James Potter VS Lily Evans
James sfogliò senza molto interesse le pagine
del libro di Storia della Magia che aveva appoggiato sulle ginocchia. Si era
seduto su quella poltrona della sala comune un paio di ore prima, ma era
riuscito a studiare poco o niente. Sirius si era chiuso in camera a studiare e
Remus e Peter erano in biblioteca. Sbuffò ancora una volta prima di
ricominciare a leggere la noiosissima storia dei goblin. Quelle noiosissime
creature lo tennero impegnato per un altro paio d’ore prima che qualcuno si
facesse sentire in sala comune. Sentì dei passi scendere le scale. Passi che
non erano certo di Sirius, erano leggeri e delicati come se non volesse fare
rumore. James guardò l’orologio: Mezzanotte e mezza. Non aveva sentito gli
amici tornare ne la gente nella sala comune diradarsi. Ora però capiva perché
il padrone di quei passi non volesse far rumore. Continuò a leggere ma ormai
era troppo interessato a scoprire che era il misterioso individuo, non sarebbe
riuscito a riconcentrarsi. E poi, avrebbe potuto prendersi una pausa, Ruf non
gli avrebbe dato una ‘T’ nel test del giorno dopo solo per quei cinque minuti
di pausa. L’individuo tossì sommessamente e si lasciò cadere su un divano.
Sentì che appoggiava i libri sul tavolino e che sfogliava una pergamena,
probabilmente di appunti, e che silenziosamente cominciava a leggere. Non
resistette più alla curiosità e quando si girò per vedere chi stesse studiando
come lui a quell’ora, vide una persona che non avrebbe mai pensato di
incontrare in quel momento, in quel luogo a quell’ora…
Ancora non capiva come aveva fatto a ridursi
all’ultimo momento a studiare per un test che probabilmente era il più
importante della sua vita…o almeno era quello che pensava Lily Evans mentre
scendeva le scale del dormitorio per andare a studiare in sala comune. Aveva
studiato tutto il pomeriggio per un test di Antiche Rune e non aveva proprio
avuto tempo di studiare storia della magia. Si sentiva stupida a camminare in
punta di piedi per le scale con tutti quei libri in mano. L’unica cosa che la
tranquillizzava era il fatto che le pagine di storia della magia da studiare le
aveva già praticamente imparate a memoria, le sarebbe bastato un ripasso di un’
oretta, ma questo non toglieva il fatto che avrebbe finito, ad andar bene, alle
due ed era anche certa che la mattina successiva non sarebbe stata abbastanza
sveglia per i due test. Quando raggiunse la sala comune di Grifondoro notò una
candela accesa davanti ad una poltrona, ma non ci fece caso: qualcuno doveva
averla lasciata accesa e…le avrebbe fatto compagnia. Si lasciò cadere sul
divano e appoggiati i libri sul tavolino, sfilò le pergamene con gli appunti e
incrociate le gambe sul divano a mo di indiano, cominciò il ripasso…
“Non è possibile, Lily Evans che studia di notte!”
disse James alla ragazza che alzata la testa dagli appunti gli lanciò uno
sguardo omicida.
“Cosa vuoi Potter?” gli disse acida.
“Niente Evans, notavo solo il fatto che anche tu
ti sei ridotta a studiare di notte” fece notare il ragazzo.
“Almeno io ho usato il pomeriggio per studiare
un’altra materia, invece che allenarmi ad afferrare uno stupido boccino!” lo
punzecchiò lei.
“Ah,ah, divertente però quando Grifondoro vince
anche tu esulti!” disse James.
“Questo non toglie il fatto che tu sei un
pallone gonfiato, ed ora se non ti dispice dovrei studiare.”
“Scusami non volevo disturbare Mss Perfettina!!”
disse acido lui.
“Potter posso chiederti una cosa?” chiuse di
scatto il libro e guardò fissa il ragazzo.
“Certo” disse lui voltandosi di nuovo verso di
lei.
“Mi spieghi cosa ho fatto di male per essere
sempre sfottuta da te?”
“Sfottuta? Io non ti sfotto!”
“NO??? E Mss Perfettina cos’è, un complimento?”
“E tu scusa che mi insulti sempre, che mi prendi
a pesci in faccia?”
“IO!!! Tu mi tratti male, io rispondo per le
rime!”
“AH,si? E così sarebbe colpa mia eh?” James si
alzò dalla poltrona e si mise in piedi di fronte a lei.
“SI, è colpa tua!” rispose lei alzandosi e
andando davanti a lui.
“Certo come no, scarichiamo sempre le colpe
sugli altri vero, Mss Perfettina Evans!”
“Io non sono affatto Mss Perfettina Evans,
infatti come vedi anche io sto studiando all’una di notte!!” gli fece notare.
“Oh, sei tornata fra i comuni mortali,
complimenti”
“Io non mi sono mai sentita superiore Potter,
sei tu quello che si crede migliore, superiore perché insegue una pallina con
le ali!!”
“Io non mi credo superiore, tu mi hai dipinto
così, cara Evans!”
“No, lui il piccolo Potter potterino non si
crede migliore degli altri vero, no? Neanche quando gonfia il petto e si
spettina i capelli!”
“Io non gonfio il petto!!”
“No, no certo…lui è perfetto, lui è l’idolo di
tutta Hogwarts, lui è un malandrino!!! E io cosa sono invece?!? Io sono solo
Mss Perfettina Evans, giusto? Sono solo la solita idiota che segue a mena dito
le regole e che non fa altro che studiare vero? Sono quella che segue centinaia
di lezioni, che ha dovuto chiedere un permesso al ministero per avere un
giratempo per seguire le lezioni!!”
(Mi sono immaginata Lily un po’ come Hermione)
“Tu avevi un giratempo?…no, aspetta Evans, tu
non sei solo questo!” Lily stava per andarsene ma James le afferrò un polso.
“E cosa sarei, sentiamo?” disse lei mentre James
le lasciava il polso.
“Tu sei una ragazza bellissima e molto
inteligente, solo che…”
“Solo che per voi sono troppo, come dire….PERFETTINA!!!”
“No, Evans…”
“No, Potter…voi mi considerate così, ma voi non
mi conoscete, non mi conosci affatto!!! Non sai com’è la mia famiglia, non sai
cosa ho dovuto passare qui a Hogwarts per diventare quello che sono! Non sai
quanti insulti ho ricevuto per la mia natura babbana!! Tu non conosci niente di
me!”
“Lily..ti prego”
“No, Potter Lasciami andare!!”
“Lily, ti prego io non volevo offenderti…”
“No è! Come no Potter, vai a raccontarlo ad una
delle tue ‘amichette’ o come preferisci chiamarle…emh… ai tuoi ‘passatempi’?”
“Io non ho questi ‘Passatempi’ o queste
‘Amichette’…”
“No, e quando passi per i corridoi tutte le
ragazze non si voltano a guardarti, vero?”
“Si girano tutte tranne quella che io vorrei si
girasse…”
“Chi è, Alice King, Julia Jordan oppure una
delle corvonero… tipo… Mary Abbout, o Samantha Barton?”
“Sei tu Lily…l’unica che vorrei che si girasse
ma che non si gira…”
“Smettila di prendergi in giro Potter! Attaccherà con la Abbout, ma
non con me…”
“Non è una tattica Lily, è la verità!!”
“Io-io io non…”
“Lily…” disse James avvicinandosi alla ragazza.
“io sono davvero innamorato di te…” alzò la mano per accarezzarle il viso dove
una calda lacrima era scesa lenta e sottile. Il giovane grifondoro si sporse
verso di lei e le baciò la guancia laddove le lacrime avevano lasciata una
striscia di acqua. Lily lo guardò in quei profondi occhi azzurri prima di dire…
“James io-io…”
“Shh, non dire niente” La zittì James sprima di
appoggiare le sue calde labbra su quelle rosee della giovane compagna di casa.
Dapprima il casto bacio di James era un conforto
per Lily che era caduta in una specie di Trans momentanea. Quando sentì che le
labbra del ragazzo si stavano allontanando, con un rapido gesto ginse con le
braccia il collo del bel ragazzo che prendendo questo gesto come segno di
assenso tornò sulle labbra della ragazza che si dischiusero per poter
approfondire il bacio. Avrebbe voluto rimanere li una vita inetera a baciare
James se non che lui si spostò, tirandosi dietro Lily, verso il divano dove la
ragazza aveva appoggiato i libri. Ma mentre faceva sedere Lily inciampò nel
tavolino e cadde di peso sul pavimento trascinandosi sopra di se la
malcapitata.
“James tutto bene?” chiese preoccupata.
“Si, niente di rotto, ma vorrei la medicina!”
disse James.
“Medicina?” chiese Lily un po’ spaesata.
“Si, un bel bacio dalla più bella ragazza di
Hogwarts” disse lui accarezzandole un braccio.
“Aspetta allora che chiamo Narcissa Black” disse
scherzosamente lei cercando di alzarsi.
“Io preferisco te!” e detto questo si avvicinò alla ragazza che non si tirò in dietro.
“James” disse dopo un po’ Lily.
“Dimmi tesoro” disse lui che le accarezzava una
ciocca rossa dei lunghi capelli, con la testa appoggiata alle ginocchia della
giovane.
“Io dovrei studiare, sai non ho studiato e non
vorrei prendere una ‘T’ in Storia della Magia” disse lei spettinando i capelli
del malandrino.
“Va beh, vorrà dire che ti suggerirò le
risposte…”
“No! Non voglio copiare!”
“Preferisci pensare a Ruf o a me in questo
momento?”
“Emh…a pensarci bene anche Ruf ha un certo
fascino, ma credo che mi divertirò più con te, sai i Goblin non sono le mie
creature preferite, io preferisco come dire….i CERCATORI” detto questo si
sporse verso il ragazzo per deporre l’ennesimo bacio sulle sue labbra.