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Autore: Suomi    19/01/2010    3 recensioni
Ambientata dopo la terza stagione, quindi contiene spoiler di tutte le tre stagioni.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Logan Echolls
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Piccola precisazione: nel flashback, quelli in corsivo sono i ricordi (insomma dei flashback nel flashback). Sì lo so che la cosa sembra contorta. XD Comunque l'episodio nel flashback come capirete non è relamente avvenuto nel tf (solo in parte) e Logan, mentre parla con Dick ricorda gli avvenimenti della puntata 2X22 e 3X01

Logan sorseggiava la sua birra, letteralmente stravaccato nel divano davanti alla televisione, nello schermo un’avvenente giornalista blaterava di gossip o qualcos’altro, ma il ragazzo non le prestava realmente attenzione. Continuava a fissare un punto indefinito nel soffitto.

La stanza era un completo disastro e lui aveva decisamente bisogno di una doccia, di radersi e indossare vestiti puliti, magari diversi dai pantaloni del pigiama e della maglietta che indossava da tre giorni. Non c’era neanche più Dick a ricordargli quanto fosse patetico o a cercare di destarlo dal suo stato catatonico, magari tentando inutilmente di farlo uscire con qualche ragazza o folleggiare a feste a base d’alcool, quelli erano i rimedi universali secondo il suo amico. Ma era completamente solo in quella stanza del Nepture Hotel, era riuscito a perdere anche quell’ultima persona rimastagli vicino.

-------------------------Flashback-------------------------

“Hey Logan. La notte in cui mio fratello è saltato dal tetto tu hai provato di fermarlo?” chiese Dick, spuntando dalla sua camera con una birra in mano e gli occhi lucidi.

Logan stringeva a sé Veronica, ancora completamente sconvolta e non prestava attenzione a nulla se non a quel piccolo corpo attraversato da continui singhiozzi, che si era aggrappato a lui. In quell’abbraccio stringeva tutto quello che aveva di più importante, con la consapevolezza che aveva rischiato di perderla per sempre fino a pochi minuti prima. In quel momento il resto aveva perso ogni importanza, come se non esistesse, anche Cassidy Casablanca lì sul tetto con loro. Così non notò che il ragazzo stava guardando troppo insistentemente il marciapiede oltre il cornicione.

“Va tutto bene Dick?” gli domandò Logan, improvvisamente preoccupato “Non sono sicuro che stare un po’ con tuo padre sia la cosa migliore per te, adesso”

Non capì cosa avesse intenzione di fare, finché con la coda dell’occhio non scorse quel ragazzo mingherlino arrampicarsi sul cornicione e continuare a fissare di sotto.

“Sono suo fratello! Penso che io abbia il diritto di sapere cosa è successo su quel maledetto tetto non credi?!” urlò fra i denti Dick “Passo dal punto in cui si è gettato ogni giorno”. Logan non aveva mai visto il suo amico così sconvolto, generalmente era sempre solare e indifferente, sembrava che nulla gli pesasse e gli fosse mai pesato sulle spalle.

“Beaver, no!” gridò immediatamente Logan, lasciando andare Veronica e facendo qualche passo in avanti.

“Il mio nome è Cassidy!”urlò disperato l’altro.

“Cassidy, non farlo” disse prontamente in risposta Logan.

“Perché no?” gli chiese Cassidy.

Logan lo guardò. Guardò quello che aveva sempre ritenuto un bravo ragazzo, solo troppo introverso, che invece senza che lui se ne fosse accorto si era trasformato in uno stupratore e in vile assassino, pronto ad uccidere persone innocenti solo per nascondere quelle che riteneva le sue vergogne e per vendette personali. Forse se in passato lo avesse osservato meglio e avesse badato di più al suo comportamento si sarebbe accorto che aveva qualcosa che non andava.

Voleva dargli un motivo per non gettarsi nel vuoto, un motivo qualsiasi per evitare un ulteriore tragedia in quella giornata, ma non uscì alcun suono dalla sua bocca.

“Come immaginavo” esclamò Cassidy rompendo quel silenzio, prima di lasciarsi andare oltre il cornicione.

“Non hai detto nulla” sentenziò Dick duramente “Ti aveva chiesto una ragione per vivere!” urlò prima di lasciare la stanza. Logan osservò la porta della suite sbattere, ancora una volta non aveva saputo cosa dire.

“Si dice che Dick sia messo malissimo, sai, per via di suo fratello che ha fatto Greg Louganis dal mio tetto” disse Logan, mentre camminava per il college con a fianco la sua ragazza. Aveva ancora lo sguardo di Beaver impresso nella mente e certe notti le sue parole gli risuonavano nella mente ‘Perché no?...Come immaginavo’.

“Non è colpa tua se Cassidy si è buttato” cercò di rassicurarlo Veronica, come se stesse leggendo tra i suoi pensieri.

“Niente è mai colpa mia” le rispose prima di andarsene, dopo un veloce bacio.

Il giorno dopo la discussione con Dick, quando Logan rientrò in suite, dopo essere stato all’Hearst, trovò la camera dell'amico completamente svuotata, solo più tardi scoprì del suo trasferimento in una stanza della confraternita Pi Greco.

Non aveva avuto il coraggio di riaffrontarlo di nuovo, aveva sempre avuto in fondo allo stomaco una sensazione di colpevolezza per non aver cercato più insistentemente di fermare Cassidy e quella discussione con Dick aveva portato tutto in superficie, anche per questo non si sentiva di presentarsi davanti al suo migliore amico per dichiarare che non era lui il responsabile di quello che era successo, sapeva che anche Dick si era tormentato dai sensi di colpa e se scaricare tutto su un’altra persona lo faceva sentire meno in angoscia, forse era meglio così.

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Bevve un altro lungo sorso di birra finendola, la poggiò per terra accanto ad altre bottiglie vuote e si alzò per prendere qualcosa di più forte da bere.

‘Stasera Timseltown Diaries tratterà l’ascesa e il declino di una delle star più famose di Hollywood. Chirichetto. Boyscout. Attore alle prime armi. Star di primo piano. Marito. Padre. Adultero. Seduttore di minorenni. Omicida. Chi è il vero Aaron Echolls?’

Logan diede un veloce sguardo alla televisione, era passato più di anno da quando suo padre era stato trovato in una stanza di quello stesso hotel con due colpi di pistola conficcati nella nuca e ancora non si erano stancati di riproporre trasmissioni televisive su di lui, fortunatamente sempre più di rado, visto che dopo che Aaron fu scagionato e poi assassino i programmi che trattavano la sua storia erano fin troppi, per questo motivo per un periodo Logan aveva addirittura smesso di accendere il televisore. Spesso gli capitava di ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza, quando vedeva le immagini di Aaron e della sua famiglia susseguirsi sullo schermo, si ritrovava ricordare ogni episodio in cui compariva suo padre e difficilmente ne riusciva a trovare qualcuno positivo. ‘Il lupo cattivo, bruciature di sigarette e nasi rotti’ l’aveva apostrofato una volta Trina per canzonarlo, ma lei non sapeva cosa voleva dire andare a scegliere una cintura dall’armadio, con la consapevolezza che con quella verrai ripetutamente colpito sulla schiena; che tua madre debba puntare un coltello alla gola di tuo padre per evitare che lui ti uccida soffocandoti in un momento d’ira cieca; che la punizione per un bambino che distrattamente fa rovesciare un frullato in macchina è il naso spaccato; che una sigaretta verrà spenta sulla tua pelle perché hai risposto maleducatamente. No, per lei quelle erano tutte storielle divertenti.

‘Prima di andare avanti diamo uno sguardo al resto della famiglia. Gli altri membri della famiglia sono famosi almeno quanto lui. L’anno scorso dopo che una valanga di storie sull’infedeltà di Aaron aveva riempito i giornali la macchina della moglie Lynn è stata ritrovata abbandonata sul Colorado Bridge, da dove si presume si sia lanciata suicidandosi.’

Guardò l’immagine della decappottabile rossa di sua madre ferma in mezzo a una strada, mentre sentiva formarsi un nodo alla gola, ripensando a tutto quello che aveva passato. Le false speranze, la donna che per arricchirsi rilasciava interviste dicendo di aver assistito al suicidio e la fan fuori di testa che dichiarava di aver visto l’attrice allontanarsi dal ponte sana e salva, il video di alcuni ragazzini in cui si vedeva quello che presumibilmente era un corpo cadere in acqua nello stesso punto in cui l’automobile di Lynn era stata ritrovata, poi la storia delle carte di credito, che non era altro che l’ennesimo buco nell’acqua. Era stato proprio in quel momento terribile che si era riavvicinato a Veronica, era stata l’unica persona che lo aveva visto crollare, l’unica davanti alla quale aveva versato le lacrime per la scomparsa di sua madre. E inevitabilmente la sua mente lo portò all’ultima discussione che aveva avuto con Veronica, proprio in quella stanza d'albergo.

“Abbiamo cercato di essere amici e non ha funzionato, questo è il momento Logan, proprio ora…in cui tra noi è finita. Sei fuori dalla mia vita, per sempre.” Sentenziò lei decisa. E lui riuscì a sentire distintamente una pugnalata in pieno petto, l’ennesima, mentre la ragazza che amava usciva chiudendo la porta dietro di sé, senza guardarsi indietro.

‘E i problemi del figlio Logan con la legge sono iniziati un anno fa, quando ha organizzato e ripreso una serie di incontri clandestini di lotta’

Partì il filmato delle sua bravata con la boxe, poi alcune immagini di lui che usciva dal tribunale, dopo aver affrontato il processo per l’omicidio di Felix. Altre immagini di lui e di Lilly. Spense la televisione e andò in balcone respirando a pieni polmoni.

Non aveva più nessuno nella sua vita: Lilly, il suo primo amore, era morta; Duncan, da sempre il suo migliore amico, era da qualche parte nel mondo a crescere sua figlia; suo padre, che aveva sempre odiato, aveva ucciso la sua ragazza, dopo essersela portata a letto e poi era stato ucciso; sua madre, si era lanciata da un ponte; Veronica, lo aveva escluso per sempre dalla sua vita; Dick, lo riteneva responsabile della morte di suo fratello; Charlie, il suo fratellastro, non aveva acconsentito neppure a vederlo, dopo che lui in diretta tv aveva rilevato la sua vera identità; Wallace e Mac, ai quali si era avvicinato alla fine del liceo e durante l’inizio del college, probabilmente non lo avrebbero più voluto vedere dopo che aveva fatto soffrire Veronica, Parker e massacrato Piz; aveva smesso di aver a che fare persino con chiunque avesse conosciuto al college, Parker, aveva il cuore spezzato solo a causa sua; Piz, era stato accusato da lui ingiustamente di qualcosa che non aveva fatto e lo aveva picchiato a sangue per questo; Mercer, si era rilevato un individuo schifoso e infimo.

Non aveva visto e sentito nessuno per tutta l’estate, che aveva passato a Nepture, tra giornate di depressione sdraiato a letto e altre in cui si sentiva più in forma e dedicava al surf o semplicemente a fare un giro. Più volte era stato sul punto di chiamare Veronica, aveva sentito da un gruppo di ragazze che frequentavano il corso di criminologia, mentre spettegolavano forse in preda al’invidia, che sarebbe andata in Virginia per uno stage per l’F.B.I. Le mancava e la pensava costantemente, chiedendosi se anche lei in quei mesi avesse mai minimamente pensato a lui, probabilmente lo aveva dimenticato, sepolto nei ‘pessimi ricordi’. Lui invece continuava ad analizzare la loro storia, a rimproverarsi ogni errore che aveva fatto, a chiedersi perché era andato con Madison, quando se avesse riflettuto un solo momento, avrebbe potuto capire che Veronica ci avrebbe sofferto, a quanto era stato stupito a picchiare Piz senza avere le prove che fosse stato davvero lui a fare e diffondere quel filmato. Ma non l’aveva mai chiamata, ogni volta che scorreva la rubrica e arrivava al suo nome gli rimbombava in testa una frase ‘Sei fuori dalla mia vita, per sempre’.

Mancavano appena un giorno all’inizio del secondo del college, chissà se era già tornata a casa, chissà se l’avrebbe rivista subito o sarebbe stata brava nell’evitarlo allungo, chissà se stava ancora con quel Piz.

Ma lui doveva andare avanti, domani sarebbe andato all’Hearst fingendo di stare bene, magari il futuro sarebbe stato migliore, d’altronde peggiorare non sarebbe stato possibile. O almeno così credeva.

  
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