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Autore: Veronique.    01/02/2010    1 recensioni
Effy. Una normale ragazza a cui piace tanto conoscere i ragazzi, provocarli. L'incontro con due di loro la cambierà, la farà scegliere
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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RAPE ME

Partiamo con il dire che questa storia parla di una normale ragazza, forse un po’ pazzerella che adora attirare le attenzioni degli altri. In che modo? Bè, sfoggiando il suo fisico, provocando gli altri con i suoi atteggiamenti.

Ma va bè, torniamo alla nostra storia.

 

8 di mattina. Ritardo cronico.

Ti prego dimmi che non sono in ritardo, almeno il primo giorno. pensai quella mattina, quando sapevo benissimo che ero in ritardo, l’importate era auto convincersi che ero diversamente in tempo no? Mi voltai verso la sveglia cazzo mi alzai di fretta dal letto cercando qualche vestito passabile nei cassettoni dell’armadio. Mai niente che mi andasse bene.

Mi vestii di fretta e presi un toast dalla cucina esco mamma urlai quando ormai ero sulla porta. La chiusi e mi incamminai. Non avevo nessuna voglia di andare a scuola ma almeno il primo giorno, si si poteva fare.

Bussai alla porta della classe Grazie per averci degnato della sua presenza signorina..? mi chiese un uomo giovane, sui 25 anni Stonem, Effy Stonem risposi tenendogli testa, come se qualcuno potesse intimorirmi. Mi andai a sedere al primo banco accavallando le gambe. Quel professore così giovane sembrò rimanere senza parole per qualche minuto, mentre fissava il mio vestitino estremamente corto. Ridacchiai sotto i baffi e presi il quaderno in mano.

Cominciò a parlare del romanticismo e stranamente quella lezione mi prese molto, il tono di quell’uomo, le sue labbra ma a che cazzo penso? scossi la testa. Che avevo in mente?

Suonò la campanella e ci misi molto a preparare le cose ehm Stonem mi chiamò il prof non appena fui sulla porta aspetta un attimo, dovrei parlarti disse fissandomi. Tornai indietro ma da quando siamo passati al tu? dissi leccandomi le labbra, si avevo intenzione di fare impazzire quell’uomo. La mia nuova preda. Rimase allibito anche questa volta, che avesse capito qualcosa? Nah, sarebbe stato troppo sveglio Non ho avuto l’occasione di presentarmi disse soltanto, senza guardarmi negli occhi, ma che gli prendeva? Sembrava..in imbarazzo.

Mi chiamo Jason Finny, ma per te sarò solamente il professor Finny dissi tornando a sistemare delle carte sulla cattedra. Voleva impormi come chiamarlo? Io non ero come i soliti della massa, non aveva proprio capito con chi aveva a che fare. Feci un mezzo sorriso e uscii dalla classe, prima però mi fermai sulla porta A domani prof, o Jason dissi ridacchiando.

-------------

Tornai a casa e buttai la cartella sul letto. Che sbatta la scuolaa pensai prima di alzarmi, socchiusi gli occhi e forse mi addormentai. L’ultima cosa che sentii prima di riaprire gli occhi fu il suono del messaggio di posta del pc. Appena sveglia andai a leggere Non sai chi sono. Ma aspetta a chiudere questo messaggio di posta. TI ho vista oggi per la prima volta, sei bellissima.

Chiusi il messaggio di posta, rimanendo dapprima senza parole. Un ammiratore segreto? Forse. La storia mi intrigava parecchio, uno sconosciuto che mi faceva la corte. Mi morsi il labbro riaprendo il messaggio di posta. Decisi di dargli una risposta, dopotutto mi aveva detto che ero bellissima no?

Grazie tesoro. Posso sapere chi sei? cliccai invio e rimasi ad aspettare. Ma quanto ci metteva? Non sentii nessun suono di posta, niente. Fanculo pensai richiudendo il portatile. L’unica cosa a cui pensai fu a chi poteva essere il destinatario. Scossi la testa e andai davanti allo specchio, aveva detto che ero bellissima. I capelli mossi e castani mi ricadevano ribelli sulle spalle, mi piacevano così, sorrisi e guardai anche i miei occhi. Avevano un colore strano, un azzurro acceso, ma mi piacevano anche quelli anche se mi sarebbe piaciuto avere gli occhi verdi, ma non si può avere tutto giusto?

Ridacchiai e tornai al pc, navigando per internet alla ricerca di qualcosa da fare. Mia mamma dal piano di sotto mi urlava di studiare, ma chi aveva voglia di studiare? Poi cosa? Era il primo giorno e non ci avevano dato nulla, se non il prof di italiano. Un tema su di noi.

Ma che cazzo di tema è? pensai mentre cercavo l’ispirazione per scrivere si e no due o tre righe sul foglio. Misi le cuffie dell’ipod e misi la riproduzione casuale.

Partii la mia canzone preferita “Rape Me” dei Nirvana. Iniziai a canticchiare mentre la penna correva sul foglio, avevo stranamente trovato l’ispirazione per un tema che prima mi faceva davvero schifo.

Scrissi quasi 3 pagine. Strano. Di solito mi limitavo a scrivere “questo tema fa davvero schifo”. Ma questa volta no, sorrisi tra me e me.

Avendo le cuffie non sentii che mi arrivò un messaggio di posta. Ormai si era fatto tardi e non avevo voglia di controllare se mi era arrivato un messaggio o no. Mi misi il pigiama e andai a dormire.

   
 
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