Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: DeaEris    11/01/2010    8 recensioni
Camus è davanti al Muro del Pianto, con i suoi compagni, amici, fratelli e con l'uomo con cui ha cominciato la sua vita, l'uomo con cui ha condiviso più tempo e più ricordi che con i suoi genitori. L'algido guerriero si perde ad osservare i suoi amici! Come si salutano?
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Milo e Camus avevano cominciato insieme la loro avventura.
Benchè diversi caratterialmente e fisicamente, i due avevano stretto un legame eterno prima d'amicizia e poi d'amore.
Milo era splendido come il più caldo dei raggi del Sole coi suoi boccoli d'oro, gli occhi di zaffiro, la pelle ambrata, i muscoli scattanti e perfetti, un adone di un metro e ottantadue, con il sorriso più magnetico del Grande Tempio, con gli occhi penetranti ed acuti, che rispecchiavano tutta la sua intelligenza.
Aveva un carattere allegro, vivace, sempre brillante e con un'eloquenza superiore alla sua età.
Camus era l'opposto di Milo, bello senz'altro, ma come un ghiacciao con i suoi meravigliosi capelli di rubino, gli occhi di un caldo color nocciola, la pelle candida di chi è poco avvezzo a stare alla luce del Sole, un'espressione sempre fredda e spesso severa, anche se mentre guardava Milo non poteva essere indifferente.
Aveva un carattere freddo, scostante, timido ed introverso, eppure il biondo greco lo aveva completamente aperto ed aveva annientato le difese che si era preposto a difesa della sua sensibilità.
Camus aveva tradito la Dea, eppure Milo sembrava averlo perdonato, nonostante poco prima lo aveva trattato con odio, mentre dai suoi meravigliosi occhi penetranti ed azzurri fuoriuscivano lacrime di cristallo e le mani robuste stringevano inesorabili il suo collo sottile.
Camus aveva guardato coi suoi occhi ciechi, risultato dell'attacco di Shaka e si era lasciato stringere.
Non poteva vedere, ma sapeva che Milo soffriva e fin dalla sua infanzia non riusciva a vedere il suo allegro e sciocco Milo soffrire.
Quello che contava in quel momento era la fine.
La fine di una storia.
La fine di un'avventura, vissuta insieme e che stava per concludersi mentre eran insieme.
I Gold eran tutti davanti al Muro Del Pianto.
Vi eran tutti da Aioros a Death Mask, da Shaka ad Aphrodite.
Tutti pronti, tutti uniti, tutti disposti a sacrificarsi per permettere ai giovani Bronze Saint della speranza di proseguire.
Tutti sapevano che quello era un addio, tutti sapevano che non ci sarebbe stato un dopo, ma tutti sorridevano lieti di potersi sacrificare per il loro ideale, la morte perfetta per un guerriero.
Avevano salutato i piccoli Bronze, che scappavano con gli occhi pieni di lacrime.
Fu in quel momento, con la luce che stava esplodendo e che creava una breccia nel Muro, che Camus vide ciò che succedeva attorno a lui...forse per la prima volta distratto dai suoi compagni e non da sè stesso:
Shaka e Mu si eran avvicinati pronti ad affrontare la morte uniti nella loro aura di santità, eppure anche loro avevano trovato l'affetto;
Aldebaran, dopo che Shaka e Mu si eran salutati con un piccolo sorriso ed un bacio discreto, si era avvicinato ed aveva messo le manone sulle spalle esili dei due;
Saga era accanto ad Aioros e i due si guardavano negli occhi con affetto, del tutto dimentichi di quel tradimento che aveva portato alla morte il secondo ragazzo;
Death Mask aveva messo una delle sue mani su Aphrodite e l'aveva stretto in un abbraccio passionale, per poi baciarlo in modo travolgente, avvolgendo la sua mano coi capelli di platino dello svedese, per poi tirare una pacca goliardica a Shura su una spalla;
Aiolia si era avvicinato ad Aioros e si eran stretti la mano con affetto fraterno, aveva un solo rammarico: non aveva neppure dichiarato il suo amore per la bella Marin, non l'aveva nemmeno salutata ed ora doveva morire...per sempre;
Shaka, dopo aver salutato al meglio della sua introversione il suo ragazzo, aveva la mano intrecciata con quella di Mu, mentre sentiva sulle proprie esili spalle le mani del brasiliano;
Dohko si era isolato nei suoi pensieri: ricordava i vecchi amici di duecento anni prima, che lo attendevano alla fine del suo percorso...avrebbe rivisto Sion e questo avrebbe portato gioia nel suo cuore stanco;
Aioros teneva la mano di Aiolia e l'altra era stretta sulle spalle di Saga: i due amori della sua vita, finalmente uniti per l'ultimo addio;
Shura era accanto a Death Mask ed Aphrodite, fiero e bello come loro, Death Mask era al centro e stringeva a sè Aphrodite con una mano e Shura con l'altra;
Aphrodite stringeva in modo possessivo Death Mask e teneva una mano candida sul braccio abbronzato di Shura, i tre giovani formavano un triangolo perfetto per la loro contrapposizione cromatica, Death Mask coi suoi splendidi capelli grigi e occhi rossi, Shura nero di capelli e con occhi del medesimo colore ed Aphrodite biondo come il più caldo dei raggi Solari e con gli occhi azzurro cielo di primavera.
Camus si sentì per la prima volta parte di una famiglia unita, vedendo quelle scene di addio, ma vi era qualcuno su cui il suo sguardo non si era soffermato.
Sentì la presa di una mano familiare sulla spalla, volse il capo e venne abbagliato dal sorriso di Milo.
*Milo..*
Cominciò l'Aquario, ma il giovane scosse la testa.
*Va bene. Non temere niente. Se siamo insieme è impossibile fermarci.*
Disse, interrompendo il suo amato.
Lo Scorpione prese la mano di Aquarius e la strinse.
Lo spinse contro il suo petto, stringendolo sul petto.
*Ti amo, Camus d'Aquarius, in questa vita e nella prossima.*
Era una promessa...l'ultima promessa di Milo.
Camus lo guardò commosso per la prima volta in vita sua.
*Ti amo, Milo di Scorpio, ora e per sempre.*
Rispose, in un timido ed impacciato sussurro, mentre si lasciava stringere sul suo petto di guerriero, cullare dal suo battito cardiaco.
Fu la luce.
Un'esplosione abbagliante che ogni cosa travolse.
Fu la fine.
Rimasero solo le Dodici Gold Cloth a perenne monito di quel tempo.
Il tempo in cui vissero Milo di Scorpio e Camus di Aquarius.

Note dell'Autrice:
Non so come mi sia uscita...stavo guardando un video sulla fine dei cavalieri d'oro e mi è venuto da scrivere questa storia...gli ultimi secondi di vita dei guerrieri.
A parte che ho pianto in quella scena, spero vi possa piacere questa piccola storia, nata così per caso.
Spero mi lasciate qualche recensione, cari lettori!
Un bacio!
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: DeaEris