Fanfic su attori > Cast Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: ChelseaH    01/02/2010    6 recensioni
“E come se la passa il nostro principino? Dov’è?”
“A me lo chiedi? – replicò il ragazzo facendo spallucce – sarà disperso in un qualche paesino scozzese a ubriacarsi e dare spettacolo sui tavoli dei pub ballando in kilt.” borbottò poi indignato.
“E’ a casa tua vero?” rise la ragazza.
“Si, a ronfare, ruttare nel sonno, ubriacarsi e lamentarsi della cucina.”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bradley James, Colin Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DISCLAIMER: Colin Morgan e Bradley James non mi appartengono, non li conosco e con questa storia non intendo dare rappresentazione reale delle loro azioni e/o caratteri, o usarli a scopo di lucro.

Don't treat me bad!

Colin era irritato come non lo era mai stato in vita sua.
Le riprese di Merlin erano in pausa e sia lui che Bradley erano liberi da qualunque altro impegno, così il ragazzo aveva pensato di invitare Mr. James a stare da lui nel suo appartamento di Londra, per poter passare quelle vacanze insieme a divertirsi senza nessun altro pensiero per la testa. Il biondo aveva accettato di buon grado e con un certo entusiasmo - “sarà come giocare all'allegra coppietta felice” aveva commentato. Peccato solo che da una settimana – ovvero da quando si era installato in casa sua – Colin l'avesse visto due volte in croce da sveglio, per il resto si era dovuto accontentare di osservarlo mentre dormiva stravaccato sul letto, occupandone i tre quarti abbondanti e reclamando pure per se tutte le coperte.
Ora il moro era seduto al tavolo della cucina, a rimuginare sulla situazione rigirandosi fra le mani un block notes, l'unico contatto che aveva con Bradley da giorni.

Mr. James, sono andato a fare la spesa mentre aspetto che Sua Signoria l'erede al trono di Camelot si svegli.

Così diceva il primo messaggio, scritto il terzo giorno all'alba delle sei di sera. Si, di sera, perché Bradley aveva preso questo bel vizio di passare le notti vagabondando da un locale all'altro di Londra bevendo peggio di una spugna e di smaltire poi il tutto di giorno, ronfando beatamente nel suo letto. Colin aveva sperato che l'altro notasse il tono indignato del messaggio e che agisse di conseguenza e invece no, era rincasato un'oretta e mezza dopo pieno di sacchetti della spesa e aveva trovato l'appartamento deserto. Sul block notes un appunto di Bradley che recitava:

Hey Morgan, compra qualcosa di decente stavolta, basta con le tue idiozie da salutista vegetariano. Io esco, mi prenderò qualcosa da mangiare in giro poi notte di divertimento! Chiamami quanto torni, così ti dico dove sono.

Leggendo a Colin non erano cadute solo le braccia e le borse della spesa, ma anche tutta la voglia di uscire e unirsi al biondo. Innanzitutto lo irritava il fatto che la sua irritazione fosse passata inosservata, probabilmente Bradley credeva seriamente di essere l'erede al trono di Camelot e si sentiva per cui in diritto di usare quei toni con lui, il suo servitore idiota. Secondariamente non riusciva proprio a capire con che coraggio Bradley gli diceva – anzi, gli ordinava – di chiamarlo e raggiungerlo, dal momento che le due notti precedenti erano sempre usciti insieme e Colin era sempre finito col tornare a casa da solo e indisposto dal fatto che il biondo, dopo i primi due superalcolici, aveva la tendenza a dimenticarsi di essere andato nel tal locale con lui e lo mollava al tavolo a fare la bella statuina mentre andava a scatenarsi in pista. Non che Colin fosse un grande amante della vita notturna, delle sbronze e di tutto il resto, ma gli avrebbe fatto piacere che la sua presenza non fosse passata così inosservata, dal momento che fino a prova contraria Bradley era pur sempre il suo ragazzo.

Se la mia cucina da salutista vegetariano ti fa così schifo, puoi anche andare a mangiare altrove.

Gli aveva risposto piccato, sembra via block notes. La mattina dopo svegliandosi aveva trovato la replica di Bradley, o per meglio dire il delirio di un ubriaco.

Morgan, Morgan, Morgan. Colin Morgan! Lo sai, Morgan... la tua cucina... hey Colin! Ho mangiato fuori stasera. Una bella bistecca, eh? Era proprio bella... se non fossi sposato con te me la sarei sposata... sai... un giorno di questi ti cucinerò una cena che non te la scordi più, farò come nella puntata... quella di Gwen? Si, quella! Merlin andrà nelle cucine regali e mi porterà due piatti e tu sarai così soddisfatto di me che mi bacerai e non mi terrai più il muso, idiota di un Merlin col muso.

Se non altro aveva avuto la decenza di accorgersi che gli stava tenendo il muso e si ricordava ancora che stavano insieme. Fatto sta che non gli aveva risposto, un altro giorno era passato e la mattina seguente aveva trovato un altro messaggio di Bradley.

Morgan sei proprio un asociale, non ti fai mai vedere.

Ed era stato anche l'ultimo, quello che aveva appena letto.
Seriamente, cosa c'era che non andava in Bradley? Perché qualcosa doveva esserci, per forza. Gli veniva da pensare a una qualche malformazione del cervello ma era abbastanza sicuro che Bradley un cervello non l'avesse nemmeno, per cui doveva essere qualcos'altro. Sbuffando prese una penna.

Io esco con un'amica, forse starò fuori tutto il giorno.

Si alzò, finì di vestirsi e uscì. Il messaggio voleva essere solo una provocazione, della seria “tanto mi diverto e vivo benissimo anche senza di te”, ma l'idea di vagare per Londra senza meta per tutta la giornata non lo entusiasmava più di tanto. Perché non chiamare seriamente un'amica e distrarsi un po'? Prese il cellulare e compose il numero di Katie e tre quarti d'ora dopo si ritrovarono a curiosare insieme fra i cd del Virgin Store di Picadilly Circus. Finirono col passare tutta la giornata insieme e, dopo cena, Katie gli propose di finire in bellezza con una serata in un disco pub dove suonavano alcuni suoi amici e lui acconsentì di buon grado.
“Strano, ero sicura che tu e Bradley avreste passato questa pausa insieme.” gli disse mentre camminavano verso il pub.
“Pensavi male.” borbottò Colin che aveva tenuto volutamente Bradley fuori da ogni tipo di discorso fino quel momento.
“E come se la passa il nostro principino? Dov'è?”
“A me lo chiedi? – replicò il ragazzo facendo spallucce – sarà disperso in un qualche paesino scozzese a ubriacarsi e dare spettacolo sui tavoli dei pub ballando in kilt.” borbottò poi indignato.
“E' a casa tua vero?” rise la ragazza.
“Si, a ronfare, ruttare nel sonno, ubriacarsi e lamentarsi della cucina.”
La risata di Katie aumentò di volume, ma non sembrava troppo sorpresa dal comportamento di Bradley, chissà come mai. Il resto della serata trascorse piacevolmente e verso le due Colin tornò a casa.
Entrò nell'appartamento convinto di trovarlo vuoto e gli prese un colpo mentre, chiudendo la porta, avvertì una presenza alle proprie spalle. Accese la luce e vide Bradley appoggiato allo stipite della porta della cucina, le braccia conserte.
“Dove sei stato?” gli chiese senza troppi convenevoli e con fare inquisitorio.
“A divertirmi? Ogni tanto posso farlo anch'io.” rispose lui, notando con una certa soddisfazione che l'altro non solo era perfettamente sobrio, ma anche geloso. Che incassasse il colpo e si rendesse conto di come ci si sentiva a essere messi da parte.
“Dove?”
“In giro.”
“Con chi?”
“Si può sapere che vuoi?” gli chiese a quel punto Colin, oltrepassandolo per andare in cucina a versarsi un bicchiere d'acqua.
“Sapere dove sei stato, con chi, cosa hai fatto! Mi inviti qui da te e poi guarda che succede, parliamo via block notes, dormi quando io sono sveglio e stai sveglio mentre io dormo, oggi sei perfino stato fuori quasi tutta la notte e non sapevo dov'eri, cosa facevi, con chi eri. Ho tutti i diritti di sentirmi messo da parte!” Bradley terminò il suo monologo senza badare allo sguardo sempre più esterrefatto di Colin man mano che andava avanti con l'elenco.
“Stai scherzando, vero?” gli chiese il moro, completamente incredulo.
“No, mi sento veramente solo e abbandonato. E dire che speravo che potessimo passare queste vacanze insieme, prendendoci un po' di tempo per noi.” borbottò offeso il biondo.
Colin aprì la bocca per replicare ma la richiuse un attimo dopo senza proferire parola. Non poteva essere, Bradley non poteva seriamente sentirsi offeso, indignato, messo da parte e tutta un'altra sfilza di cose che dovevano far parte del suo stato emotivo.
“Beh, almeno hai la decenza di non negare. - disse Bradley a quel punto, annuendo soddisfatto per quella che, evidentemente, considerava una piccola vittoria personale – vado a dormire.” aggiunse poi voltandogli le spalle e sparendo.
Colin sedette al tavolo attonito mentre dentro di lui si combattevano la tentazione di seguire Bradley e prenderlo a calci da lì alla Scozia e quella di aspettare che si addormentasse per soffocarlo nel sonno col cuscino. Altro che asino reale o testa di legno, Arthur Pendragon era niente in confronto a Bradley James.
Dopo qualche minuto si decise a rialzarsi, con tutti i propositi di prendere una coperta e mettersi a dormire sul divano o, meglio ancora, dormire nel suo letto e cacciare Bradley nella vasca da bagno, col rubinetto dell'acqua fredda aperto. Fu in quell'istante che l'occhio gli cadde sul block notes sul quale era comparsa un'altra annotazione.

Forse sono io quello che non si fa mai vedere, stasera non esco e ti aspetto, pizza e qualche film?

A leggere quelle due righe il ragazzo si dimenticò all'istante di tutti i suoi propositi omicidi nei confronti di Bradley, lo seguì in camera da letto e si sdraiò di fianco a lui, abbracciandolo.
“Vedi di trattarmi meglio d'ora in poi.” mugugnò il biondo fingendosi ancora arrabbiato.
“Certo, come no.” ridacchiò Colin e così si addormentarono.

 

NOTE.
Non c'è molto da dire su questa breve storiella, se non che come al solito devo ringraziare Giuly per la gentile consulenza <3
Il titolo è piuttosto intuitivo, significa "non trattarmi male!", peccato che in italiano suoni così male e in inglese così bene ma ormai è assodato che la lingua inglese rende meglio qualunque concetto [che è un po' un controsenso visto che quella italiana ha un vocabolario mille volte più ampio ._.] .
Vaneggiamenti linguistici a parte [xD], spero sia di vostro gradimento, fatemi sapere^^

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Merlin / Vai alla pagina dell'autore: ChelseaH