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Autore: HimeChan XD    20/01/2010    7 recensioni
Non sono mai stata una schizzinosa, anche parlando di sesso. Per dirne una, la mia prima volta è avvenuta nel vicolo schifoso di una betola, con lo stesso individuo che adesso ho sotto di me. Sono una donna fedele? No. Sono una donna sposata? No, di nuovo no. Sono una donna cui una bella bottarella non dispiace mai? Sì, risposta esatta.
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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London Calling



    
Capitolo uno

Non sono mai stata una schizzinosa, anche parlando di sesso.
Per dirne una, la mia prima volta è avvenuta nel vicolo schifoso di una betola, con lo stesso individuo che adesso ho sotto di me.
Sono una donna fedele? No.
Sono una donna sposata? No, di nuovo no.
Sono una donna cui una bella bottarella non dispiace mai? Sì, risposta esatta.
Ehy no, non mi guardate così! Non sono poi così facile! Ho appena detto o no, che l'uomo con cui lo sto facendo ora, è lo stesso con cui ho perso la verginità?!
Dovrà pur contare qualcosa!
Mi chiamo Nami, ho appena vent'anni e non ho nessuno al mondo. Nessuno tranne Sanji. Chi è Sanji? Il mio trombamico.
Sì, so che parlo da vera maleducata, per quest'epoca. Ma in fondo chissene.
Perché non posso essere libera di parlare come mi pare? Fingo già abbastanza quando prendo il tè con quelle vecchiacce una volta al mese!
Sarò anche sola al mondo...Ma sono così ricca che potrei farmi il bagno nelle sterline!! E quindi da brava ragazza inglese, prendo il tea delle cinque insieme a zia Kokoro, una vecchia zia di mia madre di quarantesimo grado, e quelle vecchie cozze delle sue amiche, per sapere le ultime sugli scapoloni di Londra, che ogni volta la cara Kokoro mi vuole affibbiare.
Ma che me ne faccio di un marito? Ho quello che voglio, soldi, bellezza, sesso e un amico fidato insieme!
Infatti mi chiedo cosa cavolo ci trovino le mie amiche in questo matrimonio!
Secondo me, è solo la fine della libertà ecco tutto.
Però adesso visto che ci penso, dovrei mandare all'aria per un po' le mie elucubrazioni mentali sul matrimonio, e dare un po' di corda al mio amante qua.
-Ogni volta che lo facciamo, mi sembra migliore delle altre!-Mi dice il caro Sanji, una volta finito di fumare la sua sigaretta. Lui è un assiduo fumatore, l'odore del fumo mi ricorda sempre quello che riempie la mia stanza ogni volta che facciamo sesso, mi entra nelle narici. Ormai per me, il sesso ha quell'odore.
-Tzè, tu e le tue manie di grandezza...Vuoi che ti faccia l'applauso anche?-
-Ehy, non sarebbe mica male!-
Il caro Sanji ha ventinove anni, è sposato lui ma dice di amare me. Amare...Io lo amavo come si ama un orsacchiotto di peluche, ecco. Non propriamente un sentimento che potrebbe spingerlo a lasciare la moglie, ed accasarsi con me.
Anche perché lui in passato, mi aveva già chiesto di sposarlo. E io con una risata e un "non dire assurdità, vuoi smettere di scopare?", l'avevo liquidato.
Ma non aveva sofferto tanto...E come poteva, dopo che gli avevo fatto quel...Quello che gli avevo fatto, ecco.
-Allora, dove oggi il tè delle cinque?-
-Dalla zia no? Quella non la smetterà mai con questa storia del marito...-Ed era la schifosissima verità, perché per quest’assurda società io ero...
-E' perché sei vecchia, tesoro mio.-
Ecco. Avevo vent'anni ed ero già una vecchia zitella. Maledetta me, e maledetti i miei genitori che mi hanno fatto nascere in questo schifoso 1800.
L'unica cosa bella sono i vestiti. L'unica!
-Ti sembro davvero così vecchia?-Gli chiesi io, strofinando la mia gamba nuda sulla sua.-Eppure non sembrava...-
-Sei la più bella rintronata che ci sia in città, mio tesoro!-
Che adulatore...Beh, di solito mi diceva cose molto più carine. Sanji era un vero gentiluomo, s’innamorava ventisette volte alla settimana, andava dietro ad ogni sottana ma io ero la sua preferita, la sua dolce Nami che conosceva da quando aveva quindici anni.
-Comunque me la devo sbrigare in poco tempo...-Mi alzai dal letto, senza nemmeno darmi pena di coprirmi, mi aveva visto nuda fino ad ora, che senso aveva avere pudore?
-Ahiahi, c'è nei tuoi occhi quella scintilla...-Commentò Sanji, accendendosi un'altra sigaretta. Io intanto, mi accomodai davanti al mio specchio, cercando di darmi la parvenza di non aver appena fatto l'amore per ore. Quindi largo a cipria, spazzola e litri di profumo parigino.
-Di che scintilla parli?-
-Di quella che hai negli occhietti, quando hai intenzione di fare la ladruncola...-
Mi raccolsi i capelli, cominciando a spargermi la cipria sul viso.
-Io non sono una ladruncola...-Che sfacciato.
-No infatti, tu hai molta più classe!-Anche lui si alzò dal letto e mi portò la mia vestaglietta di seta rossa.
La infilai, lasciandomi il nodo abbastanza sciolto per potermi incipriare ben bene. E anche per non dare fastidio a lui, che cominciò a posarmi baci sul collo.
-Ho solo saputo che la figlia del sultano, verrà con le sue duemila cameriere a vedere Londra...E in particolar modo casa della zia...-Bibi d'Arabia, ragazzina sedicenne, ingenua, carina e piena, ma strapiena di gioielli fino a scoppiare.
Ma cosa molto caruccia a mio dire, avrebbe partecipato al tè a casa della zia che pur di accaparrarsi il personaggio in voga, avrebbe ucciso con le sue mani le concorrenti.
-Mmm...E cos'ha di particolare, quella deliziosa fanciullina?-Si, l'aveva già puntata, ma se non voleva ritrovarsi senza virilità, avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi alla principessa.
-La fanciullina, mio caro Sanji, ha una collana con un diamante grande quanto la tua testa.-
Era un diamante che aveva un numero di carati pari all'età di Matusalemme, quindi davvero bello grosso e incastonato nell'oro. Insomma, dovevo assolutamente prenderlo.
Perché oltre a sollazzarmi insieme al mio amico Sanji, io avevo anche un altro passatempo. Rubare.
Sì, so di aver detto di essere molto ricca, ma che ci volete fare, ero una ventenne annoiata, senza marito e con la voglia di trasgredire nel sangue.
Ma i miei erano furtarelli così, senza alcun valore...Se vogliamo parlare di valore affettivo ecco...
Quelli sciocconi di Scotland Yard mi chiamavano la Gatta Ladra, e dopo due anni di attività non erano nemmeno riusciti a fornire una mia descrizione per potermi catturare.
Ahi, ho già detto di essere in assoluto la miglior ladra del mondo?
-Gattina mia, non pensi che sia rischioso? Insomma, mi hai detto più volte di tenermi alla larga da lei, ma sei sicura di non far scoppiare tu il disastro?-Mi alzò un braccio, passando a baciarmi la mano.
-Come al solito sei un idiota caro Sanji, vuoi per caso paragonarti a me?-
-Dimmi il tuo piano...-
-Ho un falso assolutamente identico alla collana della principessa Bibi, nessuno si accorgerà della sostituzione.-
-E se ci fosse un esperto di pietre preziose a corte?-
-Mi sono già informata, a loro non importa che siano vere, l'importante è che siano sfarzose.-Mi alzai dallo sgabellino, facendo spostare pure il mio amico, basta cianciare, era arrivato il momento di vestirmi come si deve.-Quella sciocca andrà in giro per la vita con un fondo di bottiglia senza mai accorgersene...-
-Se lo dici tu...Sai che ho fiducia in te.-
-Come potresti non averne, sono un genio!-
Sanji rise mentre anche lui si rivestiva. Portava sempre abiti di gran classe e di colori scuri, era curato nei minimi dettagli ed era un vero maniaco dell'igiene. Nessuno vedrà mai Sanji in un bordello di quart'ordine. Aveva troppa paura di beccarsi una malattia venerea o che altro...
-Sai che dovresti fare? Aiutarmi a stringere il bustino e poi levare le tende, tesoro.-Avevo scelto un abito rosso bordeaux con annesso cappellino in tinta e guantini neri.
-Si meglio che vada, mia moglie si starà chiedendo che fine abbia fatto...-Come gli avevo chiesto, lui cominciò a stringermi i lacci.-Sono lontano da un bel po' di ore...-Mi soffiò malizioso all'orecchio, dando una stretta poderosa al bustino.
Io sussultai e mi tenni all'anta dell'armadio.
-Vuoi forse impedirmi di respirare?-Protestai io, allentantomi un po' l'abito. Dovevo fare un colpo ed esigevo la comodità!
Sanji ridacchiò e si infilò gli inseparabili guanti bianchi, sempre una cosa sua dell'igiene...Io gli avevo detto che sembrava un maggiordomo a portarli sempre, ma lui mi tirava sempre fuori una nuova malattia che si sarebbe potuto prendere. Meno male che almeno in intimità, li toglieva.
-Allora buona fortuna, tesoro. Mi racconterai tutto stasera immagino...-Il mio amico era pronto per andare e si avvicinò a me.
-Quando tornerai, indosserò solo il mio bottino.-Promisi io.
Lui sempre ridendo, mi posò un bacio sulla mia chioma rossiccia, per poi uscire dalla stanza e dalla mia casa.
Un'ultima occhiata allo specchio e sì, ero pronta per il tè delle cinque a casa di zia Kokoro. Portata principale, la collana della principessa Bibi.




*Varie ed eventuali*
Ah si, cominciamo con un ma salve a tutti!
Ero sparita e avevo tutta l'intenzione di non ricomparire mai più, ma cause di forze maggiori che voglio che restino anonime, una Rolochan a caso, sono tornata con questa storia.
Che scrivo in segreto da un po' in effetti.
Dunque, che vi devo dire? Non è certamente una classica mia storia, l'avrete capito da come comincia... Non vi voglio svelare niente per ora tolto il fatto che ovviamente, è ZoNami al cubo u__ù
Ah si, c'è anche una tonnellata di OOC, ma la storia lo richiedeva, quindi chissene =D
Che dire ancora? Spero che vi piaccia e che commenterete =3
Hime

PS
Sono tutti un tantinello ninfomani, spero non dispiaccia xD
  
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