Nick Autore: emogirl in pink
Personaggi o pairing:
Edward/Bella
Genere: Romantico, Angst.
Avvertimenti: accenno alla
depressione, finale aperto.
Frase scelta: Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta.
Bella – New Moon
Rating: Pg13
Breve riassunto: Le emozioni di
Bella dopo l’abbandono di Edward.
Eventuali note autore: Non so
perché, ma io ho sempre collegato questa frase al periodo di ‘letargo’ di
Bella, quello che va da ottobre a gennaio, dove Jacob non è ancora il suo
‘anestetico’. Naturalmente lei non sa
che i Cullen sarebbero tornati e questa fic, parla delle sue emozioni, dei suoi tormenti e del suo
modo di vivere l’abbandono, un po’ diverso da quello della Meyer.
Non è approfondita come se fosse una long-fic, ma è
tutto contenuto in meno di mille parole. Spero che possa piacere.
Macerie
Chi ama ha il potere
di distruggere, e io ero distrutta.
Lo amavo, con tutta me stessa, ma avevo sempre saputo che non sarebbe mai
bastato.
Lui, troppo bello anche per essere un vampiro.
Lui che si trascina dietro i suoi sensi di colpa da quasi un secolo.
Lui che quando sorride illumina lo spazio che lo circonda.
Lui, con quegli occhi dorati e caldi,
coi suoi capelli arruffati di quel color rame più unico che raro.
Ed io? Io, cos’ero? Una fragile umana che era solo d’impiccio, che metteva nei
guai la sua famiglia, che lo costringeva a combattere contro il proprio fratello
come successe la sera del mio compleanno. La fragile umana che non poteva
giocare con tutta la famiglia a baseball perché troppo imbranata, troppo lenta
e troppo..umana!
Tutto girava attorno a quella parola, tutto. Non mi poteva abbracciare forte perché
aveva paura di rompermi qualche osso, non poteva baciarmi con troppo trasporto
perché aveva paura di perdere il controllo.
Lui aveva bisogno di qualcuno che potesse stargli accanto, qualcuno che non gli
ricordasse assiduamente la sua natura di vampiro e la sua voglia di dissanguare
la gente. Magari qualcuno bello come lui, perfetto come lui e.. e non una come
me.
L’aveva detto, era stato chiaro: non mi voleva, non mi voleva più. E cosa posso
io, contro di lui quando la sua parola, per me, è legge? Cosa può fare un’umana
assuefatta dall’amore per il suo bel vampiro? Cosa può fare se non esaudire
ogni suo desiderio?
Avevo promesso che non avrei fatto cose stupide. Perfetto, mi sarei limitata a
pensare a lui incessantemente perché il dolore per il suo abbandono era la giusta
punizione per non essere stata abbastanza.
Aveva promesso che non sarebbe tornato mai più, che sarebbe stato come se non
fosse mai esistito. Bugia, grande bugia. Lui era esistito, com’erano esistite
l’esuberanza e l’allegria di Alice, i timidi sorrisi di Jasper, gli abbracci di
Esme e la pacatezza di Carlisle,
le occhiate curiose e divertite di Emmett e quelle furiose e glaciali di
Rosalie.
Avevano lasciato un segno del loro passaggio nel mio cuore che ora sapeva
battere solo dei colpi sordi e lenti, non c’era più il palpitare agitato di
quando c’era lui. Non c’era più.
Di notte lasciavo aperta la finestra di camera mia nella vana speranza che
tornasse da me per sentirmi parlare nel sonno, ma quando la mattina mi
svegliavo da sola, il mondo mi crollava nuovamente addosso. Nonostante
l’apatia, cercavo di riportare la loro personalità nella mia vita di tutti i
giorni. Avevo iniziato con la mania di Alice per la moda e la passione di
Edward per la musica e il pianoforte: una volta a settimana andavo a Seattle in
giro per negozi, compravo gli abiti seguendo le vecchie indicazioni della mia
migliore amica, mentre un’ora al giorno mi esercitavo a suonare il piano a casa
di Angela.
Guardavo le partite di baseball, come faceva sempre l’orso Emmett, e gli
incontri di lotta troppo lenti e sgraziati per catturarmi come quelli tra
vampiri. Mi dedicavo al giardinaggio come faceva Esme,
ma Jasper, Carlisle e Rosalie non potevano essere
ricordati coi gesti, loro restavano marchiati a fuoco nella mia mente e nel mio
cuore.
Alle volte passavo interi minuti a studiare la cicatrice sulla mia mano, quella
rimasta dal morso di James, che spiccava pallida e fredda sulla mia pelle
cerea. Ero stata a un passo dall’essere vampira, a un solo, misero, passo!
Ero cambiata, se n’erano accorti tutti, soprattutto Charlie che però apprezzava
molto i momenti che passavo con lui.
Le giornate erano infinite, le notti agitate. Incubi, ecco
cosa divenivano i ricordi di quel periodo che era stato e che non tornerà più,
il periodo in cui tutto era al suo posto in un mondo fatto di creature
speciali, non solo perché erano vampiri.
Ma il tempo passava, i mesi scorrevano, i giorni si susseguivano e di loro
nessuna traccia. Non mi aspettavo che tornassero, Edward era un uomo di parola,
ma averne la certezza non migliorava la situazione, anzi, acuiva il dolore da
sopportare. Sarebbe stato più facile vivere con la consapevolezza che un giorno
sarebbero tornati, ma oramai non vivevo più, sopravvivevo con la compagnia di
un sentimento non più corrisposto, ma che mi avrebbe incatenata per l’eternità,
l’eternità di una fragile umana.
Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta.
Edward era il mio amore, la mia eternità e il mio tormento. Io ormai, ero solo
un mucchio di macerie che testimoniavano quello che, in un tempo che pareva
tanto lontano, ero stata.
Fine.
Vi
riporto il commento del giudice Kikyo90. :
Grammatica
e sintassi: 20/20
Bravissima, sei stata bravissima!!!! Non un errore di grammatica, di sintassi o
di punteggiatura!!!! Nessuna critica, dunque, da muovere riguardo a questo
punto.
Stile: 20/20
Anche qui, non posso che farti le mie congratulazioni. Mentre leggevo, mi
sembrava di vivere io stessa l'abbadono di Bella da
parte di Edward e, complice forse il fatto di aver ricordato una vicenda della
mia vita, non ho potuto fare a meno di commuovermi e di apprezzare la tua
storia fino in fondo.
Attinenza
alla frase scelta: 10/10
Perfetta attinenza alla frase da te scelta. Anche il titolo che hai scelto si
adatta bene alla storia, in quale altra situazione ci si potrebbe ridurre ad un
mucchio di macerie se non per l'abbadono della
persona amata? Non solo hai saputo adattare la tua frase alla storia, quindi,
ma come ho già detto sopra hai saputo legarla benissimo anche al titolo.
Originalità:
10/10
Sarò ripetitiva, ma... le mie più vive congratulazioni!!!! Ho apprezzato
particolarmente il momento in cui Bella, per ricordare i Cullen,
cercava di compiere gli stessi gesti che facevano loro (lo shopping per
ricordare Alice, il piano per ricordare Edward, e così via...), mostri
un'originalità sorprendente e, in più, riesci a trascinare il lettore nella
lettura (scusa la ripetizione ^^) fino alla fine. Ti sei meritata il primo
posto, bravissima!!!!
Totale:
60/60