I personaggi qui presenti non sono miei ma di Masashi Kishimoto creatore ed ideatore del manga "Naruto" dal quale io traggo spunto per la fan- fic.

Due figure si avvicinavano a Konoha, una di esse teneva in braccio l'altra stringendola al proprio petto come se fosse un bambino appena nato.

Molte persone stavano bisbigliando fra di loro, dicendo che la persona morta la quale veniva portata in braccio dall'altra non era altri che Naruto Uzumaki ucciso da Alba, ma Tsunade, il quinto Hokage, sentiva dentro di sé qualcosa di strano come se intuisse che quello morto non fosse Naruto...

Lentamente le due figure si fecero sempre più nitide e si poté chiaramente udire il pianto proveniente da parte di quello salvo e, alla fine si poté pure capire che Naruto non era morto... tutt'altro, stava piangendo mentre portava in braccio Kakashi Hatake, sesto Hokage di Konoha.

Tsunade abbassò la testa; personalmente pensò di aver fatto bene ad aver insegnato quel jutsu a Kakashi anche se sapeva che quell'uomo aveva poco chakra e questo comportava un sicuro effetto collaterale: la morte. Ma sapeva che Naruto stava soffrendo un casino dentro di sé.

Ma quell'uomo aveva accettato lo stesso sapendo il rischio che stava correndo solo perché Naruto molto probabilmente sarebbe stato catturato da Alba e quindi ucciso...

-Perché? Perché?- Urlava Naruto in preda al panico più totale mentre guardava il quinto Hokage con occhi furenti e allo stesso tempo colmi di dolore e di rassegnazione.

L'uomo fra le sue braccia non avrebbe mai più riaperto gli occhi e questo Naruto lo sapeva ma proprio per questo soffriva come un cane che era stato appena abbandonato sulla strada.

Perché sempre i migliori muoiono? Era questa la domanda che attanagliava il giovane Uzumaki mentre posava a terra il suo ex-maestro nonché Kakashi Hatake oramai privo di vita....

E sarebbe stata quella la domanda che lo avrebbe inseguito per il resto dei suoi giorni, anche dopo la vendetta, perché dopo tutto è vero: sempre i migliori muoiono, le fecce mai...

Ecco perché Kakashi era morto: lui era uno dei pochi a dover vivere e a dover proteggere le persone a lui care e proprio per questo era morto, per proteggere Naruto, per riportarlo in vita e tutti l'avrebbero ricordato come l'ennesimo Hokage morto per il bene della Foglia, tutti tranne Naruto, lui avrebbe avuto un ricordo diverso di quell'uomo, un ricordo più vero. Lui se lo sarebbe ricordato come l'uomo che gli era sempre rimasto accanto e che lo aveva sempre protetto, anche quando le possibilità di vittoria erano pari a zero; come l'uomo il quale si metteva davanti ai compagni per proteggerli e per far loro da scudo umano quando magari loro erano pure più forti di lui e potevano benissimo proteggerlo, ma per non rischiare lui preferiva mettere a repentaglio la sua vita invece che quella degli altri.

Ecco come l'avrebbe ricordato Naruto, come un amico, come una spalla su cui piangere che anche se era morto non era morto, perché il suo ricordo sarebbe vissuto per sempre in tutti, perché lui aveva ereditato un vizio da Kakahsi, perché Naruto ora faceva sempre e comunque in ritardo.

Angolo autrice:

Questa fic non ha alcuna pretesa e pure per questo vorrei sapere cosa ne pensate, accetto qualsiasi tipo di commento, anche critiche se sono crostruttive^^

La fic è nata per via di un sogno fatto ieri notte dopo essermi ricordata per l'ennesima volta che Kakashi quando la vecchietta nonmiricordoilnome (xD) riporta in vita Gaara ha lo sharingan attivo, però con tutta probabilità non l'ha copiata quella tecnica perché è di rango S e da ciò che dice il terzo Database le tecniche di quel rango non si possono copiare col tre toome (cioè il tipo di sharingan attivato da Kakashi in quella situazione...) però mi sono immaginata la situazione un po' diversamente, cioè, la tecnica che usa Kakashi su Naruto (nella fic) gli è stata insegnata da Tsunade e richiede un certo consumo di chakra che per Kakahsi vorrebbe dire utilizzarlo tutto xD

Comunque, che ve ne pare?