Bonnie si
soffermò a guardare Damon per qualche istante, sdraiato sul
suo letto in una
posa da scultura greca, era magnifico. Un adone sul suo letto, un adone
molto
molto pericoloso.
La
ragazza aveva sempre provato un’attrazione particolare per
quel vampiro, e
sentiva che c’era qualcosa in lui che andava oltre
l’essere terribilmente
affascinante e sanguinario.
Ma una
delle caratteristiche di Bonnie era proprio quella di lasciarsi
influenzare
troppo; perciò quando Stefan o Meredith o chiunque altro le
dicevano di stare
lontana da Damon, lei lo faceva, ovviamente fino a che lui manteneva
una certa
distanza.
- Cosa
vuoi? –
Il corpo
di Bonnie ora era spiaccicato contro il muro, a furia di
indietreggiare.
I
riccioli le ricadevano morbidi sulle spalle, e sembravano di un rosso
scuro e
intenso al quasi totale buio della stanza.
Ma Damon la vedeva bene, poteva persino vederla tremare.
Una parte
di lui ne era divertito ed eccitato; un’altra, la
più nascosta, si chiedeva
perché quella Streghetta avesse ancora paura di lui, dopo
che l’aveva salvata
in tutti i modi in cui poteva essere salvata, e ciò lo
irritava da morire.
Tuttavia
lui era Damon Salvatore e ,Streghetta o no, lui doveva divertirsi nella
sua
ultima notte a Fell’s Church.
- Volevo
farti un salutino, Uccellino – disse senza muoversi da quella
posizione.
Inclinando solo la testa per guardare, o meglio ammirare Bonnie.
Secondo
Damon era bella, adorava quei suoi riccioli rossi e ribelli che
sembravano
delle molle. I suoi occhi castani erano dolci ma scattanti. E il suo
modo di
fare così brioso e frizzante lo faceva sorridere.
Scosse la
testa per ridestarsi da quegli stupidi pensieri.
Che
diavolo mi prende? Pensò
il vampiro.
- E..ehm
– Bonnie si schiarì la voce e rilassò
leggermente i muscoli – Perché sei
passato a salutarmi? –
Damon
inclinò la testa e le sue labbra perfette, anche a detta di
Bonnie che le aveva
direttamente testate, si incurvarono in un sorriso beffardo.
Quel
sorriso beffardo,
presisò Bonnie deglutendo.
- Ora non
posso venire a trovare la mia amica Streghetta? In fondo siamo compagni
di
avventure, e di molto altro.. –
L’ultima
frase non si riferiva solo ai baci, che Bonnie ricordò con
un brivido lungo la
schiena; il tono della voce di Damon non prometteva niente di buono.
Nella
ragazza era insorta una specie di guerra: scappare via a gambe levate
come le
diceva il suo istinto, o rimanere lì come le diceva..il
cuore forse?
I volti
dei suoi amici iniziarono a vorticarle davanti al viso e a consigliarle
la
prima opzione.
Allora
Bonnie senza più pensarci, si voltò per scattare
verso la porta; ma Damon era
già lì, con le braccia incrociate che la guardava
con dispiacere teatrale.
- No, no
Streghetta – disse scuotendo la testa.
I suo
capelli neri come la pece, erano illuminati dalla luce fioca della
luna. I
riflessi sembravano d’arcobaleno, mentre nei suoi occhi neri
come quella notte,
si vedevano qua e là punti di luce, come stelle.
Damon
iniziò a camminare e Bonnie a indietreggiare, come in una
danza che terminò
quando la ragazza si ritrovò di nuovo con le spalle al muro;
stavolta
incastrata tra la parete fredda e il corpo del vampiro.
Il cuore
di Bonnie martellava contro il petto di Damon e lui sorrise, uno di
quei
sorrisi che ti toglie il fiato.
- Hai
paura di me, Bonnie? –
Bonnie
non rispose subito, in realtà quella domanda
l’aveva spiazzata.
Perché
doveva avere paura di Damon? Perché volevano che avesse
paura di lui?
Lei
sapeva benissimo che lui non l’avrebbe mai uccisa, anche se
avesse avuto
intenzione di morderla non l’avrebbe mai lasciata senza vita.
- Non ho
paura – disse poi, decisa, tanto che alzò gli
occhi e lo guardò dritto nei
suoi.
Sapeva
che se l’avesse fatto lui avrebbe potuto usare quel potere
vampirico ipnotizzante,
ma cosa poteva mai importarle?
Non era
forse dalla prima volta che l’aveva incontrato che lo
desiderava?
- E
allora perché scappi? –
- Istinto
di sopravvivenza –
Damon
sorrise ancora, compiaciuto dalla risposta di Bonnie.
Era
cambiata parecchio da quando l’aveva conosciuta,
così timida e impacciata,
impaurita e tenera.
- Sei
cresciuta Streghetta –
Damon
sollevvò una mano per prendere uno dei boccoli di Bonnie fra
le dita.
- Cosa
vuoi da me, Damon? Vuoi il mio sangue? –
Damon
ritrasse la mano e la guardò duramente – Non
prendo il sangue ad una così
giovane fanciulla che non vuole offrirmelo, anche se potrei facilmente
farmelo
offrire da te e da chiunque altra –
- E
perché non lo fai? –
Bonnie
continuava a stupirsi di sé stessa, stava facendo tutte
quelle domande che
voleva porgli da tempo. Aveva un piccolo timore, certo, stava pur
sempre
parlando con un vampiro non proprio alla mano, ma non si sentiva
minacciata,
sentiva che poteva farle; e sapeva che il suo istinto non sbagliava
quasi mai.
L’espressione
di Damon era diventata seria, poche volte l’aveva visto a
quel modo. Tuttavia
non rispose, rimase in silenzio a guardarla.
Cosa
poteva mai dire? “Non so perché sono
qui”? E dimostrarsi così incerto e
disarmato? Lui che non lo era mai stato?
- Perché?
Damon, perché sei qui? Perché non sei a cercare
di mettere i bastoni fra le
ruote a tuo fratello e ad Elena come al solito stanotte? Cosa vuoi da
me? –
Bonnie
aveva detto tutto senza respirare, e aveva bisogno di farlo. Ma lo
sguardo di
Damon la paralizzò.
Era perso
e confuso, ferito e sorpreso, era esattamente l’espressione
che aveva visto
quel giorno nel bagno del pensionato quando l’aveva salvata
da morte certa
donandole il suo sangue.
E Damon
non sapeva cosa dire.
Per la
prima volta nella sua vita Damon non aveva la risposta pronta. Per lui
era così
strano, si sentiva spaesato e vulnerabile.
Come
poteva sentirsi vulnerabile di fronte al suo dolce uccellino?
Il
mio
Uccellino..
Il
vampiro rimise su la sua maschera beffarda, e sorrise alla ragazza.
- Voglio
te Streghetta – disse prima di afferrarle delicatamente il
volto e baciarla.
Bonnie
era letteralmente sconvolta.
Era stato
Damon a baciarla o se l’era solamente immaginato?
Quando
lui si staccò leggermente dalle sue labbra, i loro occhi si
incontrarono.
Damon
aveva di nuovo messo su quel sorriso da una notte e via, ma i suoi
occhi
sembrava volessero dire altro.
Comunque
a Bonnie non importava minimamente. Quel bacio delicato le aveva
risvegliato
qualcosa dentro.
Aveva
sentito i fuochi d’artificio, quei fuochi
d’artificio che sentiva quando
baciava Damon Salvatore, solo lui.
Senza
pensarci due volte Bonnie gli gettò le braccia al collo e lo
baciò, questa
volta di sua spontanea volontà, come quando
l’aveva salvata a casa di Caroline.
Ma quante
volte l’aveva salvata?
Damon
rimase per qualche breve istante immobile, non si aspettava di certo
che il suo
dolce Uccellino gli sarebbe saltata addosso.
Ma poi i
suoi istinti prevalsero, e non parlo di istinti da vampiro.
La
sollevò con nessuno sforzo e la portò fino al
letto, senza staccare le sue
labbra da quelle morbide della ragazza.
Damon
sentiva il corpo caldo di Bonnie sotto il suo, il sangue scorrere
frenetico
sotto la sua pelle liscia e candida.
Era tutta
arrossata a causa di quel liquido rosso che le esplodeva nelle vene,
era tutta
rossa e bellissima.
Il suo
Uccellino rosso.
Le sfilò
la maglietta e le sue labbra scivolarono verso il collo lungo della
ragazza.
Poteva sentire perfettamente il sangue pulsare sotto quel fino strato
di pelle
e carne.
Si
accorse che il respiro di Bonnie si era improvvisamente bloccato, e che
lui era
fermo a pochi centimetri da una piccola vena azzurrognola.
Damon
sorrise e si avvicinò lentamente al collo, mentre Bonnie
rimaneva immobile.
Lentamente
posò le labbra sul collo grazioso della ragazza e lo
baciò.
Il suo
sague, così invitante, gli aveva fatto sicuramente venire
sete, ma Damon non si
faceva prendere così alla sprovvista dagli istinti.
Non era
come suo fratello: la sua vita era tutta Sesso, Sangue e Rock
‘n’ Roll. E
quando avrebbe avuto voglia del sangue di Bonnie l’avrebbe
preso. Ma non in
quel momento, in quel momento voleva lei e basta.
Bonnie
era sorpresa ed eccitata, felice di essersi buttata fra le braccia di
Damon,
contenta per una volta di aver fatto la scelta che voleva, che sentiva
di fare
anche se andava contro tutto e tutti.
Lei una
strega dolce e imbranata, lui un vampiro sexy e sanguinario.
Ma in
quel momento erano solo Bonnie e Damon.
Nota Autrice:
Ringrazio ColSoleInFronte, _Valy_ e wanda nessie per le loro recensioni così positive *-* Graaazie!