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Autore: Love_in_London_night    11/01/2010    6 recensioni
Questa è la mia prima ff. Cris, ragazza di 22 anni che vive a Brescia, parte per Vancouver per andare a trovare l'amico ritrovato da poco, Ale.
Scopre dalla mamma di Ale che lavora sul set di un film horror, poi incontrando il suo amico si renderà conto che non è così... Bensì lavora sul set di Eclipse.
Ha solo una settimana per far colpo su Rob, la sua ossessione, ma le cose possono sempre cambiare... E complicarsi, in meglio o in peggio sta a voi giudicarlo!
(NB: IL TITOLO è UNA LICENZA POETICA CHE VERRà SPIEGATA NEL CORSO DELLA STORIA, NON UN ERRORE ORTOGRAFICO!)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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sellyyyyyyyy! mi fai troppo arrossire!
miss, grazie mille! hai avuto la forza - o il coraggio - di leggerlo due volte!   =)
ecco a voi il 13

Capitolo 13


“sono Ale, aprimi” dice mentre bussa.
“arrivo, un attimo… arrivo! Abbi pazienza” sono un po’ scocciata. E che modi!
“non potevamo aspettare, vogliamo sapere cos’è successo!” dietro di lui si trascina Ashley, che annuisce vigorosamente.
“ehi… dopo stasera non riuscite più a separarvi?” si mettono a ridere di gusto.
“no, non funziona…” attacca Ale allegro.
“ci siamo baciati, e sia durante che dopo eravamo troppo a disagio, così abbiamo deciso di essere solo amici” finisce Ashley per lui dandogli una piccola spinta con la spalla.
“non ho parole…” riescono a stupirmi sempre.
“invece trovale, perché devi raccontarci cosa è successo, per filo e per segno” Ash mi ammonisce bonaria.
Vado in camera e porgo a loro due i fogli del copione.
“come fai ad averli?” è confusa, e Ale con lei. Alzo le sopracciglia in modo eloquente. “leggi le scene e poi prova a sparare un nome”
Fa scorrere un attimo le battute e poi sussurra eccitata “Rob?!” annuisco.
“è venuto qui per chiedermi aiuto per provare le scene, non era sicuro della sua interpretazione…”
“quando gli toccano queste scene vuole che escano al meglio… diventa quasi maniacale” Ash sta pensando al alta voce.
“che tipo di scene?” Ale non ha il copione sott’occhio.
“le scene d’amore” divento paonazza.
“passa il copione Ash… devo leggere una cosa” controlla le scene, alza lo sguardo con gli occhi sbarrati e dice “vi siete baciati?” sorrido timida,non ho altre reazioni “ma è stupendo!”
“è magnifico!” gli fa eco la mia nuova amica.
“no, non è bello per nulla! È da quando l’ho visto due settimane fa che desideravo questo, e l’ho ottenuto solo perché lo dice un copione…” mi guardano persi.
“ma non capite? Io voglio baciarlo! Ma vorrei che da parte sua ci fosse interesse, sentimento!”
“secondo te, perché è venuto a chiederlo a te? Capisco perché non l’abbia chiesto a Kris, ma poteva chiederlo a me, a Nikki o a chiunque altro!” replica soddisfatta.
“no, ti sbagli. Gliel’ho chiesto. Lui ha risposto che a voi non l’avrebbe mai chiesto, dato che avete già altre battute da memorizzare” dico ricordando la pausa sigaretta.
“oh… non ci ho pensato” è spiazzata.
“io ho cercato di non… baciarlo con trasporto. Davanti alla sua decisione mi ha trovata inerme. L’ha attribuito alla mia inesperienza. Ma un po’ lo odio, l’ha fatto apposta!” due facce interrogative mi guardano.
“ma si, Ash! Per la storia della litigata… io sono andata da lui e ha detto che capiva, ma non mi perdonava ancora. Ha detto che avrebbe trovato il modo di far sì che io mi sdebitassi, ed è stato questo… parole sue!” sto ansimando ancora, ma adesso è colpa dell’ansia.
“quale litigata?” Ale non capisce.
“hai presente il mio stato al ristorante di ieri sera? Era dovuto alla litigata abbastanza forte che ho avuto nel pomeriggio con Rob… una litigata per una stronzata. E io l’ho ferito con intenzione per difendere i miei sentimenti”
“capisco… beh, allora non è un male che lui sia venuto qua concedendoti il perdono a suon di baci e carezze, no?”
“ovvio che non mi sia dispiaciuto, ma avrei voluto che a dirgli di fare ciò non fosse stato un copione, ma la sua testa, il suo cuore, il suo impulso, il suo… oh, TUTTO insomma!” ora sono svuotata. Per la prima volta nella serata mi sento esausta.
“per me aveva già in mente tutto, ed è un buon segno!” suggerisce Ashley.
“non so, ci dormirò su” solo ora mi accorgo del sonno che provo.
“ok, ma vedi di dormire, non di immaginare queste scene al cardiopalma” è Ale.
“perfetto, buonanotte. E grazie ad entrambi per essere passati”
“figurati, siamo felici per te!” Ash si fa da portavoce per entrambi, e se ne vanno. 

Oggi mi sveglio di buonumore. Non voglio farmi paranoie su quello che è successo ieri, voglio godermi il lato bello della cosa. Vado sul set con i migliori propositi.
Le scene che si girano stamattina non sono quelle che abbiamo provato ieri sera, le scene clou si gireranno questo pomeriggio. Durante la giornata i cambi d’abito sono pochi, quindi posso starmene tranquillamente sulle scene a guardare l’opera, ma provando un fastidio crescente cerco di allontanarmi.
Sono le due, e nei momenti che ho avuto liberi ho fatto da babysitter alle figlie di Peter, sono tre mocciosette adorabili, non potevo non affezionarmici! Quando è tornata Jenny, la moglie del vampidottore più famoso del cinema, mi sono dedicata totalmente a Kola, il cane di Kellan. Mi ha fatto bene, ha un po’ attutito la mancanza che sento di Oscar. Intanto ho avuto occasione di riflettere, e ho capito a cosa devo il mio fastidio.
Non ho voglia di assistere alle scene di oggi, vedere Kris al mio posto mi urta non poco i nervi, so che è normale che ci sia lei, ma proprio non mi va giù.
Il problema è che mi sono giocata già in mattinata le mie uniche distrazioni. Sono nei casini. Il mio umore è pessimo, quindi mi chiudo in me stessa e cado nel mutismo assoluto. Posso andare avanti anche un giorno così, e comunicare a gesti. Mi serve per metabolizzare e lasciar passare… speriamo sia d’aiuto. Alla faccia del buonumore di stamattina!
Quando torno sul set sono tutti in pausa, ovviamente Kris è in disparte con Rob. Che novità!
Lei sta avendo un colloquio con il regista, e lui si guarda in giro, mi vede e mi saluta. Il suo sorriso è per me, ed è talmente bello e intimo che ogni volta faccio fatica a crederci.
Mi vibra il cellulare, è un messaggio. Mittente: RISPONDIMI. Non ho mai salvato il numero di qualcuno in questo modo. Al massimo al numero di mia mamma avrei scritto NON RISPONDERE, oppure come facevano le mie compagne INVENTA UNA SCUSA, anche se non ne avevo bisogno, ai miei per principio non racconto bugie, al massimo da piccola o alteravo di poco la realtà o se no omettevo…
Comunque, prima di leggere il contenuto del messaggio vado a controllare il numero. Come penso, non lo conosco. Anzi, è un numero straniero, che non mi dice nulla. Vado a leggere il messaggio.
Pronta a vedere di nuovo le scene di ieri sera? Anche se lo so, tra le due attrici non ci sono proprio paragoni…
È Rob. E mi sta guardando divertito. Ora capisco perché ieri il mio telefono si è illuminato per niente. Lui ha salvato il suo numero, poi si è fatto uno squillo. Furbo il ragazzo! E che imbarazzo… ma sto al gioco. Quindi rispondo : non so se meritano la mia attenzione, sappiamo entrambi che il paragone lo vincerei io! Molto più professionale… non ti ho neanche violentato la bocca! Lo giudico abbastanza simpatico. Invio.
Legge incuriosito, quando arriva alla fine del messaggio deve sforzarsi per trattenere una risata sotto gli occhi di Kris, che lo sta guardando di sottecchi. Mette via il cellulare, ma prima ha risposto, infatti sento il mio vibrare.
Molto più professionale, mi leggi nella mente? È esattamente come la penso io. E purtroppo no, non mi hai violentato la bocca. Peccato…
Mi aggrappo al tavolo vicino a me, sono bordeaux. Lo guardo con la coda dell’occhio e vedo che sta sorridendo, si diverte a mettermi in imbarazzo. Rob sta flirtando con me?! Quello che per me è solo Rob, il mio Rob, e per il mondo intero è Robert Pattinson sta flirtando con la sottoscritta. Mi gira la testa, mi sento quasi ubriaca. Devo rispondere.
Signorino Pattinson! Non ti allargare troppo, se no potrei denunciarti per molestie. Poi chi può dirlo, magari un giorno ti sarà concesso questo grande onore… non so che altro aggiungere quindi premo il tasto verde.
Appena sente il telefono suonare legge il messaggio. Mi guarda e alza solo un sopracciglio, circondato da una faccia compiaciuta. Sembra voglia chiedere: davvero? E io alzo gli occhi al cielo con noncuranza.
Il nostro scambio finisce qui, devono tornare sul set. È arrivato il turno delle famose scene. Kristen mi cerca, mi trova e mi guarda con un’aria sprezzante e terribilmente soddisfatta. Giuro che se potessi la toglierei dal suo viso ad unghiate. Sono buona e cara, ma con le persone che non sopporto sono anche molto sadica.  No, non riuscirà a rovinare il momento perfetto che ho appena vissuto.
Ale si piazza in parte a me, così gli faccio leggere i messaggi. È scioccato. “ti vuoi riprendere per favore? Ho bisogno del mio amico nel pieno delle sue facoltà mentali!”
Non mi calcola e sussurra “Ash, vieni per favore, è importantissimo!” deve aver intuito qualcosa perché sta correndo.
“dimmi” e senza proferire parola metto il telefono sotto il suo naso. Anche lei rimane a bocca aperta. Mi abbraccia “è stupendo! Sono così felice! Lo sapevo… accidenti, devo cambiarmi! Mi accompagni a prendere i vestiti?” sospiro divertita. O quasi.
“non ti preoccupare, se vai nella tua cabina li trovi già lì. Quelli che indossi ora lasciali pure dentro, dopo vado a sistemarli” sorride e se ne va.
Mi concentro sull’immagine che ho davanti, e scopro che è un pugno nello stomaco, vedere come sono in quelle scene mi fa stare male. Lei è l’emblema della soddisfazione. Che strano, non è frenata come la sottoscritta. Sento nascere la nausea alla bocca dello stomaco.
Lei gli sta saltando al collo per slacciargli i bottoni della camicia. Vedere la voracità con cui le loro labbra si cercano mi fa sanguinare il cuore. Sto per piangere, ma non deve essere questo il problema, perché Ale dice “ehi, cos’hai? Non stai bene, sei pallida! Anzi, tendi al verde. Ti prego, siediti!”
Sto iperventilando “no, in effetti non sto bene. Devo chiedere a Kate se non le dispiace lasciarmi un pomeriggio di riposo… non mi sento affatto bene” e corro nel bunker.
Lei è lì a prendere le misure di un vestito di Nikki “Kate…”
“si?” è girata di schiena, solo Nikki può vedere la mia faccia. Dopo avermi osservata picchietta dolcemente la spalla di Kate e poi mi indica.
“posso… io… non…” non riesco a connettere una frase di senso compiuto.
“tesoro! Non stai bene vero?” scuoto la testa da parte a parte.
“vai, corri a casa, mi occupo io di tutto, tanto oggi la situazione è calma” cerca di tranquillizzarmi.
“grazie” mi costringo a sussurrare.
Esco dal bunker e al posto di andare alla roulotte esco dal campus. Prima di arrivare in città passo vicino ad un piccolo bosco. Mi fermo, la corsa fino a qui mi ha sfiancato. Mi appoggio ad un albero, ho i polmoni in fiamme; ma almeno correre mi ha permesso di non pensare. Ora però tutto riaffiora nella mia mente. Inizio a sputare. I singhiozzi si mischiano allo sforzo di non vomitare, mi lascio andare con la schiena contro l’albero.
Dopo non so quanto tempo riprendo possesso del mio corpo e del mio cervello.
Mi dirigo al supermercato più vicino e compro gli ingredienti necessari per realizzare un po’ di dolci. Di solito cucinare e disegnare mi tiene la mente occupata. Vediamo se anche in questo caso possono aiutare. Sinceramente non so che prodotti comprare, non ho in mente niente di quello che posso o voglio cucinare. Prendo zucchero, uova, farina, latte burro, cacao, cocco, biscotti e cioccolato in quantità industriali. Tanto per lo stato in cui sto, male non fanno di certo.
Quando torno al campus il guardiano non mi presta molta attenzione, quindi deduco di aver riacquistato un aspetto normale, per fortuna. Penso sia merito della mia nuova determinazione che mi permetterà di distruggere, frustare e sbattere. Tutte cose alquanto cattive se non penso che sono rivolte a uova e cose simili. Oh, che soddisfazione!
Arrivo a… casa, metto via tutti gli ingredienti perché devo vedere su computer che ricette posso fare. Dopo una lunga decisione ecco davanti a me tre delizie. Praline cioccolato e cocco, torta al cioccolato morbida, e una torta col fondo di biscotti, strato superiore di ricotta e uova, coperta di crema pasticcera. Perfetto.
Ma i miei disegni hanno la precedenza, soprattutto perché nel momento in cui ho visto Nikki nel bunker ho avuto un’illuminazione… possiamo dire che me l’ha ispirato lei.
Mi metto di impegno e una volta che la modella lo indossa ed è pettinata a puntino decido di abbandonarlo per iniziare l’opera: distruggi la cucina. Devo scegliere con cura i colori del vestito, è una cosa molto importante secondo me. Quindi lascio i bozzetti e i colori sul tavolino basso, quello vicino al divanetto.
Quaranta minuti più tardi ho finito le palline con grande soddisfazione, e sto impastando gli ingredienti per la torta al cioccolato con l’interno morbido. Sbatto l’impasto con violenza, mi piace immaginare di frullare la testa di quella sciocca ragazza viziata, è quasi gratificante vederla in questo modo.
Mi assale un’idea improvvisa. Prendo il telefono e mando un messaggio ad Ale: prima di venire da me compra della vodka, aromatizzata è meglio. E invita CHIUNQUE tu voglia, sto cucinando dolci per un intero regime… grazie a Dio ad Ale non devo giustificare il mio comportamento, sa che devo sfogarmi in cucina. Spero davvero che porti tutti i fonici e mezza troupe, tutti tranne il cast… ma non ho idea di chi aspettarmi.

   
 
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