So che ha capito, so che sa cosa sono e allora decido in un attimo mentre la guardo di essere sincero. Sincero, nutrendo la speranza fragilissima che scappi via da me.
Le dico ciò che sono e le sue labbra ripetono quella parola, indegna di sostare sulla sua bocca e il mio cuore da troppo tempo muto lo sento sussulta.
Salvami, le sta sussurrando, ma spero che non lo ascolti.
Mi guarda e so che si fida di me.
Guardami, guarda i mie occhi, raccontano di voli di angeli caduti, li puoi vedere soli e accerchiati in mezzo ai mie infiniti errori, alle colpe imperdonabili che accompagnano ogni mio passo dove continuerò ad inciampare all’infinito perché non ci sarà la possibilità di un perdono, ma lei mi prende le mani e mi dice di vivere, di amare perché solo così si può vivere veramente.
E anche se ogni mio passo verso di lei è uno sbaglio, mi ripete di continuare e sbagliare perché solo così si può rinascere, ignorando che un solo mio errore potrebbe risultarle fatale.
Sincero fino a graffiarle l’anima con ogni parola la costringo a guardare in me tutto quello che nessun altro può vedere, o sapere, ma lei sa solo dire che le mie mani sono bellissime, che la mia anima è limpida e pura.
Le labbra tremano e in ogni fibra di ciò che sono la passione e la voglia di lei reclama prepotente un suo bacio.
Lei afferra di nuovo le mie mani e mi conduce verso la luce di quel sole che è anche mio, mi guida e rimane a guardarmi mentre mi confondo nello spazio infinito di quel cielo.
“Brilla e sii libero” dice con un sorriso e ridiamo insieme.
“Alzati e vivi con me”.
La guardo e le sussurro “Salvami.”




Ascoltando la canzone Salvami di Gianna Nannini e Giorgia è venuta in mente questa piccola fotografia che ho voluto condividere con voi.