Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Cruel Angel    17/01/2010    4 recensioni
Silente rientra silenzioso dalle sue missioni, sacrifica sé stesso per gli altri e per il mondo magico, per donargli anni di pace...ma ci sarà qualcuno che Albus riesce a far soffrire? seppur involontariamente, ma cosciente di questa sofferenza....e cosa farà per riparare al danno....leggete per scoprire....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CARILLON

 

Ore. Erano passate ore e lui non era ancora tornato. La finestra era aperta e il vento faceva muovere tutti gli oggettini disposti nella stanza. Ormai la notte era calata e le tenebre regnavano sovrane nell’ufficio. Minerva era seduta davanti al camino che aveva acceso con un piccolo gesto della bacchetta. Si stringeva nel mantello smeraldino e guardava nervosamente ora la finestra, ora il camino; torturandosi le mani. Basta non può fare sempre così! Pensò irritata alzandosi di scatto e dirigendosi verso la porta con passo deciso. Davanti a questa si girò, spense il fuoco con un schiocco delle dita e mise la mano sulla maniglia per uscire, ma quando lo fece sentì uno spostamento d’aria dietro le sue spalle. Si girò di scatto con un brivido e nel buio della stanza vide una figura che si muoveva lentamente. Minerva tirò fuori la bacchetta e si avvicinò piano.

“Chi è là?” domandò autoritaria.

“”Chi ha l’autorità di materializzarsi entro le mura di Hogwarts anche se è vietato” rispose la figura con una voce familiare.

“Albus!” esclamò lei allarmata e abbassando la bacchetta.

“Mi hai scoperto” rise l’altro.

“Oh, non fare lo sciocco” rispose offesa, avvicinandosi a lui.

“Che cosa è successo?” chiese con un misto di curiosità e preoccupazione per quell’uomo.

“E’ andato tutto bene come doveva” rispose soffocando un gemito che non sfuggì a Minerva. Lei si inginocchiò davanti all’altro.

“Albus, che cosa è successo, realmente” Lui sbuffò per non dar importanza al fatto, ma vedendo lo sguardo insistente di lei continuò a spiegare.

“Quando siamo arrivati c’erano due mangiamorte, ma li abbiamo schiantati subito. Abbiamo completato la missione e poi siamo tornati indietro verso le scope volanti. Evidentemente c’era stato qualcuno, perché verso la fine del viaggio la mia scopa ha iniziato a sbattermi e a muoversi”

“Non ti preoccupare, siamo riusciti a togliere l’incantesimo” la rassicurò vedendo l’espressione preoccupata della collega Lei annuì seria e appoggiò una mano sul braccio di lui, dove una ferita stava sanguinando copiosamente. “Come te la sei procurata?”

“La scopa mi ha sbattuto contro una grondaia del castello e mi sono graffiato”

“Ma non avevi tolto l’incantesimo?” domandò confusa

“Sì., infatti. Mi ha sbattuto contro la grondaia di un castello francese” rispose sorridendo

“A Parigi” precisò dopo un attimo di silenzio.

“E si dice fra i gabbani che sia la città degli innamorati” le sussurrò guardandola negli occhi.. Minerva arrossì leggermente, ma on si scompose tirando fuori la bacchetta per curare la ferita .

“E c’è  anche una grande torre, torre Eiffel così la chiamano. Se Sali fino in cima, puoi vedere tutta la città. Dicono che di notte sia ancora più romantico, perché la città è illuminata” continuò fissandola.

“Non puoi” esclamò finendo di rimarginare la ferita con uno scatto della bacchetta che strappò un gemito ad Albus.

“Cosa?” chiese gentile, strofinandosi il braccio.

“Non puoi tutte le volte presentarti qui con delle ferite e pretendere che io non ci pensi” esclamò con voce strozzata, mentre gli occhi iniziavano a diventare lucidi. Lui di scatto le prese il volto fra le mani e lo avvicinò al suo, facendole appoggiare la fronte sulla sua.

“Io non pretendo niente da te” le sussurrò “perché tu mi stai sempre vicino e sopporti il fatto che io esca di notte per ritornare in queste condizioni la mattina. Io non posso pretendere niente. Io non devo pretendere niente da te. Sei stupenda così come sei”.  Quelle parole zittirono la strega e una lacrima rigò il suo viso. Silente le accarezzò una guancia, asciugandole la lacrima.

“Io sono affaticato e tu mi hai aspettato in piedi tutto il tempo, conviene che andiamo a riposarci” suggerì gentile. La donna annuì e si alzò, mentre lui si tirò in piedi con uno scatto piuttosto agile per la sua età. Minerva si girò e si diresse verso la porta, sussurrando la buona notte al Preside. Lui la trattene per un braccio gentilmente e sorridendole le domando:

“Dove vai?”

“A dormire, come hai suggerito”

“Si, ma questa notte rischierei di sentirmi solo”. Lei si immobilizzò sulla soglia e fissò per un attimo il viso di lui.

Grazie a tutti per aver letto questa fan fcition!!! ^_^   ringrazio chiunque l'abbia messa tra i preferiti e chi ha recensito!!!!!!!!!!!!! vi prego recensite, perchè è molto importante!!! Voglio sapere la vostra opinione al riguardo così da continuare nel modo migliore!!! Cioè il vostro!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cruel Angel