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Autore: Fanny Jumping Sparrow    24/01/2010    17 recensioni
La scena più discussa, amata/odiata della trilogia, ovvero il bacio della morte con cui Elizabeth condanna Jack al kraken, dal punto di vista del capitan Sparrow.
"A questo punto dovrei allontanarti, ma non ci riesco. Diamine! Sei solo una ragazzina sfrontata! Ma c’è qualcosa nel tuo sguardo mellifluo, un’ombra scura, seducente come una promessa di oblio."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu agogni la libertà



Devo lasciarti, di nuovo. Che posso fare di più?
Ho barattato tante vite umane per riaverti. Perfino la mia.
Ma non è bastato. Non eri fatta per me, forse.

Non è vero. Avremmo potuto realizzare grandi cose, insieme. La fama delle nostre imprese avrebbe riempito le chiacchiere degli uomini di mare, sarebbe stata motivo di eccitazione nelle ore più sonnolente dei giorni più piatti, tramandandosi di porto in porto. Magari avrebbe trovato un posto dignitoso anche nei libri di storia.

Indivisibili. Ho creduto che lo fossimo davvero. Ma tu non sei più la libertà. Ti ho inflitto la condanna più spregevole, Perla mia: una prigione ora sei per me.

Dovrò lasciarti. E so che lo farò.
La bestia sta tornando; gli abissi ti attendono.

Non sono un gentiluomo, sono solo un lurido pirata. Non sono un eroe. Ma cosa sarò lontano dal mare?

La sua caccia non si arresterà mai.

Nessun’altra nave potrà mai sostituirti perché non potrò più navigare se vorrò avere salva la pelle. La terrà diverrà la mia prigione.
E quale senso avrà allora la mia esistenza?

Grazie, Jack.”
Mai parole furono più sbagliate. Ma che ti passa per la testa, Miss Swann? Non parli certo con il cuore …

Non siamo ancora liberi.”
(Che voce strana mi è venuta!) Io non lo sarò mai. E tu lo sai benissimo. Anche se ci conosciamo da poco mi hai saputo capire come pochi altri.

Ma sei rimasto. L’ho sempre detto che sei un brav’uomo.”

A questo punto dovrei allontanarti, ma non ci riesco. Diamine! Sei solo una ragazzina sfrontata! Ma c’è qualcosa nel tuo sguardo mellifluo, un’ombra scura, seducente come una promessa di oblio.
Sei una calamita. O una calamità. Fa lo stesso.
È ovvio che non vuoi consolarmi. E io ho capito perché stai rischiando tanto.

Tu agogni la libertà: lo sento nel modo voglioso con cui le tue labbra morbide e piene si muovono sulle mie, risvegliando un desiderio da troppo tempo inappagato.
Tu agogni la vita: lo percepisco dal modo irruento con cui la tua lingua cerca la mia.

Il tuo sapore è delizioso, ma NON POSSO averti più di così. Tu NON VUOI avermi più di così.

Siamo egoisti. Ma mi accontenterò: se devo andarmene questo è senz’altro un congedo piacevole.
Da vile uomo fatto di carne ne approfitto, anche se potrebbero vederci.
Tra pochi minuti sarà tutto finito.
La mia schiena sbatte contro l’albero maestro, lo riconosco anche ad occhi chiusi. La tua mano scende lungo il mio braccio sinistro, ma lo so che non è una carezza: quando il tuo bacio rovente si ferma il mio polso è già chiuso in una fredda manetta. Tu mi guardi severa, ancora con il fiato grosso mi solletichi la pelle del viso; involontariamente sorrido.

Cerca te! Non la nave, né noi. Lo capisci che non c’è altro modo?
Cosa non si farebbe per evitare il definitivo addio. Hai afferrato tutto, come immaginavo. Te lo concedo, sei molto giovane. E molto bella.

E non mi pento.”
E molto bugiarda. Stai contenendo i singhiozzi e le lacrime e hai una gran faccia tosta a respirarmi così vicina, a non spostare i tuoi occhi colmi di una falsa avvenente insolenza dai miei.
Sei fortunata che non riesca a muovermi. Perché mi hai sorpreso, più di quanto pensassi.

Piratessa.

L’unico attributo che ti si addice: una parola sola, ma rabbrividisci quando te la soffio, serio e sprezzante, sulla bocca arrossata e madida di sale.
Cambi espressione: di colpo ti senti colpevole? Hai compreso solo adesso quello che hai fatto? O ti sei accorta che siamo più simili di quanto non volevi ammettere?

Sì, scappa. Anche questo è un gesto da pirata. Forse ti salverai, ma la tua anima si è macchiata per sempre.
La mia è ormai persa.
Sarò mai libero?



Salve a tutti! Questa shot mi è venuta in un momento un pò depression -_-, era da tempo che volevo scrivere qualcosa su questa scena che mi ha lasciato letteralmente di sasso quando l'ho vista al cinema. Perchè Jack non ha reagito? Mi sono subito chiesta. Ho provato a dare la mia interpretazione, spero si capisca: ovvero lui la lascia fare perchè condivide il suo codice di comportamento, e perchè è totalmente spiazzato dagli eventi.
(Ps: è difficile entrare nella mente contorta ed ermetica di Jack!)
Nessuna volontà di essere Sparrabeth: la coppia non sussite proprio secondo me, e proprio in questo momento lo si capisce: se ami qualcuno mica lo condanni a morte, no?

Comunque approfitto di questo spazio per ringraziare stellysisley, Summerbest e Lione 94 per le recensioni che mi hanno lasciato nella precedente fic. Grazie di cuore ragazze! Grazie anche a cavallinobianco91 che l'ha messa tra le preferite, e grazie a tutti gli altri che hanno semplicemente letto. Spero lo facciate in tanti anche per questa shot^^ ci tengo a pareri e critiche: siate spietati!

Alla prossima!
   
 
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