano di Benjamin.

Mi volto di scatto spaesata e nuovamente impaurita. Cosa gli sta succedendo?

Le sue labbra si stirano in un dolce sorriso e gli occhi sembrano bruciare sotto i capelli neri che gli ricadono ribelli sul viso. Il mio cuore si fa sentire prepotente contro il petto mentre il vento porta nella stanza l’odore pacato dei fiori di ciliegio.

Mi perdo in questa estasi seppur titubando.

Il suo viso non l’ho mai sorpreso così rassicurante e la sua voce così attraente. Non posso fare ameno si sviare lo sguardo. Cerco una via di salvezza che non riesco a trovare quando le sue braccia mi cingono fortemente la vita e il mio petto si schiaccia contro il suo.

Lui mi accarezza la schiena con struggente dolcezza, sfiorando appena la pelle ardente e causandomi una serie di brividi che mi scuotono non poco.

Nicole.. “ mormora poi, soffiandomi alito caldo nell’orecchio. Alzo gli occhi per ammirarmi poi nei suoi. Distinguo nettamente i miei capelli rosso rame e il chiarore delle mie pupille cristalline. Il tamburellate del suo cuore sembra fare a gara con il mio.

 

Ma cosa cavolo sta succedendo? È Benjamin, il mio amico di infanzia! Non ci devo neanche pensare, non potrebbe mai funzionare e lui di sicuro non corrisponderebbe i miei sentimenti. Lui è come un fratello, ricordatelo stupida!

 

Cosa devo fare? Devo dar retta alla coscienza? Devo dunque lasciar perdere?

 

I dubbi vengono improvvisamente annullati da un bacio inaspettato. Benjamin porta le mani sulla mia nuca, massaggiandomi poi l’attaccatura dei capelli e affondando le mani nella mia chioma riccioluta. Sbalordita ma soprattutto stordita, non oso spostarmi di un solo centimetro, sperando inconsciamente che quel contatto non abbia mai fine.

E quando le sue labbra si separano dalle mie ancora tremanti, non posso che desiderare un nuovo bacio.

“ Scusami io, non so cosa mi sia preso ma.. “ balbetta lui col viso rosso schiarendosi ripetutamente la voce. Lo fa solamente quando è al culmine dell’imbarazzo e non sa come uscirne. Tutto questo non può che trasmettermi tenerezza nei confronti di quel giovane sempre allegro che è stato Benjamin. Prendendo un poco di coraggio da non so dove, lo azzittisco con un bacio del tutto nuovo. Un sapore più adulto e deciso prende possesso delle nostre azioni e da quel che prima non era che un casto sfiorarsi di labbra ora è un appassionato intrecciarsi di lingue seguito da carezze languide e maliziose.

Per quanto tempo è durato questa danza dei sensi?

Minuti, forse ore. Ma di certo questo non importa.

“ Ti amo Nicole “ esclama poi lui prendendomi il viso tra le mani e accarezzandomi lievemente le guance rosate. Ed a questa dimostrazione di affetto non posso che sorridere imbarazzata conquistata dalle sue attenzioni e dalla dolcezza di quel particolare momento.

Anche io ti amo “ sussurro con voce calda e spezzata dall’imbarazzo della situazione.

Che dire, è stato un giorno memorabile. Indimenticabile come i tanti momenti che abbiamo e che dovremmo ancora trascorrere insieme.

 

 

P.S . Dunque dunque, che dire!! Spero che la storia vi sa piaciuta! Comunque, voglio informarvi che purtroppo oggi devo partire per un viaggio improvvisato haimè ( non per mia scelta ) e non so quando tornerò. Fuori andrò sicuramente avanti con i capitoli della storia “ Sotto Una Luce Distorta “ e quando tornerò pubblicherò quanto trascriverò quanto prima al pc. , recensite se volete e polemizzate quel che non vi piace ecc .. mi farà piacere! Ciao ciao raga, a presto!

  
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