Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Sylvy    05/07/2005    3 recensioni
HARRY, RON, HERMIONE, DRACO, GINNY. Le loro vite, semplicemente le loro vite. A volte sono molto vicine, a volte si sfiorano, a volte ignorano l'una la presenza dell'altra.... Sono però inevitabilmente intrecciate fra di sè da un sottile filo rosso... Un filo rosso che racconta una storia...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Is it love tonight

When everyone's dreaming

Of a better life

In this world

Divided by fear

We've gotta believe that

There's a reason we're here

Yeah, there's a reason we're here

Cause these are the days worth living

These are the years we're given

And these are the moments

These are the times

Let's make the best out of our lives

See the truth all around

Our faith can be broken

And our hands can be bound

But open our hearts and fill up the emptiness

With nothing to stop us

Is it not worth the risk?

Yeah, is it not worth the risk?

Cause these are the days worth living

These are the years we're given

And these are the moments

These are the times

Let's make the best out of our lives

Even if hope was shattered

I know it wouldn't matter

Cause these are the moments

These are the times

Let's make the best out of our lives

We can't go wrong

Thinking it's wrong

To speak our minds

I've gotta let out what's inside

Is it love tonight

When everyone's dreaming

Can we get it right?

Yeah, well can we get it right?

Cause these are the days worth living

These are the years we're given

And these are the moments

These are the times

Let's make the best out of our lives

Even if hope was shattered

I know it wouldn't matter

These are the moments

These are the times

Let's make the best out of our lives

The Calling, “Our lives”

Per essere felici bisognerebbe vivere;

ma vivere è la cosa più rara al mondo.

La maggior parte della gente esiste

e nulla più.

Oscar Wilde

PROLOGO

Il sole stava tramontando sulle colline intorno a Malfoy Manor. Dalla finestra della sua camera, Draco osservava il paesaggio circostante che, alla luce di quel magnifico e maestoso spettacolo, aveva qualcosa di incredibile, straordinario, sconvolgente.

“Il crepuscolo serve a ricordarci che niente è eterno, tutto finisce” pensò, con uno strano sorriso.

L’indomani mattina avrebbe cominciato il suo sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Il suo sesto anno da Serpeverde.

Il suo sesto anno da stronzo.

Il suo sesto anno da suicida.

___________________________________

Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto di quindici anni prima, si lasciò cadere sul letto nella sua stanza al numero 4 di Privet Drive, dove aveva trascorso praticamente tutta la sua estate.

Silente non gli aveva permesso di andare a trovare i Weasley, quell’anno. Troppo pericoloso.

Così aveva dovuto rassegnarsi a tre mesi in compagnia di un sempre più prepotente e patetico Dudley, e di due zii che preferivano ignorare la sua esistenza più per paura che per disprezzo, ora come ora.

Benché si fosse verificata un anno prima, l’avventura con i Dissennatori gli aveva messi in uno stato di assurda agitazione di sottofondo, tanto che erano diventati ancor più maniacali, stizzosi e severi del solito.

Harry non ce la faceva più, voleva tornare ad Hogwarts il prima possibile, anche se questo avrebbe significato riaprire quelle recenti ferite che cercava in ogni modo di chiudere, di curare.

Sirius…

Il suo dolore più grande.

Quella piaga non si sarebbe mai potuta sanare, sarebbe marcita dentro di lui per sempre, fino alla fine…

___________________________________

Hermione passeggiava verso casa attraverso il vialetto deserto, inondato dalla luce del crepuscolo.

Sorseggiava una granita al limone e osservava, di tanto in tanto, con occhi leggermente vacui, l’orizzonte tingersi di mille sfumature rosa, rosse e viola.

Il suo sguardo era sognante, diverso dal solito.

Passandole vicino, chiunque avrebbe visto una bella ragazza di sedici anni dall’aria serena e innamorata, distratta da chissà quali fantasie…

Non una secchiona.

Non l’ “amica-so-tutto-io” di San Potter e Lenticchia.

Non la ragazza destinata nella mente di tutti a rimanere sola per sempre.

_________________________________

La famiglia Weasley, come di consueto, era riunita intorno al tavolo per la cena a lume di candela del venerdì.

Un piccolo rituale d’invenzione di Molly a cui tutti erano ben contenti di partecipare perché si mangiava sempre più del solito e, una volta tanto, si stava seduti tutti insieme a chiacchierare e ridere fra un boccale di birra e l’altro.

E c’e ne era proprio bisogno, con i tempi che correvano.

-Passami un’altra fetta di pane, George-.

-Prego, papà-.

-E insomma, Fred, mi dicevi che la Nazionale Norvegese…-.

Alle orecchie di Ron, quelle parole, che normalmente avrebbero suscitato un più che profondo interesse, giungevano vuote e ovattate

La sua mente era molle, intorpidita.

Si sentiva inspiegabilmente infelice e incompleto…

______________________________________

Se Ronald Weasley avesse alzato gli occhi di fronte a sé, avrebbe scoperto che sua sorella Ginny se la passava anche peggio di lui.

I suoi grandi occhi azzurri erano lucidissimi e lungo le guance le scendevano grossi lacrimosi, ma nessuno se ne accorgeva.

_________________________________________________________

Nota dell’autrice: tutti i personaggi di questa ff appartengono a JKR e a chiunque avente diritti.

È un racconto non a scopo di lucro, quindi si presuppone che nessun diritto sulla privacy sia stato violato.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sylvy