Crossover
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Autore: gendarmiaNY    28/01/2010    1 recensioni
"Denise aprì la busta e dentro vi trovò effettivamente un pezzo di carta: un piccolo rettangolare bianco biglietto da visita. 'Nasocomio Orfei' vi era scritto sopra, 'nosocomio per star. Portaci i tuoi figli! Via delle Oche Giulive di Giugno sui Campi Elisi davanti all'Antico Circo Caduto Abbattuto e Triturato Offerto a Giove di Giovedì, numero millantanove ma visto che Capodanno è già passato millantadieci.' Mamma D mandò all'aria mappuccino e caffè e corse in camera a preparare le valigie ai figli. Finalmenteeee!" (Per gli admin, spero di non aver sbagliato categoria).
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Videogiochi
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

“Ciao zia! Come va oggi la situazione?”. Bellatrix chiamò casa Jonas alle cinque del mattino.
“Bella, cara, sai che ore sono?”
“Mmmhm... no, perché?”
“Perché è molto molto presto, e ancora non si è svegliato nessuno, e stavamo tutti dormendo, e ancora c'è pace e tranquillità in questa casa e vorrei che durasse almeno fino a mezzogiorno...”
Uuuueeeeeee uuuueeeeee, la quiete della casa era andata in frantumi. Qualcuno faceva il verso dell'ambulanza a squarciagola. Fate passare fate passare, emergenzaaa! Dal corridoio provenivano urla e passi affrettati.
“Si è svegliato Nick...”. Denise Jonas si alzò dal letto immusonita. “Grazie Bella!”. Chiuse la cornetta ed andò di là.
Kevin Sr invece rimase sotto le coperte, sbattendosene altamente dell'ambulanza che gli correva per casa.
La stanza dei tre fratelli era divisa a metà, anzi in tre parti. Due di queste erano perfettamente ordinate, quelle di Kevin e Joe; la terza era un nido di gatti di ogni razza e colore e un miscuglio di giocattoli e coperte, non si capiva dove iniziasse e finisse il letto o qualunque altra cosa ci fosse nascosta là sotto. Frankie, per la sua incolumità, aveva una stanza tutta sua.
Nick era sveglio proprio come aveva intuito Denise, e correva dalla camera al bagno e viceversa con un secchio di acqua bucato: l'ambulanza. Era il rito con cui era solito svegliarsi il ricciolino. Così la madre ogni giorno si metteva le mani nei capelli perché doveva asciugare metà del corridoio e buona parte della camera dei figli dopo aver sparato a una decina di gatti perché non ne volevano sapere di andare a fare la pennichella mattutina da un'altra parte.
Dlin dlon. Il campanello? Alle cinque di mattina? '-'
Denise scese le scale a fatica ed andò ad aprire.
“Ciao zia!”
“Bellatriiix!” gridò. Tutto il vicinato la sentì. E tutto il vicinato probabilmente odiò Bella tanto quanto mamma Jonas la odiava in quel minuto.
Dov'è il mio mappuccino? Schiava, il mio mappuccino! gridava intanto qualcuno in casa.
“E adesso si è svegliato pure Joe! Povera me... entra Bella, entra” disse tetra la nostra super mamma.
Indovina... buone nuove zia!” disse sorridente Bella mentre si sedeva al tavolo della cucina. Intanto dal piano superiore continuavano a provenire urla del tipo uuuueeeeee e schiavaaa!.
Denise aveva i nervi a pezzi. Nonostante questo, si mise a preparare il mappuccino per Joe e del caffè per sè. Bella invece era perfettamente sveglia e lucida e stringeva in mano un cartoncino plastificato colorato.
“Non ce la fai più a ritrovarti pazzi per casa? Non sai che fare e ti mangi le mani dalla mattina alla sera? La tua pace interiore è minata dall'instabilità altrui?” lesse con il solito tono sorridente e solare che usavano le presentatrici di Media Shopping.
“Che è?” chiese super D.
“Una pubblicità”
L'avevo intuito =.= pensò mamma Jonas. “Sì, Bella... intendevo, di cosa?”
“Di Media Shopping”. [“Aaaaah, allora ecco perché quella leggeva così!” NdLettori; “Nono, lei legge così qualsiasi cosa -.-''” NdAutrice]. Bella buttò la pubblicità plastificata nel cestino della spazzatura.
“Zia, ho trovato questo pezzo di carta sotto al portico, davanti alla porta”
Denise guardò il pezzo di carta. “Questa, Bella, si chiama lettera. Non è un comune pezzo di carta”. Aprì la busta e dentro vi trovò effettivamente un pezzo di carta: un piccolo rettangolare bianco biglietto da visita. Nasocomio Orfei vi era scritto sopra, nosocomio per star. Portaci i tuoi figli! Via delle Oche Giulive di Giugno sui Campi Elisi davanti all'Antico Circo Caduto Abbattuto e Triturato Offerto a Giove di Giovedì, numero millantanove ma visto che Capodanno è già passato millantadieci.
Denise mandò all'aria mappuccino e caffè e corse in camera a preparare le valigie ai figli. Finalmenteeee!

   
 
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