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Autore: serpeverde18    29/01/2010    5 recensioni
I Classificata al concorso indetto da Kikyo90. su EFP "Twilight-New Moon-Eclipse-Breaking Down-- Contest"

Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick Autore: emogirl in pink
Personaggi o pairing: Edward/Bella
Genere: Romantico, Angst.
Avvertimenti: accenno alla depressione, finale aperto.
Frase scelta:
Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta. Bella – New Moon
Rating: Pg13
Breve riassunto: Le emozioni di Bella dopo l’abbandono di Edward.
Eventuali note autore: Non so perché, ma io ho sempre collegato questa frase al periodo di ‘letargo’ di Bella, quello che va da ottobre a gennaio, dove Jacob non è ancora il suo ‘anestetico’.  Naturalmente lei non sa che i Cullen sarebbero tornati e questa fic, parla delle sue emozioni, dei suoi tormenti e del suo modo di vivere l’abbandono, un po’ diverso da quello della Meyer. Non è approfondita come se fosse una long-fic, ma è tutto contenuto in meno di mille parole. Spero che possa piacere.

 

Macerie

 

Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta.
Lo amavo, con tutta me stessa, ma avevo sempre saputo che non sarebbe mai bastato.
Lui, troppo bello anche per essere un vampiro.
Lui che si trascina dietro i suoi sensi di colpa da quasi un secolo.
Lui che quando sorride illumina lo spazio che lo circonda.
Lui, con quegli occhi  dorati e caldi, coi suoi capelli arruffati di quel color rame più unico che raro.
Ed io? Io, cos’ero? Una fragile umana che era solo d’impiccio, che metteva nei guai la sua famiglia, che lo costringeva a combattere contro il proprio fratello come successe la sera del mio compleanno. La fragile umana che non poteva giocare con tutta la famiglia a baseball perché troppo imbranata, troppo lenta e troppo..umana!
Tutto girava attorno a quella parola, tutto. Non mi poteva abbracciare forte perché aveva paura di rompermi qualche osso, non poteva baciarmi con troppo trasporto perché aveva paura di perdere il controllo.
Lui aveva bisogno di qualcuno che potesse stargli accanto, qualcuno che non gli ricordasse assiduamente la sua natura di vampiro e la sua voglia di dissanguare la gente. Magari qualcuno bello come lui, perfetto come lui e.. e non una come me.
L’aveva detto, era stato chiaro: non mi voleva, non mi voleva più. E cosa posso io, contro di lui quando la sua parola, per me, è legge? Cosa può fare un’umana assuefatta dall’amore per il suo bel vampiro? Cosa può fare se non esaudire ogni suo desiderio?
Avevo promesso che non avrei fatto cose stupide. Perfetto, mi sarei limitata a pensare a lui incessantemente perché il dolore per il suo abbandono era la giusta punizione per non essere stata abbastanza.
Aveva promesso che non sarebbe tornato mai più, che sarebbe stato come se non fosse mai esistito. Bugia, grande bugia. Lui era esistito, com’erano esistite l’esuberanza e l’allegria di Alice, i timidi sorrisi di Jasper, gli abbracci di Esme e la pacatezza di Carlisle, le occhiate curiose e divertite di Emmett e quelle furiose e glaciali di Rosalie.
Avevano lasciato un segno del loro passaggio nel mio cuore che ora sapeva battere solo dei colpi sordi e lenti, non c’era più il palpitare agitato di quando c’era lui. Non c’era più.
Di notte lasciavo aperta la finestra di camera mia nella vana speranza che tornasse da me per sentirmi parlare nel sonno, ma quando la mattina mi svegliavo da sola, il mondo mi crollava nuovamente addosso. Nonostante l’apatia, cercavo di riportare la loro personalità nella mia vita di tutti i giorni. Avevo iniziato con la mania di Alice per la moda e la passione di Edward per la musica e il pianoforte: una volta a settimana andavo a Seattle in giro per negozi, compravo gli abiti seguendo le vecchie indicazioni della mia migliore amica, mentre un’ora al giorno mi esercitavo a suonare il piano a casa di Angela.
Guardavo le partite di baseball, come faceva sempre l’orso Emmett, e gli incontri di lotta troppo lenti e sgraziati per catturarmi come quelli tra vampiri. Mi dedicavo al giardinaggio come faceva Esme, ma Jasper, Carlisle e Rosalie non potevano essere ricordati coi gesti, loro restavano marchiati a fuoco nella mia mente e nel mio cuore.
Alle volte passavo interi minuti a studiare la cicatrice sulla mia mano, quella rimasta dal morso di James, che spiccava pallida e fredda sulla mia pelle cerea. Ero stata a un passo dall’essere vampira, a un solo, misero, passo!
Ero cambiata, se n’erano accorti tutti, soprattutto Charlie che però apprezzava molto i momenti che passavo con lui.
Le giornate erano infinite, le notti agitate. Incubi, ecco cosa divenivano i ricordi di quel periodo che era stato e che non tornerà più, il periodo in cui tutto era al suo posto in un mondo fatto di creature speciali, non solo perché erano vampiri.

Ma il tempo passava, i mesi scorrevano, i giorni si susseguivano e di loro nessuna traccia. Non mi aspettavo che tornassero, Edward era un uomo di parola, ma averne la certezza non migliorava la situazione, anzi, acuiva il dolore da sopportare. Sarebbe stato più facile vivere con la consapevolezza che un giorno sarebbero tornati, ma oramai non vivevo più, sopravvivevo con la compagnia di un sentimento non più corrisposto, ma che mi avrebbe incatenata per l’eternità, l’eternità di una fragile umana.

Chi ama ha il potere di distruggere, e io ero distrutta.
Edward era il mio amore, la mia eternità e il mio tormento. Io ormai, ero solo un mucchio di macerie che testimoniavano quello che, in un tempo che pareva tanto lontano, ero stata.

 

Fine.

 

Vi riporto il commento del giudice Kikyo90. :

Grammatica e sintassi: 20/20
Bravissima, sei stata bravissima!!!! Non un errore di grammatica, di sintassi o di punteggiatura!!!! Nessuna critica, dunque, da muovere riguardo a questo punto.

Stile: 20/20
Anche qui, non posso che farti le mie congratulazioni. Mentre leggevo, mi sembrava di vivere io stessa l'abbadono di Bella da parte di Edward e, complice forse il fatto di aver ricordato una vicenda della mia vita, non ho potuto fare a meno di commuovermi e di apprezzare la tua storia fino in fondo.

Attinenza alla frase scelta: 10/10
Perfetta attinenza alla frase da te scelta. Anche il titolo che hai scelto si adatta bene alla storia, in quale altra situazione ci si potrebbe ridurre ad un mucchio di macerie se non per l'abbadono della persona amata? Non solo hai saputo adattare la tua frase alla storia, quindi, ma come ho già detto sopra hai saputo legarla benissimo anche al titolo.

Originalità: 10/10
Sarò ripetitiva, ma... le mie più vive congratulazioni!!!! Ho apprezzato particolarmente il momento in cui Bella, per ricordare i Cullen, cercava di compiere gli stessi gesti che facevano loro (lo shopping per ricordare Alice, il piano per ricordare Edward, e così via...), mostri un'originalità sorprendente e, in più, riesci a trascinare il lettore nella lettura (scusa la ripetizione ^^) fino alla fine. Ti sei meritata il primo posto, bravissima!!!!

Totale: 60/60

  
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