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Autore: shizuka    10/07/2005    3 recensioni
Questa fic è (stata) un regalo di compleanno.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisashi Mitsui
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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**NEVE**

(19 gennaio 2005)

A Sihaya.

Perché questa storia non può essere che sua.

Perché l’ho scritta pensando a lei.

Per ringraziarla di quello che è.

*** *** ***

Entro in palestra. Come tutti i pomeriggi da un po’ di tempo a questa parte.

È molto presto, ma è per questo che sono qui.

Perché so che lo troverò, ancora, di nuovo, sempre…come se ogni giorno si ripetesse all’infinito.

Ecco…li sento…i passi che sfrecciano sul pavimento, e poi il silenzio. E poi ancora il pallone che centra perfettamente il canestro.

Come se fosse la cosa più normale del mondo. E in fondo per te lo è.

Un rito, il tuo…per liberare la testa da inutili pensieri.

Mi appoggio al muro, non oso guardare dentro…non posso, sarebbe come interrompere una magia. E io non voglio. Questo è un momento solo nostro, mio e tuo e di nessun altro.

È inverno, fuori la neve cade fresca da quel cielo grigio, che a volte mi ricorda i tuoi occhi.

Quando tu non eri tu e hai fatto quelle cose.

Quando hai tentato di rovinare il sogno di qualcun altro, dimenticando che era anche il tuo.

Quando hai sputato su quel pallone arancione, il tuo migliore amico.

Quando poi hai capito di aver sbagliato tutto e hai pianto, liberandoti di quella lunga sofferenza.

Però da quel cielo oscurato dai tristi ricordi scende la purezza cristallizzata.

Ed è questo che tu sei in realtà, puro e candido come la neve.

Non perché sei trasparente.

Non perché i tuoi pensieri sono semplici e ingenui.

Ma perché mi evochi tutte quelle sensazioni che solo la neve può dare.

Calma.

Sicurezza.

E anche, silenzio e bellezza.

È così, tu mi ricordi la neve. Dolce e a volte anche letale.

Sì perché certe volte mi fai veramente paura.

Quando perdi la testa, quando mi sembra di vederti ancora con i capelli lunghi e lo sguardo da teppista. Ma è una paura che affascina, so che non muoverai più un dito. Non ti caccerai più nei guai, perché hai fatto una promessa. E questo vale molto di più di tutte le colpe che hai commesso.

Mi siedo sul pavimento.

È freddo, ma è una sensazione piacevole, la calma durerà ancora per poco… è solo questione di minuti. Loro…arriveranno.

Questo idilliaco silenzio, ritmato solo dai tuoi movimenti perfetti, sta diventando eterno.

Vorrei rimanere qui per sempre.

Ecco… chiudo gli occhi, e con la mente seguo ogni tuo minimo spostamento.

La grazia.

L’agilità.

La precisione.

Tutte qualità che non ti mancano.

Come la passione per il basket. La tua vita.

Pausa. Non sento più nulla.

Adesso i passi. Stanno venendo in questa direzione. Il mio cuore accelera il battito.

Non venire. Fammi rimanere qui un altro po’. Fino a quando il sole tramonterà.

I tuoi passi sono più vicini. Ora sei qua. Posso vedere il tuo scintillante numero quattordici stampato sulla casacca rossa.

Guardi l’orologio. Dovrebbero arrivare, lo so.

Per adesso puoi fare ciò che vuoi. Non c’è nessuno. Hai la palestra solo per te.

Ti siedi accanto a me. Le gocce di sudore - e impegno - grondano già dal tuo viso.

Sorrido, ma tu non lo puoi vedere.

Mi appoggio alla tua spalla ma tu non mi puoi sentire

Posso essere solo spettatrice.

Questo mondo non è il mio, non mi appartiene e io non gli appartengo.

La verità è questa. Io non esisto, qui.

Sono solo uno donna che si è innamorata, di qualcuno al di là del suo orizzonte.

Di qualcuno al di là delle sue possibilità.

Semplicemente di te, Hisashi Mitsui.

A dividerci c’è soltanto questa linea sottile, che separa fantasia da realtà.

Un filo dorato che non si può recidere ma solo attraversare.

E ora sono qui. Immobile. Rinchiusa in una dimensione parallela, da cui non voglio uscire.

Ma non sto fuggendo dai miei problemi quotidiani, è la mia anima che non può stare in un luogo prestabilito. Il mio posto è qua. Anche se nessuno lo riconosce, anche se nessuno vorrà mai riconoscerlo.

Non è triste. Oh no.

Il destino è stato gentile con me, mi ha dato quest’opportunità.

Non la sprecherò, né mi lamenterò. Non è da me.

" Mitsui! Ehi, svegliati!"

" Ancora…"

" Eh? hai sognato di nuovo quella ragazza? "

" Sì…"

Solo… un fiore del deserto, nato nella neve.

  
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