Voglia di...

Shikamaru Nara richiuse lentamente la porta d’ingresso dietro di sé, 
appoggiandosi ad essa e tirando un sospiro di sollievo.
Grave errore, l’aveva sentito.

“Shika- kun?”

 chiese una voce femminile dal piano superiore. 

Un brivido lo percorse, in quel tono c’era qualcosa di strano.
Salì coraggiosamente le scale, aprì la porta della camera da letto e tentò

“amore, ho qui le fragole”

Silenzio.

“fragole? Ma io volevo delle pesche!”

No. Ne era sicuro. Lei voleva delle fragole. 
Se lo ricordava perfettamente perché aveva impiegato un’ora a pensare dove poteva trovare delle fragole alle due di notte, ad ottobre.
Il suo abbigliamento denotava come l’impresa non fosse stata affatto semplice. 
Si era intrufolato nella serra dei vicini, aveva lottato con il loro cane da guardia e si era 
graffiato nascondendosi in un roseto. Si, lei voleva le fragole e lui voleva dormire.

Poi spostò il suo sguardo dagli occhi azzurri di lei verso il basso. Si avvicinò e accarezzò il pancione sorridendo.
Istintivamente pensò che sicuramente era una femmina,
non era ancora nata e già era una seccatura. Poi si rassegnò.

“pesche, eh?”

E mentre si preparava a far visita nuovamente alla serra dei vicini pensò che 
per Ino Yamanka sarebbe andato anche sulla luna.
Subito dopo però annotò mentalmente di non dirlo mai in sua presenza: s
e le fosse venuta una voglia intergalattica sarebbe stata una bella seccatura.