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Autore: Fiorels    18/01/2010    13 recensioni
Ecco in questa piccola one-shot Rob e Kris alle prese con la nascita di un ipotetio loro primo figlio! Con Rob in preda all'ansia e Kris che in preda al dolore per le doglie non gli rende per niente le cose più facili! xD
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! ^^

Ieri sera non riuscivo a prendere sonno e mi è venuta da scrivere questa piccola one-shot su Robert e Kristen… immaginando l’ansia di Rob per la nascita di un primo figlio. xD tranquilli! Stavolta è a lieto fine! ^_^

Spero vi piaccia! xD

La dedico a…

Vabbè…alla persona che mi ha quasi costretto a scriverla! xD

Lei sa bene chi è…. Muhamuha

Buona lettura! xD

 

Un arrivo..movimentato

 

POV Rob

 

Calma tesoro, andrà tutto bene.

Ripeterlo continuamente non cambiava per niente le cose. Ma come era possibile?

Un minuto fa eravamo stesi sul divano abbracciati, con la mia mano che le carezzava dolcemente il pancione e un minuto dopo eccoci lì, in una camera dospedale.

A quanto pare il nostro caso non era così urgente quanto gli altri, le contrazioni erano ancora troppo regolari, ancora troppo lontane le une dalle altre e avevano pensato bene di metterci in lista.

Ma era troppo presto. Non ero pronto. Mancava ancora una settimana, era stata anche fissata la data, era tutto stabilito. Incredibile. Avevo avuto nove mesi per prepararmi ma sembrava che avessi dovuto fare tutto in quellultima settimana.

Kris amore, ma sei sicura? le chiesi prudente carezzandole il pancione che emergeva da sotto le lenzuola.

Non era la prima volta che aveva le contrazioni. Diverse volte eravamo finiti in ospedale e a niente serviva dirle che era troppo presto.

Puntualmente prendevo il borsone già pronto. Quando dopo i primi tre falsi allarmi capii che saremmo andati avanti per le lunghe pensai bene di non rimuovere più le cose e di tenerlo sempre a portata di mano. Era del tutto inutile convincerla che forse si sbagliava, che non era il momento; sembrava ogni volta più convinta e ogni volta invece era un buco nellacqua. A una settimana dal parto era normale che avesse delle forti contrazioni ma non potevo non pensare che si trattasse dellennesimo falso allarme.

Rob…” ringhiò. Non sono mai stata più sicura di qualcosa in tutta la mia vita!

Ma lhai detto anche le ultime cinque volte.. dissi con voce soffiata ma vidi i suoi occhi fulminarmi e cercai di tirarmi tutto dentro.

Questa volta è vero! soffiò tra i denti stringendo più forte la mia mano.

E anche questo lhai detto... Accidenti, quando imparavo a stare zitto?!

Non so cosa la trattenne ma si limitò semplicemente a lasciare andare leggermente la presa mentre la contrazione passava e io mi godevo i dieci minuti che mi separavano dallaltra.

Cambiò improvvisamente umore e divenne di nuovo la mia dolce e tenera Kristen.

Mi dispiace amore.. mormorò frignando un po. So che non era la serata che avevamo programmato..

In effetti, da pizza e DVD eravamo passati a ospedale e contrazioni. Ancora cercavo di convincermi che era troppo presto, ancora mi dicevo che era un ennesimo falso allarme, ma come potevo negare la realtà dopo aver visto la pozza dacqua che le si era formata ai piedi tre ore prima? Cosa mi aspettavo? Che le rimettessero un po di liquido in corpo e dicessero di tornare tra una settimana?!

Apri gli occhi Rob! Stai per diventare padre.

Io. Stavo per diventare padre, ma non ero pronto. Non sapevo cosa avrei dovuto fare. Nei miei ventisei anni nessuno mi aveva mai spiegato come cambiare un pannolino, a che temperatura scaldare il latte o quante volte dare da mangiare a un neonato. Avrei dovuto recuperare tutto e pensavo di avere ancora una settimana di tempo, ma non era così. Il tempo era finito, poche ore ancora e avrei dovuto affrontare la realtà.

Cercai di concentrarmi su Kris.

Tranquilla amore, non è mica colpa tua...

Il suo viso si calmò rilassandosi un po. Ma vedevo che era preoccupata.

Coshai? chiese notando evidentemente il grande punto interrogativo che avevo in faccia.

Qualunque cosa avessi detto sarei andato incontro alla mia morte. Io? Niente perché?!

Rob, ti conosco. Ti prego, non dire che non cè niente altrimenti mi viene una crisi.. mi minacciò.

Non potei fare a meno di rivelarle come mi sentivo. E chenon lo so Kris. Dun tratto mi sembra troppo presto.

Un sguardo terrorizzato apparve sul suo volto. T-tunon lo v-vuoi più? chiese mentre sentivo la sua voce tremare e pronta a scoppiare in singhiozzi.

Mi affrettai a calmarla prima che succedesse linevitabile. Ma no tesoro! Che dici?! Certo che lo voglio! esclamai quasi urlando e tornò a poggiare la testa sul cuscino rilassandosi un po. E solo che ..non credo di essere pronto. Ho paura Kris. Ho paura di non sapere come prenderlo in braccio, come calmarlo quando piangerà tutte le notti, come fargli il bagnetto.. Io non so niente di tutto ciò. Ho paura di non riuscire ad essere un buon padre. Ammisi a testa bassa.

Rob.. sussurrò portandomi una mano sotto il mento e costringendomi a guardarla negli occhi. E secondo te..io mi sento pronta? Io..sonoterrorizzata. Tra poco diventerò madre e non ho la minima idea di cosa fare.. sussurrò mentre le si inumidivano gli occhi.

Solo allora mi resi conto di come doveva sentirsi Kristen. Lei che aveva portato quella creatura per nove mesi, lei che aveva aspettato tre settimane a dirmelo per paura che la prendessi male, lei che aveva creduto che volessi sposarla solo perché era incinta. Come sempre ero stato il solito egoista e non avevo pensato a lei.

Ma..io so che ho te..e che..insieme ce la faremo bisbigliò. Giusto?

Certo amore mio dissi sicuro confortato dalle sue parole. Insieme, ce lavremmo fata. Insieme avremmo potuto affrontare tutto. Avevamo affrontato la Summit, avevamo affrontato i paparazzi, avevamo affrontato le voci, le liti, la stampa, i giornalisti opprimenti, la distanza. Avremmo affrontato anche questo.

Insieme.. dissi infine dandole un bacio sulla fronte e offrendole di nuovo la mia mano.

Lafferrò veloce e gemendo di dolore per la contrazione riprese a stringerla forte, facendo male anche a me.

Ok.. gemetti. Guarda lorsacchiotto.. le suggerii puntando il peluche che stava sul tavolino proprio di fronte a lei. Concentrati sullorsacchiotto. Inspira ed espira... riuscivo a parlare a fatica per la stretta che continuava a essere sempre più forte. Guarda lorsacchiotto, come abbiamo fatto al corso ricordi?..non distrarti..e il dolore passerà.. continuai mentre respiravo affannosamente insieme a lei.

Dun tratto si voltò verso di me, portò anche laltra mano su quella che stringeva la mia e iniziò a stringere con tutta la forza che aveva, fremente.

Il dolore…” disse tra i denti affondando le unghie nella mia pelle. Guarda lorsacchiotto mentre provi questo dolore. Coraggio! Prova!. Sbarrai gli occhi dal dolore e non riuscivo più a sentire la mano.

Avanti! Prova! Vediamo se aiuta! ringhiò in fine con rabbia e mi lasciò finalmente andare gettando la testa sul cuscino.

Allargai le dita stringendo la mano in un pugno per cercare di darle vitalità mentre una leggera lacrima di dolore si formò sullocchio.

E non fare il piagnone ora.. sbuffò seccata.

Non sto piangendo mentii.

Si invece!

Scusa volevo solo essere daiuto..

Ah si?! Vuoi essere daiuto? Allora perché non vai a cercare qualcuno!?

Calma Rob! Sono solo gli ormoni. Stai calmo.

Dun tratto come ad esaudire le sue preghiere la porta si aprì e finalmente apparve un medico in camice bianco.

Oh grazie al cielo! sospirò Kristen.

Allora come andiamo qui? chiese il dottore.

Kristen non lasciò andare la sua punta di acidità. Come crede che andiamo?! Sto qui da tre ore e ancora niente!

Mi spiace, in effetti il travaglio è molto lungo..

Oh, ma davvero? Non me ne ero accorta...

Proporrei di procedere con un cesareo..

Kristen sbarrò gli occhi e il suo sguardo divenne una maschera di terrore. P-perché? Cè forse qualche problema? Il bambino sta bene?

Nessun problema, è solo che il bambino è podalico.

Ma, non è un problema vero? chiesi subito io in ansia.

No.. non è un problema. Ma la dilatazione non è ancora buona e rischiamo di andare per le lunghe.

Non voglio fare il cesareo! urlò subito Kris presa dal panico.

Tesoro, stai calma. Avevamo comunque prenotato il cesareo solo che avremmo dovuto farlo tra una settimana..

Non capivo qual era il problema. Perché tutto a un tratto aveva cambiato idea?

Alzò un po il busto dal lettino afferrandomi per il camice che mi era stato dato e portando i miei occhi a due centimetri dai suoi.

E invece io e il bambino abbiamo cambiato idea! ruggì. Non voglio il cesareo.. sussurrò.

Amore, lasciami.. bisbigliai sotto voce tornando a guardare il medico in cerca di pietà.

So cosa è meglio per me e per il bambino, e non voglio il cesareo! ripeté di nuovo in modo serio e categorico.

Il medico riprese a parlare. Secondo la mia opinione sarebbe più opportuno..

Allora voglio una seconda opinione lo interruppe Kristen prima che potesse finire.

Amore..non credo sia il caso di..

Conosco il mio corpo! Le contrazioni stanno diminuendo. Ce la posso fare! riprese minacciosa. Non potei controbattere più niente.

Bene, vedrò quello che posso fare.. disse il dottore per poi sparire dietro la porta.

Come ti senti? chiesi sedendomi sul letto accanto e lei.

Come credi che mi senta? Ho le contrazioni ogni otto minuti, sono chiusa qua dentro da più di tre ore senza che nessuno mi dia qualcosa per calmare il dolore e quando finalmente qualcuno si ricorda di noi vuole che faccia un cesareo... era impossibile decifrare il tono della sua voce.

Kris il dottore stava solo cercando di essere professionale e di dare un parere clinico.

Sei dalla sua parte? chiese sorpresa e delusa.

Stava davvero male.

Kris non essere ridicola, non sto dalla parte di nessuno, stavo solo dicendo che..

Robamoreti amo. Ma ti prego, chiudi il becco!.

Daccordo..sbuffai leggermente. Limportante è che tu stia..

Se mi dici di nuovo che devo stare calma giuro che prendo quel diavolo di orsacchiotto e te lo sbatto in faccia!

Non sapevo più cosa rispondere. Ogni cosa sarebbe stata sbagliata.

Anzi, sai che ti dico? Visto che ti stai tanto annoiando, perché non vai a farti un giro?!

Kristen ma che dici?! Non mi sto annoiando.. ribattei avvicinandomi a lei.

Vai Rob! urlò piena di rabbia.

Da dove veniva tutto quel nervosismo? Quella rabbia? Per quanto cercassi di capirla non avrei mai potuto mettermi nei suoi panni, non avrei mai capito cosa si provava, il dolore, la paura, gli ormoni. Non lavrei mai capito perciò decisi di assecondarla.

Daccordo. Vado..in bagno e torno subito.

Non rispose ma la sentii sbuffare mentre uscivo dalla stanza.

Presi a camminare nervosamente per il corridoio, sentendomi impotente. Possibile che non ci fosse niente che potessi fare per farla stare meglio?  o almeno per sentirmi meno inutile. Strinsi i pugni. Dovevo fare qualcosa, non ce la facevo più a stare inerme senza far niente. dovevo fare qualcosa.

 

Eccomi! dissi prudente entrando di nuovo in stanza.

Amore sei qui.. disse piagnucolando e allungando una mano per afferrare la mia. Gliela strinsi subito.

Incredibile. Aveva di nuovo cambiato umore.

Si sono qui... sorrisi baciandole la mano.

Mi sei mancato..scusa per prima.. sussurrò con un groppo in gola.

Non importa dissi di nuovo sorridendo e avvicinandomi per darle un tenero bacio sulle labbra, ma prima che potessi toccarle la sentii annusare qualcosa.

Ma..ma questo..ma questa è cioccolata alle nocciole!

Aja! Beccato.

Ehm..

Credevo fossi andato in bagno!

Accidenti! Ci sono andato infatti...poi ho visto un distributore…”

Non posso crederci! Io sto qui in preda alle contrazioni e tu invece mangi la cioccolata alle nocciole.

Fui salvato giusto in tempo dalla porta che si apriva e dal nuovo medico che entrò con una cartellina in mano.

Dr Troy! mi avvicinai a lui stringendogli la mano.

Signor Pattinson! Come andiamo? Passato il capogiro?

Oh si si! È stata questione di poco..

La capisco, fa questo effetto a molti quando si dona il sangue.. Pensi che io la prima volta sono svenuto disse ridendo e io insieme a lui.

Salve! Cè qualcuno?! Cè una donna in travaglio qui! Kristen richiamò subito la nostra attenzione. Che succede? Che sangue? Cè forse qualche problema?

Fui subito da lei e lafferrai la mano. No amore, nessun problema. Io mi sentivo inutile a stare qui senza poter fare niente e il dottore mi ha consigliato di donare il sangue per sentirmi meglio..

Oh.. disse lei rilassandosi un po e stringendo la mia mano. Sempre più forte.

Unaltra contrazione.

Mi impegnerò a farla partorire naturalmente, se collabora ovviamente..

Certo! tutto quello che vuole! Grazie a Dio! disse Kristen continuando a stringere la mia mano.

Perfetto! Allora si rilassi. È un po presto per lepidurale, ma vuole qualcosa per il dolore?

SI! urlai dolorante insieme a lei sotto la stretta insopportabile della sua mano.

 

Ninna nanna, ninna oh. Questo bimbo a chi lo do

Lo darò alluomo nero che lo tiene un anno intero

Lo darò alla befanache lo tiene una settimana..

Lo darò al lupo blu..che lo tiene ancora di più..

Seduto sullo sgabello la sentivo sbiascicare quella canzone con tono cadenzato e decisamente fuori tonalità muovendo la testa a destra e a sinistra ad ogni strofa e gesticolando vistosamente con le mani.

Ero interdetto. Mi faceva uno strano effetto vederla così, come se si fosse appena fumata una canna. Era in ecstasy. Forse la morfina non era stata una buona idea. Se non altro però il dolore le era passato. Erano le quattro del mattino, erano passate più di sei ore dalla rottura delle acque e il bambino ancora non voleva saperne di uscire.

Certo peròche genitori crudeli questi.. iniziò a parlare in modo contorto corrugando la fronte e imbronciando le labbra mentre io sospiravo di pazienza e comprensione. Insomma luomo nero, la befana tanto che gli fa schifo loro figlio?!.

Eppure era estremamente comica in quella situazione e non potei fare a meno di sorridere.

Quando Michael sarà nato, voglio che noi cantiamo cose più felici..

Certo amore dissi sorridendo prima di concentrarmi su un particolare della frase che mi era sfuggito.

Aspetta, Michael?!. Il solo nome mi faceva rivoltare lo stomaco.

Mi piace Michael.. continuò nel suo mondo fatto di stelle e chissà che altro vedeva. Chissà se mi capiva.

Credevo avessimo deciso per William..

Troppo inglese... Allora mi capiva. Era evidente che leffetto dellantidolorifico cominciava ad esaurirsi.  Michael è molto più alla mano..

Kristen ti prego dimmi che è uno scherzo risposi serio.

Il suo viso serio si aprì in un sorriso smagliante. Haha, dovresti vedere la tua faccia amore! Haha! Ovvio che scherzo! Non potrei mai chiamare mio figlio col nome di quel pezzo di..

Unimprovvisa contrazione le face urlare di dolore e piegare su se stessa e le impedì di finire la frase. Accettò subito la mano che le offrii e la strinse forte. Ma potevo sopportarlo. Vederla così mi stringeva il cuore e soffrire insieme a lei era lunico modo che aveva per sentirmi utile.

Si calmò, ma passarono pochissimi minuti prima che avesse unaltra contrazione, e poi unaltra e unaltra ancora.

Rob! Chiama qualcuno!

Non me lo feci ripetere due volte e subito il medico e due infermieri furono da noi.

Iniziamo! disse il Dr Troy alzando il lenzuolo e le gambe di Kristen. Non potevo guardare e mi concentrai sul suo viso, quando un Beep più assordante e più veloce del precedente prese a suonare forte.

Che succede? chiedemmo io e Kristen allarmati.

Il bambino non è in posizionedevo ruotarlo prima..

Non capivo il senso di quelle parole. Che.. significa?

Kristen invece aveva capito. Che..deveruotarlo..

Si, ma come..?

Non guardare! mi disse semplicemente e feci come mi disse voltando la testa.

Bene Kristen! ora ho bisogno che spinga! esclamò.

Il mio amore prese a stringermi la mano e guardavo il suo viso pieno delle rughe che le si creavano per lo sforzo.

Forza amore.. la incoraggiai.

Un ultimo sforzo!

Spinse ancora diverse volte, sentivo che tutte le sue forze si concentravano sulla mia mano e fui felice di esserle vicino almeno in quel modo.

Vuole tagliare il cordone? mi chiese linfermiera.

C-come?

Alcuni padri lo vogliono fare.. disse ovvia.

Oddio! Ma come si fa! Ehm no grazie, sto bene qui! risposi semplicemente continuando ad accarezzare la fronte di Kris.

Infine con un ultimo grido disperato e liberatorio, un nuovo suono invase la stanza. Un pianto.

Allungai la testa per vedere da dietro il lenzuolo ma lavevano già preso e avvolto in una copertina.

Rob.. sussurrò Kristen stremata.

E bellissimo le sussurrai baciandole la fronte imperlata di sudore. Sei stata bravissima amore mio!

Come sta? chiese Kristen cercando di farsi sentire.

Restammo qualche secondo in attesa mentre il pianto continuava a invadere la stanza.

Sta bene? chiesi dun tratto in apprensione.

Si, sta bene ed è in salute! confermò linfermiera dopo averlo visitato e asciugatogli il corpicino esile. Poi lo portò da noi ancora avvolto nel lenzuolino.

Congratulazioni! disse mentre Kristen incredula prendeva tra le braccia quel fagottino e io losservavo estasiato.

E una bellissima bambina!

Sbarrai gli occhi e incontrai lo sguardo sorpreso di Kristen.

Ma..come? credevamo fosse un maschio.. dissi io incredulo.

Bè, a quanto pare vi ha fatto una sorpresa..

Intervenne subito il dottore con una spiegazione più scientifica. Evidentemente la sua posizione ha creato qualche disguido di riconoscimento.. disse ridendo.

Ma poco mi importava. Maschio o femmina, era lì. La nostra bambina.

Rob..ti rendi conto? È nostra figlia. Nostra! Labbiamo fatta noi... vidi una lacrima scenderle sulla guancia e lasciugai con un bacio.

E bellissima.. riuscii a sussurrare estasiato da tanta bellezza in un corpicino tanto minuscolo. Dovremo cambiare il nome allora.. ripresi commosso. La sfotterebbero a vita se la chiamassimo William..

Sentii il sorriso sul volto di Kristen. Non riusciva a distogliere gli occhi da quella creatura, dalla nostra creatura.

Io..avevo pensato a Joy.. mormorò china su quella piccola testolina. Perché è così che mi sento in questo momento..sonofelice.

Ti amo Kris! dissi semplicemente e capì che quella era una conferma. Joy. Era perfetto. Lei era perfetta. Kris era perfetta. Noi, eravamo una famiglia.

Ti amo anche io Rob! sussurrò voltandosi giusto il tempo per darmi un tenero bacio sulle labbra.

Dun tratto tutte le paure svanirono, tutto sembrava aver preso la giusta piega, e le mie braccia si misero naturalmente in posizione per accogliere quel piccolo pezzo di vita che avevamo creato. La presi dolcemente dalle braccia di Kris che commossa si era portata una mano alla bocca.

Ciao Joy. Sono il tuo papà e lei è la tua mamma. Benvenuta amore mio.

E lasciando un tenero bacio sulla fronte di entrambe mi preparai a vivere la mia nuova vita. La nostra vita. Noi tre. Insieme.

 

 

   
 
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