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Autore: Robigna88    01/02/2010    2 recensioni
Sam Winchester ha deciso che cacciare non è ciò che vuole. Così lascia il padre ed il fratello per dedicarsi ad una vita normale e tranquilla. Vuole fare l'avvocato e andrà a Stanford. Lì, il primo giorno della sua nuova esistenza, incontra qualcuno che cambierà la sua vita.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're gonna change my life.


Sono passati due mesi da quando mi sono ribellato a papà e sono uscito fuori dalla sua vita fatta di caccia e voglia di vendetta.
Due mesi da quando ho preso in mano la mia esistenza e ho deciso di forgiarla a mio piacimento: io voglio essere un avvocato. Quindi sarò un avvocato.
L'unica nota amara della mia “separazione” dalla mia famiglia, o almeno da ciò che ne rimane, è stata separami da mio fratello. Ok, a volte è noioso, ed è molto diverso da me, ma mi ha protetto e amato per tutta la vita e lui è l'unico che mi mancherà.
Si, proprio così! L'unico. Mio padre... Beh.. lui ed io siamo come il dolce ed il salato, la notte ed il giorno, il freddo ed il caldo. Non abbiamo praticamente nulla in comune. E oltretutto mi ha sbattuto fuori solo perché ho deciso di non fare la sua vita. Di non essere ossessionato dalla caccia e dall'ingrata “azienda di famiglia”.
Se esci da quella porta, non tornare più.” mi ha detto. Ed è quello che farò. Non tornerò più.
Voglio dire, quale padre non sarebbe orgoglioso se il proprio figlio andasse da lui e gli dicesse “Hey papà, voglio fare l'avvocato. Studierò a Stanford.”? Quale padre non salterebbe di gioia o non si perderebbe in sogni di grandezza legati al futuro del proprio ragazzo?
Nessuno... Eccetto il mio ovviamente.
Mi chiedo sempre come faccia Dean a sopportarlo. Beh, lui è quasi come un perfetto soldatino.. obbedisce agli ordini e lo segue in giro per gli USA a caccia di creature degne dei peggior incubi della gente.
Che vita amara!! E ancora mio padre si chiede perché ho voluto smettere. Come se non fosse logico.
Ha avuto persino il coraggio di rivolgermi il suo sguardo perplesso.. Come per farmi credere che lasciare quel lavoro per fare l'avvocato non fosse normale.
“Hey papà. Ho una notizia per te: sei tu quello che fa un lavoro anormale.”
Che nervi!!
Ok, rilassati Sam! Fai respiri profondi e stai calmo. Ora la tua vita è nelle tue mani. Sei tu a gestire il gioco.
Si, ok.. ma da dove inizio? Per ora tutto quello che ho guadagnato rivendicando la mia indipendenza, è una fredda stanza di motel in cui tornare dopo l'orientamento e i giri di “conoscenza” del campus.
Ma oggi è il primo giorno di lezione. Andrà sicuramente meglio. Farò amicizia e incontrerò tanta gente nuova. Si! Oggi inizio la mia nuova vita da normale universitario.
Ohhh.. ma chi voglio prendere in giro? E' Dean quello bravo nella socializzazione. Ho già incrociato 5 o 6 ragazze che lui si sarebbe tranquillamente portato a letto.
Mi sono sempre domandato come diavolo faccia. Gli basta un sorriso e cadono ai suoi piedi.
Sicuramente è quell'aria da playboy... Mentre io ho l'aria da.. com'è che dice lui? Ah si.. da cucciolo smarrito.
Guardo una ragazza vicino a me e le sorrido perso nei miei pensieri. Lei ricambia e mi fissa per un po' con aria interessata..
Tié Dean.. Beccati questa!
Rido tra me e me e finalmente arrivo alla lezione di storia. L'aula è piena e la lezione è già iniziata. Faccio sbattere inavvertitamente la porta e rimango come di pietra quando tutti mi fissano.
Deglutisco a vuoto e mi sento come se stessi andando in fiamme. Ehm.. che faccio ora?
-Amore.. finalmente hai finito il tuo turno al lavoro. Vieni, ti ho tenuto un posto. Sento dire.
Mi giro in direzione della voce e una bella ragazza bionda agita la mano.
Sorrido indifferente e la raggiungo mentre la classe torna alla normalità. Mi siedo accanto a lei e le sorrido. -Grazie.. Le sussurro piano.
Lei ride e mi osserva.. Devo sembrarle buffo. -Di niente.. Il professor Mallard accetta solo ritardi legati al lavoro. Mi sembrava il minimo visto che è il tuo primo giorno.
-E tu come lo sai? Le chiedo curioso.
-Si vede dai tuoi occhi.
Oh no!! Anche lei con gli occhi da cucciolo smarrito...
-Sono occhi entusiasti di chi inizia qualcosa di nuovo. Aggiunge.
Mi sento sollevato, e faccio un silenziosissimo respiro profondo: -Beh hai l'occhio lungo a quanto pare.
Mi sorride e mi accorgo davvero per la prima volta di quanto sia bella. Allungo la mano verso di lei e le sorrido a mia volta: -Sono Sam comunque.
La stringe e sento uno strano sfarfallio allo stomaco: -Io sono Jessica.
Eh si Jessica.. Mi sa proprio che tu cambierai la mia vita.. o chissà, magari io cambierò la tua.
   
 
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