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Autore: Mew Angel 91    10/07/2005    7 recensioni
Una comunissima ragazza, i suoi dubbi, le sue paure, la voglia di poter cambiare il mondo e ... qualcuno che le sconvolgerà completamente la vita. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono Lara

Capitolo 1

Il tassello mancante

 

 

 

Io sono Lara.

Una comunissima ragazza di 15 anni.

Fin da piccola mi è sempre stata assegnata la parte della bambina modello, della ragazza intelligente, che non commette mai errori… la tipica figlia che tutti i genitori vorrebbero avere… bionda, occhi azzurri, la migliore nella sua classe, studentessa di pianoforte, educata… ma io non ne posso più.

Da bambina mi erano vietate tutte quelle cose che mi sarebbero piaciute fare: andare a trovare gli amici, fare delle passeggiate con i miei cugini più grandi, con la nonna o con gli zii, … stare fuori, nel cortile di casa a giocare con la pioggia, come facevano tutti i bambini del quartiere… mangiare le merendine o i succhi di frutta,…

Mia madre era una cosa patologica.

Non mi permetteva di fare tutto questo e altro.

A volte, non mi permetteva nemmeno di respirare.

Non potevo andare a trovare i miei amici perché non si fidava dei loro genitori, vietato assolutamente passeggiare con cugini, zii o nonni altrimenti mi sarei potuta perdere, non potevo giocare con la pioggia poiché mi sarei presa sicuramente un brutto raffreddore oppure bere quei succhi di frutta che tanto amavo, ma che secondo mia madre mi facevano ingrassare…

In un certo senso tutti cercavano di non farmi mancare niente: giocattoli, vestiti, computer portatile, erano sempre a mia disposizione, soprattutto mia madre,… ma da un altro punto di vista mi mancava tutto ciò che mi rendeva una bambina normale…il divertimento.

Ho sempre avuto un’educazione molto severa, poiché dovevo essere la più brava in tutto, soprattutto a scuola…

Ricordo ancora il primo errore che feci alle elementari… : non avevo messo delle maiuscole all’inizio di una frase.

Quando tornai a casa e lo dissi a mia madre lei … si infuriò, cominciò a picchiarmi dappertutto, tirandomi per i capelli, con un ghigno sulla faccia che non scorderò mai…

Io non dovevo permettermi di avere simili distrazioni a scuola, sebbene avessi solamente sei anni.

Lo studio doveva essere il mio obbiettivo principale, il mio unico scopo di vita.

Le altre cose passavano in secondo piano, come l’amicizia, l’amore…

Già… l’amore.

Mia madre diceva che è una sciocchezza.

Qualcosa a cui non dare peso, (perché sono troppo piccola), per pensarci e starci dietro.

Troppo infantile… a quindici anni!

Forse ha ragione, forse è troppo presto, ma anche io, nonostante sia “piccola” ho dei sentimenti… anche io, come una persona adulta ho un cuore con cui poter amare…

Fino a poco tempo fa mi era proibito guardare un ragazzo come una persona di cui innamorarmi, poteva essere solamente un amico, nient’altro…

Non potevo avere un fidanzato.

Mia sorella, invece, che ha 8 anni appena compiuti ce l’ ha già… lo dice a tutti, lo urla al mondo intero e mia madre non la rimprovera come farebbe con me.

Lei fa tutto ciò che a me era proibito.

Tutto.

I miei genitori dicono che non devo essere gelosa, poiché lei, essendo la seconda figlia ha avuto i miei vestiti usati, i miei giochi, le mie scarpe… ed è per questo che le hanno permesso delle cose in più… come andare a spasso con gli amici, andare a giro di qua e di là.

Mi dicono che devo smetterla di essere gelosa, poiché da bambina io ero la più coccolata di tutti, essendo nata prima… certo!!

Ma a me non risulta.

Tutte le sere lei è a cena da qualcuno: o dalla mia cugina, o dai miei zii, o dalla nonna, o dai vicini di casa…

Quando volevo restare io dai miei zii per giocare con i cuginetti, loro mi “scacciavano” di casa, non mi permettevano di entrare.

Mia sorella Katrina, invece, è sempre da loro.

La mia zia preferita, zia Elisabeth, lai invita in continuazione a casa sua …io non ci sono mai stata, non so nemmeno come è fatta.

Mio padre dice che è normale, poiché lei, essendo più piccola di me, ha più attenzioni e che logicamente io passo in secondo piano.

Io tutto questo affetto, quando ero piccola, non me lo ricordo.

Mio padre e mia madre mi dicono che sono solamente gelosa.

All’età di Katrina mi era assolutamente proibito dire una parolaccia, altrimenti finivo in punizione per delle settimane… quando le dice lei si mettono a ridere.

Anche io rido… sì, dalla disperazione!!!

Da scuola riporta sempre i quaderni pieni di errori, ma mia madre la rimprovera per pochi secondi… se io avessi fatto tutti gli sbagli che fa lei, a quest’ora non ci sarei più: mi avrebbe annientata!

Lei è la sorella carina, magra, ben formata, vispa, furba, allegra.

Io sono la sorella brutta, grassa, mal formata, addormentata, ebete e  musona… secondo loro.

Nessuno si accorge dei miei pregi.

Quando sono passata con ottimo alle medie, i miei genitori non mi hanno detto nulla.

Davanti ai miei amici mia madre dice che sono grassa, che ho i rotoli che mi escono fuori dai pantaloni… sa che odio che dica queste cose in pubblico, ma lei si diverte a torturarmi.

Crede di essere magra con la pancia e il culone che si ritrova.

Sì, è vero, dovrei dimagrire di qualche chilo, 2 o 3, ma non sono grassa.

Per lei invece sì.

Dice che non ha fatto tutti quei sacrifici per poi ritrovarsi una ragazza brutta e cicciotella come sono.

Ormai ho imparato a fregarmene.

Ho capito che lei non può più condizionarmi.

Adesso ho un carattere e gestisco la mia vita come mi pare e piace.

Da lei non ho mai ricevuto parole affettuose, dolci… ma soltanto rimproveri e sgridate, perché quando tornava a casa voleva ritrovare tutto in ordine e brillante … come se una bambina di nove anni potesse trasformarsi di colpo in una cameriera o in una donna delle pulizie!!!

Io cercavo, e cerco, di fare sempre del mio meglio, ma evidentemente non basta.

Dice che di lei, a me, non importa niente, che ha fatto sacrifici inutili per mantenermi e che presto la aiuterò a morire se continuo a disobbedire.

Cazzate.

Pensate quali possono essere i rimorsi di una bambina di nove anni che si sente dire queste cose… la notte più ci ripensavo e più non riuscivo a dormire.

Ho sempre saputo che lei non mi voleva bene.

Forse esagero.

Ma solo un po’.

Nonostante tutte le attenzioni che ho sempre ricevuto, mi sento sola, tremendamente sola… nella mia vita manca qualcosa…

È un qualcosa che mi renderebbe completa.

Qualcosa che potevo vedere solamente da un angolo lontano.

L’amore…

Un sentimento a cui non ho mai dato peso.

Ma, forse, ho capito che è “lui” il tassello mancante nella mia vita.

 

 

 

 

Ciao!!!! Beh, diciamo che questo è un capitolo d’introduzione, una piccola presentazione della narratrice.

Scusate per la parola volgare nel testo, mi vergogno ad averla scritta, ma l’ ho inserita per far capire lo stato d’animo e il carattere della ragazza… spero che vi sia piaciuto, poiché è la prima ff “ seria” che scrivo.

Grazie per aver letto il primo capitolo, se volete lasciate pure critiche e commenti.   

 

                                                                                                                                           Mew Angel 91

 

 

 

 

  
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