Gli uccellini cinguettano, il sole splende, il tempo scorre e lo spazio muta, ma io non vedo altro che buio, solo e assoluto.
Mi sento sola.
Mi sento diversa.
Assisto da spettatrice al trascorrere della vita, vedo l’allegria dell’adolescenza negli occhi altrui, e sento che il tempo della vita inesorabilmente continua a scorrere, si esaurisce secondo dopo secondo, e tutto si avvicina alla fine.
Me ne rendo conto: ne provo orrore, ma sento che dev’essere così.
Inutilmente mi illudo di essere diversa, perché tutti giungeremo alla stessa meta: la morte.