Hogsmeade
Alcuni giorni
dopo.
Hermione era i
piedi vicino alla
porta d’ingresso. Lei e Ginny avevano deciso di andare a fare
un giro ad
Hogsmeade dal momento che era una bella giornata, anche se Hermione non
era
dell’umore adatto, e l’amica era in ritardo.
Ormai era
passata una settimana da
quando Ron l’aveva baciata e da allora non si erano
praticamente parlati. Certo
quando si incontravano si salutavano, ma la cosa accadeva di rado. Ogni
volta
che lei entrava in una stanza Ron sembrava sempre ricordarsi di qualche
impegno
importante e schizzava via, seguito sempre più spesso da
Harry. Ormai iniziava
a pensare che anche l’altro suo migliore amico cercasse di
evitarla, cosa che
non migliorava affatto la situazione. Infatti sotto consiglio di Ginny
aveva
deciso di parlare con Harry per scoprire qualcosa di più sul
comportamento dell’amico.
Però
nelle poche occasioni in
cui aveva avuto
Harry a disposizione non
era mai riuscita nel suo intento. Un po’ per timidezza, un
po’ per le
interruzioni continue dei membri della squadra che erano agitati in
vista dell’imminente
partita contro i Corvonero, non era mai riuscita a portare la
conversazione
sull’argomento e ora Harry spariva sempre più
spesso.
“Eccomi
sono qui” disse Ginny
arrivando quasi di corsa alle sue spalle.
“Ciao”
la salutò Hermione.
“Vogliamo
andare”.
“Certo,
dove ti va di andare prima?”
“Andiamo
da Mielandia, ho proprio
voglia di cioccolato.”
“Carenza
d’affetto? Io avrei una
soluzione diversa” la prese in giro la rossa.
Hermione scosse
la testa e le fece la
linguaccia. Non si aspettava che il discorso Ron sarebbe saltato fuori
così
presto...erano ancora nel parco del castello e già Ginny lo
tirava in mezzo.
Iniziò
a pensare a qualcosa da dire
per poter cambiare discorso quando vide qualcosa, o meglio qualcuno,
che la
fece fermare di botto.
Ron stava
risalendo il parco in
direzione del castello, al suo fianco c’era Harry. Il rosso
camminava con lo
sguardo basso. Chissà se le aveva già viste.
Anche Ginny si
era fermata per capire
cosa fosse successo all’amica e quando vide i due ragazzi in
lontananza capì
cosa aveva fermato la riccia.
Fece per dire
qualcosa quando sentì
una voce.
“Ehi
Ginny, Hermione”
Era Harry, le
aveva appena notate e
stava dando una gomitata all’amico per fargli alzare lo
sguardo.
Quando Ron
alzò il viso aveva le
orecchie praticamente in fiamme. Lanciò un occhiata a
Hermione e Ginny e poi
distolse lo sguardo, rivolgendolo da nessuna parte in particolare.
Hermione e Ginny
ripresero a
camminare, per incontrare i ragazzi a metà strada.
“Che
fortuna, vi stavamo cercando”
disse Harry non appena furono abbastanza vicini.
“Ah
si” fece Ginny “come mai?”
“Abbiamo
incontrato la mamma “
stavolta fu Ron a rispondere, sforzandosi di guardare solo Ginny.
“Dove?”
chiese la rossa “ a Hogsmeade?”
“Si”.
“E
cosa è venuta a fare qui?”
“Hanno
aperto un nuovo negozio di
vestiti da cerimonia.” rispose Ron “Dal momento che
mi ha incontrato mi ha
chiesto di venire a cercarti per andare a misurare dei vestiti per il
matrimonio, in modo da non doverci tornare. Ha detto che ha
già un sacco di
cose da fare”.
“Ah,
ok” rispose Ginny “ vieni anche
tu?” aggiunse rivolta all’amica.
“Meglio
di no” rispose Ron al posto
suo “sai com’è la mamma, potrebbe
tenerci lì delle ore, sono sicuro che
Hermione avrà di meglio da fare.”
Nel pronunciare
quelle parole si
voltò per un secondo verso Hermione e le
sue orecchie diventarono Bordeaux.
Ginny
lanciò un occhiataccia al
fratello e poi rispose:
“Perché
tu e Harry non andate ai tre
manici di scopa e ci aspettate li? Sono sicura che non ci metteremo
tutto
questo tempo.
“D’accordo”
rispose il moro prima che
Ron o Hermione potessero obiettare.
“Andiamo
allora!” e si girò seguito
da Ron che aveva ripreso a guardare per terra.
Anche Hermione,
strattonata da Ginny
si rimise in moto. La rossa sembrava non stare nella pelle
dall’emozione e la
ragazza sapeva benissimo che il suo stato d’animo non era
dovuto alla prova dei
vestiti, ma all’appuntamento che avevano dopo.
Sicuramente
Ginny la vedeva come un
uscita a quattro, una specie di primo appuntamento con Harry, il
ragazzo che
desiderava da quasi sei anni.
Hermione si
sforzò di essere contenta
per lei, cercando di dimenticarsi che questo voleva dire trovarsi
faccia a
faccia con Ron.
Questo pensiero
le fece accelerare il
battito, mentre la sua mente la riportava ancora una volta al sogno in
riva al
lago.
Cercò
di scrollarsi di dosso quel
ricordo prima di diventare più rossa di quanto non si
sentisse.
“Allora
ci vediamo tra poco” disse la
voce di Ginny facendola riemergere dai suoi pensieri.
Erano arrivati a
Hogsmeade senza che
lei se ne accorgesse.
“Ok”
disse salutando l’amica e
rivolgendo un veloce cenno a Ron.
Si
voltò prendendo la via dei tre
manici di scopa seguita da Harry.
“Forse
c’è un lato positivo in questa
faccenda” pensò Hermione non appena si rese conto
di essere rimasta sola con
Harry. “Forse riuscirò finalmente ad avere qualche
informazione.
“Allora
come va?” gli chiese cercando
di radunare il coraggio.
“Bene”
rispose subito Harry.
“non
siamo stati molto insieme
ultimamente” continuò Hermione “ hai
passato molto più tempo con..”
“Ron”
concluse Harry al posto suo “
Si, lo so, è solo che..”
“Stavi
cercando di evitarmi?!?” La
sua domanda suonava più come un affermazione.
“No”
rispose Harry sorpreso “ perché pensi
che sia così?”
“Beh”
iniziò Hermione arrossendo “sai
dopo quello che è successo pensavo che Lui ti avesse detto
qualcosa di brutto e
che non volessi essere tu a dirmelo.”
“Non
è affatto così” disse Harry
fermandosi. Ormai erano arrivati avanti al locale.
“Ron
non mi ha detto niente. Ho
provato a chiedergli qualcosa, ma cerca di evitare il discorso e io non
ho
insistito più di tanto.”
“Ah”
sospirò Hermione. Il suo viso
era un insieme di sollievo e sconforto.
“Mi
dispiace” le disse sincero “se
vuoi posso riprovarci”.
Hermione
però non rispose. Rimasero
entrambi zitti per qualche istante.
“Dai
entriamo” fece Harry rompendo il
silenzio e aprì la porta facendo segno a Hermione di entrare.
La ragazza
annuì e lo precedette nel
locale. Era abbattuta, la sua possibilità di avere
più chiara la situazione era
sfumata. Ma poi cosa sperava di sentirsi dire, che Ron
l’amava disperatamente e
non poteva vivere senza di lei?
Ormai si doveva
rassegnare il suo
sogno sarebbe rimasto per sempre tale.
I suoi occhi
iniziarono ad inumidirsi,
ma lei se li asciugò velocemente senza farsi notare da
Harry. Non doveva
piangere, almeno questa volta.
Ciao
ragazzi e ragazze! Spero che la storia vi stia piacendo come a me sta
piacendo scriverla. Ringrazio tutti coloro che hanno commentato e
soprattutto
quelli che hanno aggiunto la mia storia tra quelle seguite
-Jadina
- KassandrA
-
mione91
- noriko
- sonietta87
-
sweet_weasley
- vcullen
Grazie
mille ragazzi. Mi raccomando commentate ancora.
Spero di poter postare presto il prossimo capitolo
“Confessioni e fughe”.
Ciao
xxx.