A VOLTE I RICORDI SONO LA COSA PIU' BELLA CHE UN ESSERE UMANO PUO' AVERE...

Ci sono molti tipi di ricordi: possono essere belli o brutti, felici o tristi, ma sicuramente tutti i particolari rimangono stampati indelebilmente. E per quanto vi possiate sforzare, cercare di chiuderli in un cassetto e dimenticarli, accartocciarli e buttarli insieme ad una parte di cuore state certi che non ci riuscirete...Sono maledetti!!! Ti seguono, ti sono vicini, delle volte puoi anche pensare che non ci siano più, ma quando meno te li aspetti riaffiorano e ti tormentano...

Chuck Bass pensavo di impazzire. Si svegliò quella notte, dopo un'altra sera delle sue. Per quanto l'alcool gli invadesse le vene e ovattasse i suoi sensi quel ricordo si fece strada prepotentemente :

"Qualunque cosa orribile tu possa fare, o anche solo pensare io sarò dalla tua parte"

"Perchè mi dici queste cose? "

"Perchè io ti amo..."

"E' tardi, che peccato"

Si mise a sedere, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. E così, come un fiume in piena tutti i ricordi iniziarono a invaderlo. Erano l'unica cosa che ora le rimaneva di lei. Ne aveva tantissimi, conservati nel cuore o impressi nella mente. Ricordava quei momenti di passione, ricordava l'eccitazione, la paura e la voglia di essere scoperti, forse sperando che qualcosa potesse cambiare. Ricordava la notte del Victrola, uno dei pochi ricordi di lei che non gli faceva male. Ricordava il ballo in maschera, ricordava le sue labbra e i suoi occhi, ricordava i loro corpi aderire alla perfezione. E il suo compleanno? Come dimenticare tutti questi momenti? Si sentiva affogare in quei ricordi, i suoi pensieri straripavano e lui annaspava, incapace di nuotare. Le onde forti delle emozioni lo sbattevano da una riva all'altra, non gli lasciavano un secondo di respiro. Sprofondò nell'ampio letto. Si, stava sicuramente impazzendo...Ma d'amore...
 
...MA A VOLTE SONO PROPRIO QUESTI A DISTRUGGERE LA VITA DI UNA PERSONA:

Piangeva Blair, nella sua camera principesca. Piangeva, senza un apparente motivo. Piangeva ripensando a tutto quello che era successo, e non riusciva a credere che fosse la realtà. Tutti i suoi piani erano andati in fumo, il fuoco aveva inghiottito il suo orgoglio e lei era chiusa da un muro di fiamme. Il piromane, che aveva distrutto il suo bosco incantato, era un bastardo senza cuore. Si era illusa di poter controllare la situazione, si era divertita con quel fuocherello, ma non si era resa conto che quel fuoco era cresciuto, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, fino a diventare un qualcosa incontrollabile. Tutto le era sfuggito di mano ed ora non si ritrovava che con un pugno di ricordi...Le mancava...Lei aveva bisogno di lui. Si asciugò le lacrime e mentalmente cercò di capire quando quella fiammella era cresciuta, cercò di capire da dove avesse preso la forza. In ogni caso era convinta di una cosa. Se anche fosse tornata indietro avrebbe rifatto tutti gli stessi errori. Perchè lei era sicura: ne era valsa la pena...

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Ma perchè ora si ritrovava a pensare a lei? Si alzò e si sciacquò il viso. Erano le 3 di notte. L'acqua fredda risvegliò i suoi sensi. Lei era come l'acqua, imprevedibile e dirompente. Era uno spirito libero, e Nate non l'aveva capito. Non puoi rinchiudere l'acqua in una diga troppo stretta: rovini la sua natura.

"Io ero il fuoco stesso dell'inferno" pensò. "Bruciavo tutto ciò che incontravo sul mio cammino, bruciavo i miei stessi sentimenti, nascondendomi dietro una maschera. Eppure l'acqua vince il fuoco...E tu Blair, hai vinto già da tempo; il premio? il mio cuore...."