non sai com’è la normalità, e la
e la vorresti provare, tu vorresti
essere normale, come tutti.
-Kakuzu muoviti, dai!-
-non rompere! Non vedi che sto riscuotendo dei soldi?-
-ma sto posto puzza! Andiamocene o inizierò a puzzare anche io! Cazzo!-
-ti ho detto di non rompere! Sei stupido o cosa? Se vuoi vattene e aspettami fuori!-
-ok, non volevo lasciarti da solo, tutto qua!-
Tu non lo sopporti quel “fottuto”
Come lo chiami tu, non lo
Sopporti,però nello stesso tempo
Forse sei contento di avere vicino
Uno come lui, più a simile a te
Degli altri.
Aspetti fuori, lo aspetti e lui non arriva più.
“che fine avrà fatto quel fottuto?” pensi.
ti annusi
“sniff” –cazzo cinque minuti in quel fottutissimo posto e già puzzo anche io! Come fa quello la a resistere?!? E perché non arriva più?!?!?-
Lo aspetti, impaziente che arrivi,
può sembrare solo che vuoi
andartene ma la verità è che lo
aspetti perché lo vuoi lì con te,
vuoi che ti faccia compagnia.
Per te, anche se non lo
Ammetteresti mai, è un amico,
una protezione, un conforto,
quelle cose che tu non hai mai
avuto.
Esce, Kakuzu sta uscendo dal “fottutissimo posto”.
-alla buon ora! Hai fatto anche una bella dormita?-
-ho avuto un contrattempo…-
-un topo gigante ti ha attaccato?-
-no, affari miei, ok, Hidan?-
-ok- ti sei arreso così facilmente solo perché sai che è successo davvero qualcosa di cui non vuole parlare, lo sai perché ha messo quell’ “Hidan” in fondo alla frase, e sai anche che quando lo mette non è un buon segno, contraddire significherebbe prenderle, essere ferito mortalmente.
Ma tanto tu non morirai, già perché tu non puoi morire.
allora perché non contraddici?
Ti piace così tanto farlo,oltretutto
La curiosità è tanta, dai, fatti
Ferire. Tanto non puoi morire.
Ma tu soffri, soffri come tutti gli altri, una cosa che ti rende felice perché ti fa sentire come tutti e che non ti piace perché sarebbe, meglio non soffrire. Tu odi soffrire, non ti piace, come, d’altronde, non piace a nessuno. A te non piace fare quello stupido rito tutte le volte, quel rito che ti provoca molto dolore, quel rito che fai per volere di un Dio.
Se ti fa soffrire, allora perché
Non smetti? Sei così religioso?
Oppure pensi che condividere
Con gli altri la tua pena sia
Giusto?
“si –pensi- sono così religioso da fare un rito che non mi piace solo per il volere del dio, del mio dio, il grande Jashin”
Ma in questo dio ci credi solo tu.
E solo tu potrai crederci.
“solo io ci credo, tutti gli altri saranno puniti duramente per essere stati eretici tutta la vita, io invece sarò premiato, e si porrà fine al mio dolore!”
È così che pensi, Hidan?
Ma tu non capisci che quella
Punizione che gli altri attendono
Per le loro eresie non sei nient’
Altro che tu?
Già sei tu che con il tuo rito li
Ucciderai, facendoli prima
Soffrire, come soffri tu; ma gli
Sono fortunati perché per loro
C’è una fine, una fine all’agonia.
Invece per te no.
“Io credo in Jashin, pregherò per lui e seguirò sempre i suoi comandamenti, perché lui mi sarà grato!”
Così ti consoli Hidan, dicendoti
E cercando di convincerti che il
Tuo Dio ti darà una mano, che
Alla fine ti premierà e ti regalerà
La morte.
Ma il tuo Dio non esiste, la tua
Maledizione è e sarà eterna,
come lo sei tu e come lo sarà la
tua sofferenza.
Prima ff in assoluto, mi piace il personaggio di Hidan, ma mi fa anche un po’ pena, là, sotterrato sotto un mucchio di terra… insomma la mia prima ff la dedico a lui proprio perché mi piace. Lo so già che fa schifo ma lasciate almeno un commentino-Ino. E non trucidatemi.
Eka!!!!