Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Akane    17/01/2010    4 recensioni
Anche se spesso è Draco a ficcare Harry in punizione, questa volta è l’opposto… e ci finiranno proprio insieme!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tra ossessione e odio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AUTORE: Akane
TITOLO: L’ossessione di Harry
SERIE: Harry Potter e il principe mezzosangue
RATING: verde (X tutti)
GENERE: comico
PERSONAGGI: Harry e Draco
AVVERTIMENTI: un po’ di cenno slash se vogliamo, ma nulla di evidente. One Shot. POV di Harry.
INTRODUZIONE: Anche se spesso è Draco a ficcare Harry in punizione, questa volta è l’opposto… e ci finiranno proprio insieme!
NOTE: questa fanfic è per il concorso del forum Manga & Anime, Fanfic & Fanart (http://scrivartistiappassionati.forumcommunity.net/), il concorso si chiama White Christmas ed è su Harry Potter a cui sono arrivata prima (anche se purtroppo eravamo solo in due a partecipare… ma un primo posto è sempre un primo posto!!!). Ero molto combattuta sui personaggi vista la traccia presentata (doveva essere sul sesto anno e come genere comico o commedia, mettendo due personaggi che si odiano insieme in punizione, ad allestire la Sala Grande per Natale…) ma siccome io da un po’ ho in testa di scrivere qualcosa su Draco ed Harry proprio su questo anno e che non mi sento molto sicura a scrivere di qualcun altro, alla fine ho scelto proprio loro, solo che non si tratta proprio di slash, anzi… quasi nulla in effetti. Che dire? Cercavo di essere originale trattandosi di una fic per un contest, ma non è stato facile visto la traccia da rispettare, nel senso: potevo spaziare fino ad un certo punto, tutto sommato. Inoltre non potevo farla molto lunga. Però ho fatto del mio meglio e ho soddisfatto la mia voglia di scrivere su sti due, nonostante un seguito ci stia bene. Auguro a tutti buona lettura. Baci Akane

L’OSSESSIONE DI HARRY

No, non è che ne sono ossessionato come osano insinuare ormai sempre più impunemente Ron ed Hermione… è che non mi convince; io sono sicurissimo, anzi no, io SO che quello sta tramando qualcosa di importante e se non lo scopro prima che sia troppo tardi, la cosa finirà per degenerare.
Non voglio più pentirmi di nulla, non voglio più trovarmi a pensare troppo tardi che potevo impedire qualcosa, dannazione!
Hermione invece ha insinuato che siccome quest’anno sembra non succedere ancora nulla di particolare io mi annoio e mi cerco un passatempo pericoloso!
Non ho quella dannata sindrome dell’eroe o come si chiama!
Devono finirla di metterla sempre su questo piano.
Io mi aspetto qualcosa perché SO che succederà, con Voldemort allegramente in libertà che cerca di uccidermi e che nel frattempo fa un sacco di danni in giro, come posso non stare attento a non far accadere qualcosa di terribile?
E che non vengano a dirmi che mi sento escluso dal cosiddetto divertimento, non è vero che se non sono io a combattere in prima linea mi sento depresso. Sto benissimo ma voglio solo prevenire, invece che curare!
Quando quello combinerà qualcosa da dentro la scuola tutti verranno dietro a dirmi che avevo ragione, ma allora sarà tardi!
Ma che stiano dove vogliono, io faccio anche da solo!
Devo solo seguirlo in una delle sue escursioni notturne, col mio mantello dell’invisibilità non mi scoprirà mai, ora sto più attento. Non vado mica a ficcarmi in vagoncini claustrofobici dove è facile che mi scopra.
Questa volta so cosa faccio!
Lo intravedo spesso per i corridoi, tutto solo, mentre non c’è nessuno in giro. Chissà che va a fare e soprattutto dove.
Non voglio mica fare chissà cosa poi… lui è Malfoy, non è niente di speciale, solo un presuntuoso, viziato, pomposo, sbruffone qualunque, non vale poi molto. Anche se mi scopre questa volta siamo soli e non in un treno, sono preparato; anzi… per dirla tutta è da molto che non vedo l’ora di essere solo con lui per poterlo affrontare. Gli darò quello che merita e quasi quasi spero che mi becchi.
Almeno il braccio… devo riuscire a vedergli almeno il braccio, assolutamente!
Lo seguo da un po’ a debita distanza cercando di fare più silenzio che posso, chissà cosa pensa… vorrei essere già in grado di leggere nel pensiero, sarebbe utile in fondo.
Quest’anno mi ha lasciato così in pace che mi stupisce. Già solo questo è una cosa sospetta… non sembra nemmeno lui se non viene a tormentarmi. Ora la gente mi venera e crede a qualunque cosa io dica, non ho nessuno contro a parte il solito Piton ma a lui ormai sono abituato. E Malfoy ha questo misterioso ‘di meglio’ da fare. Come può dire che ha di meglio?
E non sono ossessionato da Malfoy, assolutamente no!
Sono sospettoso, preoccupato, diffidente… ma non ossessionato!
Eccolo che si è fermato davanti a quell’angolo, sembra stia guardando qualcosa ma cosa sarà mai? Da qua non riesco a vedere, sono troppo lontano. Cosa può esserci di così interessante da renderlo così serio e quasi adulto? A guardarlo quest’anno sembra che abbia il peso del mondo sulle sue spalle… è il solito esagerato, di sicuro si pompa da solo visto che ora non ha il suo caro paparino a fargli i complimenti per le stupidaggini che combina. Magari gli è stato dato qualche compito insulso da un mangiamorte di terza categoria ma lui se ne vanta credendo di essere chissà chi. Sicuramente è così. Ma questo non significa che non sia una cosa da sabotare sul nascere!
Mentre mi ripeto queste cose mi avvicino cauto trattenendo il fiato.
Giunto vicino a lui noto la sfumatura di disprezzo che c’è nel suo sguardo affilato, non è poi tanto interessato come sembrava da lontano. A questo punto mi giro e vedo ciò che lo ha fermato così improvvisamente e quasi mi viene un colpo.
Ad una visione simile io per primo non riesco a trattenere un sussulto, mi metto la mano sulla bocca trattenendomi con tutte le mie forze, Malfoy si gira sentendomi, sono davvero molto vicino, indietreggio lento cercando di allontanarmi ma rimango sulla linea di quella scena che mai e poi mai mi sarei aspettato di vedere. E perché lui aveva solo un lieve cenno di schifo sul viso pallido e appuntito?
Io quasi grido e lui sta impassibile!
Però viene avanti, sembra mi veda, i suoi occhi d’argento sono proprio sui miei ma io so che è impossibile, sono tutto coperto. Cavolo, credo di stare per morire… mi sto privando dell’aria da un po’ troppo ed anche se non sono un genio come Hermione penso proprio che questo sia troppo. Avrò assunto un preoccupante colore rosso tendente al verde ed ora probabilmente stanno arrivando le sfumature blu. Ma non posso respirare, non ora che lui sta venendo davanti a me.
E con la McGranitt laggiù non posso mica permettermi di scoprirmi così facilmente… se eravamo soli non me ne importava, lo affrontavo apertamente, ma ora, con loro là…
Giro gli occhi al di là di Malfoy per vedere se ci sono ancora, se sono fortunato non hanno notato nessuno e… ma quando li vedo per la seconda volta non ce la faccio più.
Una scena così nemmeno fra un milione di anni si può guardare impassibili e non mi trattengo. Ce l’ho messa tutta, dannazione, però mentre tiro fuori un mucchio di fiato, la risata mi esce liberatoria ed incontrollata.
La risata più di gusto che potessi fare!
Lo so, ora è la fine ma chi si poteva trattenere davanti alla professoressa che cercava di sgusciare via dalle grinfie di un Lumacorno evidentemente ubriaco che ci provava con lei come fosse un polipo?
Se la racconto non mi crederanno mai nemmeno Ron ed Hermione!
È a questo punto che Malfoy afferra il mantello invisibile davanti a sé e tira scoprendomi, quindi credo che imprechi o mi copra di insulti sprezzanti ma proprio quando sta per farmi una fattura arrabbiato (mentre io rido ancora quasi singhiozzando con le immagini di quei due più buffi che mai) la voce particolarmente acuta e isterica della McGranitt lo ferma disarmandolo!
Entro due secondi è davanti a noi più furente che mai ma io penso che il rossore e tutti gli altri colori, compreso il fumo che le esce dalle narici, sia dovuto all’imbarazzo: sa che l’abbiamo vista cercare di scollarsi di dosso quel tricheco sbronzo… sa che ridevo per loro… sa che la cosa era terribilmente comica… cerco di rimanere serio di fianco a Malfoy. Ci guarda e comincia a gridare come penso non abbia mai fatto, scarica anche lei una valanga di rimproveri di cui non ascolto nemmeno la metà e mentre questo qua di fianco a me sta serio e non dice mezza parola pensando chiaramente peste e corna di me, i miei occhi scivolano di nuovo dietro di lei, sul corridoio.
Non avrei dovuto, lo so, però non l’ho fatto apposta nemmeno ora… è vedendo Lumacorno avanzare, cadere, rimbalzare e rimettersi in piedi per riprendere il suo percorso barcollante verso la sua amata, che le risa tornano incontrollate.
E proprio nel mezzo della sgridata della professoressa!
Questa volta una punizione coi fiocchi non me la toglie nessuno… e perfino Malfoy accanto a me mi guarda come se fossi impazzito, piuttosto che col solito disprezzo!
Si, l’ho fatta grossa…
Però il flash di Lumacorno versione mezzo tricheco e mezzo polipo che si attorciglia asfissiante ad una McGranitt statua di marmo crepata tutta intirizzita, non mi si toglie più dalla testa!

Bè, per come si era messa onestamente pensavo peggio… allestire la Sala Grande per  Natale non è poi così terribile, tutto sommato, nonostante la presenza di Malfoy dovrebbe  farmi ricordare PERCHE’ E’ una punizione!
Andiamo, non sono mica scemo… è un’ottima opportunità per cercare di vedergli il braccio!
Da quando siamo qua ad eseguire gli ordini per sistemare la Sala Grande col divieto più assoluto di usare la magia (altrimenti che punizione sarebbe), non fa che fulminarmi con lo sguardo, cosa che non ha smesso di fare da quella notte; sorprendentemente non proferisce parola, nemmeno mi insulta e questo suo comportamento strano comincia decisamente a stufarmi!
L’osservo muoversi per l’ampia sala, elegante e sostenuto mentre esegue quel che gli viene chiesto e non pensavo di dirlo, ma è un piacere dovergli stare appiccicato per fare le cose insieme…
E’ seccato, si vede, ma penso che lo sia solo perché ritiene tutto questo una stupida perdita di tempo.
Lui ha DI MEGLIO da fare e questo DI MEGLIO sembra escludere il parlarmi, farmi dispetti e provocarmi per farmi arrabbiare!
Affiancandolo per l’ennesima volta prendo la scatola degli addobbi che sta trasportando, mi squadra come se avessi la lebbra e per un attimo mi sembra di tornare ai vecchi tempi. Non è male come sensazione… allora mi sembrava innocuo!
Non l’avrei mai aiutato se non avessi un obiettivo preciso però, che sia chiaro!
- Allora… cosa stavi cercando di fare, quella sera? - questo potrebbe sembrare  un tentativo di conversazione, cosa che mi farebbe rivoltare lo stomaco, oppure…
- Non sono affari tuoi! - …appunto!
Arriviamo ai piedi dell’abete che è stato portato dentro, è molto grande e arriva fin quasi al soffitto. Se non vogliono che usiamo la magia dovremo sgobbare per bene ed usare anche delle scale, perfetto!
Mentre lui comincia con aria schifata ad allestire l’albero cercando di ignorarmi, non posso fare a meno di notare quanto sia inesperto con questo genere di cose.
Sembra che non ne abbia mai fatto uno!
Oddio, non che io ne abbia fatti tanti di più, ma di sicuro ho più dimestichezza!
Accennando un sorriso divertito mi do da fare cercando di cogliere l‘attimo giusto per il mio intento. Sbuffa, sospira, prende palline, le mette giù, prende dei festoni, li ripone di nuovo, poi mi guarda di sottecchi e cercando di fare l’indifferente prende quel che ho in mano io e fa esattamente la stessa cosa, solo più goffamente.
Dopo un paio di altre volte così non riesco a trattenere una risatina che non voleva essere di scherno ma semplicemente di… bè, non saprei definirla.
Lui però ovviamente la prende male e mi fulmina grugnendo un: - Che cavolo hai da ridere? -
Fare conversazione normale con lui è fuori discussione, lo so, ma magari posso sforzarmi di rispondergli normalmente o non riuscirò mai a vedergli il braccio.
- Niente… - in realtà è buffo come si sforzi di fare al meglio una cosa che non ha idea di come si faccia, né del motivo… sarà la sua prima volta, probabilmente!
Allora pianta il broncio e via via che continua nel suo intento di addobbare l’albero di natale, diventa sempre più isterico ed allucinato. Non l’ho visto molte volte in queste condizioni, non è né disprezzabile né imbecille, voglio dire mi fa quasi… tenerezza?
Impallidisco fermandomi con una pallina a mezz’aria. E da quando penso cose simili? Sono matto? Lui è Malfoy, insomma!
Finita con la parte inferiore dell’abete guardo quella superiore ancora vuota, guardo lo scatolone di palline e le scale.
Nemmeno un po’ di magia. Eh?
Un idea mi illumina il viso, prendo la scatola e prima di elaborarla meglio gliela metto di forza in mano ordinando brusco:
- Aiutami, dobbiamo metterle là sopra… tieni la scatola mentre io appendo! - e in linea teorica dovrebbe essere un compito meno faticoso, per lui, visto come se l’è cavata ora!
Mi fissa più male che mai, sembra proprio esasperato… ha aghi verdi fra i capelli quasi bianchi che si spettinano in alcuni punti, il suo colorito pallido sembra più scuro grazie all’espressione lugubre. È davvero buffo!
- Io non prendo ordini da te! - Ringhia supponente. Scuoto la testa, me lo aspettavo.
- Vuoi appenderle tu mentre io ti tengo la scatola? - all’idea di continuare a fare un lavoro così stupido, la sua faccia dice proprio così, preferisce reggere il cartone!
Senza rispondere lo prende e con movimenti non più eleganti sale la scala, io lo raggiungo dall’altra parte, davanti a lui, e continuando il nostro compito il pensiero si sposta su di lui che sembra più che mai un pesce fuori dall’acqua. Non credo che a casa sua si sia mai festeggiato un Natale, quest’anno rimane qua e fa addirittura questa cosa che gli sembrerà essere una tortura. O forse no. Forse sta capendo quanto solitaria e triste sia stata la sua vita, chissà… io al suo posto lo penserei!
Capisco che il suo problema deriva da come è stato cresciuto e finendo con l’ultima pallina nel silenzio più sorprendente possibile, mi chiedo come sarebbe venuto su se la sua famiglia fosse stata più come quella di Ron. Magari saremmo pure diventati amici!
Bè, penso solo che dev’essere bruttissimo non aver mai fatto le cose più naturali e belle come vivere il Natale con gioia… Nemmeno io l’ho fatto ma da quando sono qua a scuola ed ho Ron ed Hermione lo sto vivendo bene, mi piace abbastanza ed ho imparato cosa sia davvero.
È più un… fare qualcosa per chi ci circonda, perché gli vogliamo bene ed in questo periodo c’è un certo non so che diverso nell’aria, ci fa fare certe cose che normalmente non faremmo e pensarne di altre ancora più insolite e buone.
È una sciocchezza di per sé però io lo vivo così, credo che sia questo il Natale ed invece per lui no. Lui non l’ha mai vissuto così e non saprà nemmeno cosa sia.
Come… mi fermo infilando nel ramoscello l’ultimo gancetto. Lo guardo assorto e serio senza rendermene conto, lo scruto in profondità cercando di leggergli dentro.
Mi chiedo come lui debba sentirsi davvero.
Sia ora, sia da quando è iniziata la scuola, da quest’estate, da quando suo padre è stato arrestato… bè, dalla nascita!
Che esistenza ha fatto?
È un flash che probabilmente così come mi è venuto mai più tornerà, mi lascia stordito quel che basta a fissarlo inebetito.
- Bè? Ti sei rincitrullito? Oddio, non che tu normalmente non lo sia… - Dice saccente e pieno di sé guardandomi a sua volta. Se nasconde qualcos’altro di meno stronzo, lo nasconde bene!
Seccato borbotto un: - Meglio di te di certo… - per poi finire quel che avevo sospeso. - Abbiamo finito con le palline, ora tocca ai festoni… - dico per distrarmi da questo strano momento sentimentale ed in pieno stile natalizio… colpa di questa punizione!
- Dei che? - Chiede esterrefatto guardandomi come se fossi impazzito o stessi bestemmiando. Ancora una volta mi dimentico di che tipo sia in realtà.
- Ma dove hai vissuto, Malfoy? Sembra che tu non abbia mai festeggiato un Natale… - Questa volta mi sfugge, non voleva essere una mancanza di tatto e nemmeno una specie di offesa ma… alla fine è questo che risulta e raddrizzandosi si pompa punto sul vivo, se potesse mi ucciderebbe.
- Come osi? Io… - ma tutta la sfuriata velenosa che potrebbe rivolgermi me la perdo quando vedo che butta giù stizzito la scatola vuota e alza il dito contro di me, proprio il braccio che devo vedere.
Perfetto… ogni cosa svanisce, l’attimo è questo.
Dimentichiamoci di quelle stranezze natalizie e cogliamo l’occasione al volo!
Senza rifletterci gli prendo il polso e mentre sto per tirargli giù la manica e vedere l’avambraccio lui si irrigidisce, mi prende a sua volta l’altra mano per fermarmi e cominciando a fare bruscamente forza ci strattoniamo: l’esito è ovvio.
Il botto si leva in tutta la sala, probabilmente non c’è nessuno che non ci fissi come fossimo impazziti ma prima che possiamo rendercene conto ci troviamo aggrovigliati l’uno all’altro. Il dolore lo sento in un secondo momento così come l’imbarazzo per la pessima figura che abbiamo fatto cadendo dalla scala, mi tiro su appoggiandomi sui gomiti tendendo di nuovo tutti i muscoli, quindi strattoniamo e mettiamo a fuoco noi stessi.
La prima cosa che vedo è il suo viso a pochi centimetri dal mio e lo stupore prende il posto di qualsiasi altra espressione. Ha capito cosa stavo cercando di fare e non si capacita del risultato disastroso che ho ottenuto.
- Razza di imbecille… - Mugugna a denti stretti cercando di recuperare il suo tono sostenuto e velenoso, non gli riesce bene. È così incredulo che invece di prendermi a calci per tirarmi via da sé, aspetta che mi muova da solo.
Forse ha sbattuto la testa molto forte!
Queste considerazioni sono molto veloci, prima che io possa rispondere vengo afferrato da dietro ed alzato quindi a malincuore ci sciogliamo.
Si, qualche botta c’è ma il peggio è la delusione… per non essere riuscito a vedergli il braccio, è ovvio, e che altro sennò?
La McGranitt ci osserva raddrizzarci, riprende la sua ramanzina, in questi giorni è un rito ormai, ma noi non la calcoliamo.
L’uno davanti all’altro ci fissiamo ancora storditi cercando di capire cosa sia successo e cosa fare ora.
Era un’occasione perfetta per smascherarlo… ma il lampo che vedo nel suo sguardo è troppo strano e troppo breve per poterlo decifrare. Non capisco cosa sia ma era diverso.
- E dopo di questa vi beccate un’altra punizione insieme, Malfoy e Potter! Finché non la smettete di fare i bambini! - Queste sono le uniche cose che percepisco di tutte le sue grida, poi la professoressa se ne va lasciandoci soli.
- Io… - L’istinto insano di scusarmi ce l’ho, dopo tutto quello che ho pensato non mi sono comportato molto bene, anche se si tratta di lui. Eppure questa strana luce… forse prima l’ho colpito davvero sul vivo, quando ho detto che non aveva mai festeggiato il Natale.
Ma prima di poter finire sibila a denti stretti con un finto disprezzo forzato, avvicinandosi a pochi centimetri da me:
- Fallo di nuovo e non la passi liscia, Potter. Non ho tempo per queste cazzate, nemmeno per il Natale! -
Dopo di questo se ne va lasciandomi inebetito a pensare alle sue parole ed a tutti i suoi comportamenti strani.
Non è normale quel ragazzo.
Dopo di questo sono ancora più curioso di capire cos’abbia dentro… ehm, cioè, volevo dire cosa cerchi di fare!
Vabbè, per ora è meglio lasciarlo stare.
Per ora.
Tanto c’è un’altra punizione!

FINE
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Akane