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Autore: kiku_san    22/01/2010    2 recensioni
Lui, lei, l'altra...
Ma non dovete pensare che sia il solito triangolo.
L'altra non è l'amante, la donna segreta, la passione nascosta.
L'altra e quella di cui lui non sospetta neppure l'esistenza, quella che è invisibile ai suoi occhi,
quella che guarda da lontano..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti guardo da lontano


Ti guardo da lontano come mi accade da mesi: sei bello!
Banale!
Tu sei molto più che bello, ma la prima cosa che penso guardandoti è che sei bello più di chiunque abbia mai visto.
Di te conosco ogni dettaglio, penso di conoscerti meglio di quanto tu conosca te stesso.
Mi piace il tuo viso sottile.
Mi piacciono i tuoi capelli neri scomposti che ti ricadono sugli occhi.
Mi piace il piercing che hai sul sopraciglio destro.
Mi piacciono i tuoi gesti.
Mi piace il modo in cui cammini.
Mi piace il tuo sorriso appena accennato.
Mi piace come ti rivolgi agli amici, come abbracci le amiche.
Tu non sai neppure che esisto, non sei l’unico, è difficile per me farmi notare in questa scuola dove si fa a gara a chi è più originale e speciale.
Io sono normale.
Sembra una parolaccia, un insulto…”Guarda quella ..troppo normale”
Non sono brutta, ma non ho capelli fucsia ne acconciature strane, non ho piercing, ne tatuaggi, non sono aggiornata sulle ultime mode.
Non ho “stile".
Frequento la prima, tu la terza, troppo piccola, ancora una bambina, per sperare nella tua attenzione.
Non ho speranze.
Questo basta per decidere di non amarti più?
A qualcuno è mai bastato?
E’ bello venire a scuola da quando ti ho visto, è bello passare tutta la mattina aspettando i dieci minuti dell’intervallo e correre sulle scale per poterti incrociare.
Non ti accorgi dei miei occhi su di te?
A volte mi chiedo come puoi non avvertire il mio sguardo che ti trapassa.
Dovrebbe farti male, pesarti.

C’è un’altra ragazza di prima che come me, non ha occhi che per te.
Lei sì che ne ha stile!
Ci hanno provato in parecchi con lei ma niente, sembra persa come me nella tua ammirazione.
La guardo e vedo che i suoi occhi seguono il mio stesso tracciato, si puntano su di te, ti cercano se non appari, si perdono se non ti vedono.
Oggi ha preso l’iniziativa, ti è venuta vicino all’intervallo e ti ha chiesto qualcosa.
Io so cosa stava provando, lo capivo dai suoi gesti imbarazzati, dalla sua espressione eccitata e spaventata.
Anche per lei non deve essere stato facile.
Per nessuno è facile avvicinare l’amore.
L’amore è qualcosa che travalica ciò che ci circonda, è un dio!
Non è facile avere a che fare con un dio.
Tu hai sorriso nel tuo solito modo, un sorriso leggero e un po’ imbarazzato.
Tutto è successo così rapidamente da lasciare tempo solo allo svolgersi dell’azione, senza pensiero.
In un attimo lei si era già allontanata e io ho sentito i battiti del suo cuore bussare sulle sue costole, mentre mi passava vicino senza neppure fare caso a me.
Mi sono sentita veramente sbagliata, incapace.
Io non avrei mai potuto affrontarti, mai avvicinarti, guardarti negli occhi e parlarti.
Forse non ti amo abbastanza?
Forse ti amo troppo?

Non ti vedo da due giorni, non vieni più al bar, non riesco a trovarti.
Dove vai? Dove sei?
Almeno dieci minuti al giorno, concediti a me!
E’ stata una mia compagna a dirmi che ora hai un appuntamento con lei.
Tu e lei.
Non conosco il suo nome, non so come chiamarla.
Come posso chiamare la ragazza dai capelli dei colori più inverosimili e dagli occhi verde mare?
Come posso chiamare chi è riuscito ad attirare la tua attenzione?
Però dopo qualche giorno ho ripreso a vederti e questo mi lascia una traccia di possibilità.
Non so quale, ma finchè ti vedo so che non tutto è andato perso.
Stai davanti alla macchinetta finche lei non ti raggiunge e poi insieme vi infilate in posti tranquilli e un po’ riparati dagli sguardi e parlate… si parlate e basta!
Io vi osservo di nascosto e vorrei poter sentire le tue parole e il tono della tua voce.
Bevo i tuoi gesti.
Assorbo i tuoi sguardi.
Li vedo cambiare di giorno in giorno.
Prima un po’ beffardi e sornioni,
poi attenti e raccolti,
ora persi in quelli di lei.

Hai lasciato gli amici, le amiche.
Quei dieci minuti sono diventati importanti per te quanto per me.
Abbiamo una cosa in comune,
cercare e godere della presenza di chi amiamo.
Si, tu sei preso da lei.
Io da te.
Vi siete baciati, vi ho visti, dietro ad un albero nel cortile della scuola,
un bacio dolce e delicato.
Ho osservato, sicura che nessuno mi avrebbe vista.
Perché?
Perché volevo imprimermi nella mente il tuo modo di baciare,
(la testa leggermente reclinata e la mano sulla sua spalla e le labbra sulle sue),
sapere come baci, conoscere i gesti,
l’unica occasione che ho per fantasticare su quale sapore possano avere le tue labbra e il tuo respiro.
Mi ha fatto male,
ma neppure troppo,
ero preparata,
è stata solo la conferma a ciò che già sapevo: tu e lei ora state insieme!
Ora è giunto il momento di lasciarti a lei, completamente!
Non che abbia mai avuto la presunzione di poterti rubare,
di poterti strappare alla ragazza dagli occhi di gatta,
questo mai!
Ma ora è arrivato il momento di lasciarti salpare, come una nave che prende il largo
e per me di restare sulla riva, perdendoti d’occhio a mano a mano che ti allontani.

Un mese, un mese in cui tu e lei avete passato ogni minuto dell’intervallo insieme,
appuntamenti all’entrata e all’uscita,
minuti rubati tra i cambi dell’ora,
un mese in cui ogni istante è stato prezioso per ritagliarsi del tempo solo per voi.
Ma ora qualcosa sta cambiando,
Lei che prima moriva guardandoti da lontano,
ora sembra cercare di sfuggirti.
A volte ti evita, a volte non esce dalla classe o se ne rimane nel gruppo di amici quasi volesse farsi proteggere da loro.
Che cosa è successo?
Che cosa vuole dimostrare?
Farti pagare le sue lunghe ore di incertezza, i suoi sguardi che andavano persi, che scorrevano su di te lasciandoti insensibile?
Che cosa vuole farti?
Dimostrarti di essere ora la più forte, di avere vinto?
Può essere così stupida?
Può essere stata solo una sfida, una scommessa tra amiche?
No!
Io vedevo i suoi occhi e i suoi rossori e le sue paure e la sua eccitazione quando per sbaglio ti incrociava nei corridoi,
erano le mie stesse emozioni,
non può avermi ingannata,
non può averti ingannato.
E tu?
Tu la cerchi, con gesti e sguardi nervosi ma apparentemente svogliati.
Non sembri neppure più tu.
Dove è andata la tua impassibilità, quando giravi durante l’intervallo per i corridoi, con i tuoi amici senza guardare nessuno,
quando scherzavi tra la tua cerchia ristretta di compagni,
comportandoti con un distacco che forse voleva far intendere la distanza che c’era tra te e tutto il mondo.
Hai cambiato pettinatura, hai accorciato un po’ i capelli e ti è pure spuntato qualche brufolo sul viso, sei dimagrito.
Lei non è più con te.
Lei ti ha lasciato,
così da un giorno all’altro.
Dovrei esultare e invece sono triste ed indignata.
So che non per questo mi noterai,
so che in ogni caso non ho speranze,
ma non posso accettare che tu stia soffrendo a causa di quella ragazza che ti ha lasciato solo perché non gli andava più la tua nuova pettinatura.
Vorrei dirti che sei stato uno sciocco, che ti sei fidato di chi non se lo meritava, che in fondo ti sta bene, che te la sei andata cercare.
Che altro ti potevi aspettare da una così?
Una il cui primo pensiero è l’apparenza, una che non ho mai visto senza trucco e mai meno che perfetta?
Tu non sei così, io lo so,
lo intuisco.
Anche se sei bello e hai stile tu non sei solo questo,
tu cercavi qualcosa di più, con cautela, per paura di farti del male, con timore perché anche tu avevi capito fin dall’inizio che tipo poteva essere e non volevi lasciarti andare.
E poi è successo: quando hai messo via i tuoi timori, le tue paure, quando hai lasciato che lei diventasse importante per te, quando hai abbassato le tue difese,
lei ti ha lasciato.
Vorrei dirti che ci sono io, ma io per te non conto nulla.
Vorrei farti capire che io so quanto vali, che non mi interessa la tua pettinatura, che ti amo al di là di quello che appari, ma a te non importa, già lo so.

E allora alla fine di tutto io mi chiedo: chi ha inventato l’amore?
Sicuramente qualcuno che non ci vuole bene.
Perché questi dolori e queste delusioni? A quale scopo?
Non sarebbe più semplice se ci innamorassimo solo di chi ci ricambia e non provassimo nulla per quelli che non ci desiderano?
Cosa significa amare qualcuno che non solo non ti ama, ma neppure si accorge che ci sei?
Cosa significa continuare ad amare qualcuno che ti lascia, che ti inganna, che ti prende in giro?
Cosa significa innamorarsi di una persona che si sa già inconsciamente che è quella sbagliata?
Perché?
A chi giova tutto questo spreco di energie, questa sofferenza inutile?
Io sono qui per te,
tu sei qui per lei,
nessuno di noi due avrà mai ciò che per cui è qui,
in attesa!
  
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