Albus Severus Potter era nervoso quando salì sull’ Espresso per Hogwarts, poi vide suo padre che lo salutava e rispose al
saluto, poi il treno fece la curva e non lo vide più.
Si sedette
sul sedile con Rose e James, la prima
gli disse: << Cosa ti ha detto prima tuo padre? Sai che in molti libri di
storia di magia moderna è citato? Harry Potter che sopravvisse all’ Anatema che
Uccide e sconfisse il più malvagio mago del male! Devi esserne orgoglioso >> concluse
sorridendogli e Albus pensò - Wow Rose è già molto
informata di tutto quello che è successo ha preso da sua madre non c’è dubbio –
poi disse: << Io sono molto orgoglioso di lui ma comunque quello che mi
ha detto rimane un segreto fra me e lui >> James gli ci si avvicinò con
un sorrisetto furbo e gli sussurrò: << Le lezioni sono difficilissime e
pochi riescono a passare, alcuni passano per il rotto della cuffia … sempre se
verrai ammesso naturale, la prova di ammissione è molto dura >> e riprese
a parlare con Rose su quello che avrebbero imparato quell’ anno e sulle
lezioni.
Albus si
alzò e uscì dallo scompartimento per vedere se arrivava il carrello dei dolci e
si trovò faccia a faccia con il giovane Scorpius Malfoy che beffardo gli disse << Hà!
Eccolo qua il giovane Potter allora a quanto pare anche tu a Hogwarts eh? Sai già dove verrai smistato? >> Albus ricordò le sue paure e gli disse:<< No, e tu
invece lo sai già? >> e Scorpius
rispose:<< Certo! Tutta la mia famiglia è andata a Serpeverde
la più grande delle quattro casate e io seguirò le loro orme >> Albus si chiese – Ma è grifondoro
la più grande delle quattro casate: quella del coraggio, dell’ altruismo, delle
persone di fiera cavalleria - e lo disse
a Scorpius che si rabbuiò, gli diede le spalle e
prima di andarsene gli disse:<< Attento alle scelte che fai Potter
>> poi si allontanò in direzione degli scompartimenti dei Serpeverde.
Albus tornò
nel suo scompartimento e raccontò l’accaduto a Rose e James che si rabbuiò e
gli disse:<< I Malfoy sono sempre stati dei serpeverde non ascoltarlo a quanto so sono tutti così ma
non valgono niente se non nell’ oro che hanno i Malfoy
>>.
Era la prima
volta che James lo tranquillizzava e Albus lo
ringraziò con risposta << Di niente Al >> da parte di James, arrivò
il carrello e si godettero il resto del viaggio.
Scesero dal
treno e seguirono colui che li portò a delle barche, aveva la barba un po’
bianca e era enorme, poi i loro sguardi si incrociarono e lui fece un enorme
sorriso e quando furono vicini gli disse: << Il nuovo Potter eh? Sono amico
di tuo padre, Harry ti ha raccontato di me? Sono Hagrid
>> e Albus gli disse << Si certo che mi
ha raccontato di te! Sei il guardiacaccia giusto? >>, Hagrid
rise e disse:<< Già oltre che grande amico di tuo padre, Custode delle
chiavi a Hogwarts e altre cose >> e lo
accompagno con gli altri su una barca mentre James si dirigeva delle carrozze.
Attraversarono
il Lago Nero e oltrepassarono una porta per ritrovarsi davanti a un signore che
disse loro:<< Ben arrivati ragazzi! Grazie Hagrid
da qui li accompagno io. >> Poi si presentò:<< Io sono il
professore di erbologia, il professor Paciock, venite pure ora, seguitemi
>> e li portò in un corridoio davanti a un enorme portone.
Il professor
Paciock disse loro: << ora dovete solo aspettare , quando saremo pronti
per la cerimonia dello smistamento verrò a chiamarvi. >> aprì il portone
e poi questo si chiuse quando fu entrato.
Dopo pochi
istanti spuntarono fantasmi dai muri che diedero loro il benvenuto augurando
loro di poter entrare nella loro casata … tutti tranne un fantasma con la veste
macchiata di sangue argenteo e che gli incuteva timore.
Poi il
portone si riaprì e il professor Paciock disse loro di mettersi in fila
ordinata e di entrare.
Quando Albus entrò restò renza parole: c’erano
candele sospese sopra di loro e il soffitto era come se non ci fosse: si vedeva
il cielo scuro e sereno che c’era fuori.
Poi Albus vide che qualcuno vicino a se nel tavolo alla sua
sinistra lo chiamava, si girò e vide James e Rose che lo salutavano e lui
rispose al saluto, poi la sala grande si zittì.
Nel cappello
che era sullo sgabello davanti al tavolo dove c’erano i professori si aprì uno
squarcio a metà e il cappello iniziò a parlare: << Sono millenni che alla scuola arriva il tempo degli smistamenti, Tassorosso casata degli onesti dove tutti sono giusti, Grifondoro casata dei nobili di cuore e dei coraggiosi qui
ci sono i valenti, Corvonero casata dei colti: qui le
idee fioccano continuamente, Serpeverde casata dei
furbi e dei forti ma di certo non degli stolti. In una di queste Case io vi
condurrò perciò non esitate: venite avanti! >> Appena ebbe finito di
parlare si udirono risuonare applausi, poi il professor Paciock prese una lista
e iniziò a chiamare:
<< Annette
William. >> e dal gruppo si staccò una ragazzina con i capelli biondi che
si sedette sullo sgabello con aria preoccupata e poi il professor Paciock le
mise in testa il cappello.
Dopo poco il
cappello urlò: << Grifondoro! >> e dal
tavolo dei Grifondoro si levarono applausi.
Poi fu il
turno di Dasy Flaren: Tassorosso, Ernie Danford: Serpeverde, Torn Marten: Grifondoro e poi fu il
turno di << Albus Severus
Potter! >> Albus avanzò insicuro e si sedette
sullo sgabello dove il cappello che gli poggiarono sulla testa gli coprì gli
occhi.
<< Uhm
… Potter, sento nella tua testa grandi idee … coraggio come tuo padre e la sua
stessa paura di finire a serpeverde >> Albus sussurrò << per favore, ti scongiuro non a serpeverde qualunque cosa ma serpeverde
no! >> e il cappello rispose << Conosco bene la tua mente e la tua
anima e ti dirò subito la Casa a cui apparterrai: GRIFONDORO >> Albus si tolse felicissimo il cappello dalla testa e lo
poggiò sullo sgabello dopo aver sussurrato << Grazie >> e si andò a
sedere nello spazio vicino a Torn marten
nel tavolo Grifondoro e fu tutto uno stringere di
mani e applausi, vide anche James fargli l’occhiolino e Rose sorridergli felice.
Poi fu il silenzio e il Preside si alzò. Albus non credette ai suoi occhi: colui che li aveva accompagnati
dalla traversata del Lago Nero e li aveva trattati con così tanta bontà e gioia
era il Preside: il vecchio amico di suo padre, il professor Paciock era il Preside.