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Autore: Rinalamisteriosa    01/02/2010    6 recensioni
L'immenso centro commerciale di Konoha City, con parcheggio annesso altrettanto spazioso e capiente, in cui l'aveva portata Temari, era stato inaugurato da poco, quindi grande era la meraviglia che emanavano gli occhi chiarissimi di Hinata davanti alla grandezza di quel posto, tanto che dovette sporgersi dal finestrino per guardare meglio, anche se l'amica non aveva ancora finito di fare manovra per entrare in un posteggio a marcia indietro.
"Non ti immaginavo così impaziente di fare shopping natalizio." sottolineò divertita l'altra.
"C-che?! Chi? Dici a me?"
"Certo! Vedi qualcun altro in macchina, qui con noi?"
"Hai ragione, scu-scusami." disse, rimettendosi composta.

[Gli accenni ai due pair sono leggeri.]
- Seconda classificata al Winter Contest indetto da Juliettina, poi giudicato da Pazza_io -
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Temari | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Rinalamisteriosa

Situazione/parola sorteggiata: Shopping Natalizio [regali di Natale]

Titolo della fic: Shopping tra amiche nel pomeriggio d'una fredda domenica di dicembre

Personaggi principali: Hinata Hyuuga, Temari

Genere: generale

Avvertimenti: AU, One-shot

Raiting: verde

Introduzione: L'immenso centro commerciale di Konoha City, con parcheggio annesso altrettanto spazioso e capiente, in cui l'aveva portata Temari, era stato inaugurato da poco, quindi grande era la meraviglia che emanavano gli occhi chiarissimi di Hinata davanti alla grandezza di quel posto, tanto che dovette sporgersi dal finestrino per guardare meglio, anche se l'amica non aveva ancora finito di fare manovra per entrare in un posteggio a marcia indietro.

"Non ti immaginavo così impaziente di fare shopping natalizio." sottolineò divertita l'altra.

"C-che?! Chi? Dici a me?"

"Certo! Vedi qualcun altro in macchina, qui con noi?"

"Hai ragione, scu-scusami." disse, rimettendosi composta.

Note: Dunque XD dal momento che ultimamente adoro immaginare Temari e Hinata come due migliori amiche, ho approfittato di questo contest scrivendo un AU ambientata ai giorni nostri. Temari ha diciassette anni e ha la patente poiché in Giappone, se non sbaglio, si diventa maggiorenni a sedici anni; Hinata invece ha quattordici anni. Konoha City è il nome di una città immaginaria, suonava bene e così l'ho messo ^^ (naturalmente ispirandomi a Konoha, il nome del Villaggio che conosciamo)

Inoltre sono presenti dei piccoli accenni NaruHina e ShikaTema perché amo queste coppie, anche se qui si erano appena conosciuti XD

Essendo domenica, i due ragazzi non vanno a scuola, perciò lavorano part-time nel centro commerciale che compare nella storia, anche se questo non ha un nome preciso, mi sono liberamente ispirata a quelli che ho visto nella mia vita quotidiana ^^

Per finire, dichiaro che i personaggi comparsi o citati in questa fic non mi appartengono: è mia solo la trama!

 

 

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Dicembre non costituisce solamente l'ultimo mese dell'anno, mese che spalanca le porte alla stagione più fredda e dura. Dicembre infatti inaugura il periodo in cui ci si prepara ad una festività molto importante per l'intera umanità: il Natale.

Le strade cittadine vengono preparate con vistose illuminazioni colorate appese tra gli alti pali della luce; le vetrine dei negozi vengono ornate con svariate decorazioni natalizie.

In casa si addobba l'alberello di Natale, con fili e palline d'oro, d'argento o colorati, e il presepe, riproduzione in miniatura con le statuine e una stalla - oppure una grotta - della notte Santa, rappresentante quindi il momento della nascita del buon Gesù, deposto in una mangiatoia dalla Madre Maria.

Fenomeno fortemente religioso e spirituale quanto prettamente commerciale, il Natale, poiché ogni anno la gente non bada a spese per trascorrerlo al meglio, per comprare dei regali ai parenti più stretti o agli amici più fidati.

 

 

**

 

 

Anche la timida e riservata Hinata, in cuor suo, desiderava spendere i propri risparmi per comprare qualcosa alle persone a lei più care. Voleva che la ringraziassero con sincero affetto.

Per questo motivo, quando la mattina aveva sentito lo squillo del telefono e si era alzata goffamente dal letto per rispondere, rabbrividendo di fronte al brusco scostare delle tiepide coperte e al contatto dei piedi nudi sul freddo pavimento, non si era sottratta alla richiesta di fare shopping della sua migliore amica.

"Perfetto! Passo a prenderti oggi pomeriggio alle quattro, okay?" decise tranquillamente Temari.

"Bene. A dopo." acconsentì Hinata.

Dopo che si salutarono, la mano di lei indugiò un attimo sulla cornetta, mentre lo sguardo si posava fuori dalla finestra, dove nella piazzetta di fronte quattro bambini improvvisavano delle piccole battaglie a palle di neve e due invece si dedicavano a modellare un pupazzo della loro altezza.

Poco più a destra, sulla strada, uno strano veicolo spalava la neve in eccesso, mentre a sinistra una coppietta di fidanzati passeggiava mano nella mano sul marciapiedi.

Osservandoli, tutti e due in sciarpa, cappello, guanti e impermeabile, le venne in mente che, se doveva davvero uscire e allontanarsi per un pomeriggio dalla sua villetta, riscaldata elettricamente dai condizionatori e dalle stufette, allora aveva bisogno di tirar fuori dall'armadio degli indumenti pesanti, ma comodi, che non dessero troppo nell'occhio - non le piaceva essere guardata dalla gente, si vergognava e calava subito la testa.

 

 

L'immenso centro commerciale di Konoha City, con parcheggio annesso altrettanto spazioso e capiente, in cui l'aveva portata Temari, era stato inaugurato da poco, quindi grande era la meraviglia che emanavano gli occhi chiarissimi di Hinata davanti alla grandezza di quel posto, tanto che dovette sporgersi dal finestrino per guardare meglio, anche se l'amica non aveva ancora finito di fare manovra per entrare in un posteggio a marcia indietro.

"Non ti immaginavo così impaziente di fare shopping natalizio." sottolineò divertita l'altra.

"C-che?! Chi? Dici a me?"

"Certo! Vedi qualcun altro in macchina, qui con noi?"

"Hai ragione, scu-scusami." disse, rimettendosi composta. Con lei era sempre gentile, forse perché aveva la stessa età di suo fratello minore...

Infatti Temari fece un cenno di diniego con il capo, premette forte il pedale della frizione e moderatamente quello del freno con i piedi, poi sistemò il volante con una mano, girò la chiave nella toppa con l'altra e spense così il motore della sua berlina due volumi color blu metallizzato.

"Non preoccuparti." le disse calma, alzando il freno a mano e slacciandosi la cintura di sicurezza. "Possiamo scendere."

Hinata fece lo stesso, annuendo, ed entrambe aprirono la portiera per uscire fuori dall'abitacolo e venire investite da una corrente invernale, gelida e poco piacevole per la pelle del viso - solo del viso, poiché si erano coperte equamente.

La ragazza più grande indossava dei pantaloni in velluto nero con degli stivaletti e un cappotto dello stesso colore, un maglioncino verde foglia con il colletto alto sotto al cappotto e un cappello alla francese che lasciava cadere qualche ricciolo biondo dietro il collo e ai lati del volto.

La più piccola invece aveva optato per un paio di jeans blu scuro, delle scarpe da ginnastica marcate Adidas, il maglioncino, i guanti e il cappello viola e un giaccone scuro, più una borsetta a tracolla grigia.

 

 

Varcarono insieme le porte scorrevoli a doppio vetro dell'ingresso, ritrovandosi al principio di una lunghissima galleria dalle ampie pareti, dai luminosi lampadari al neon, dagli assortiti negozietti su ogni lato, dal pavimento con le mattonelle così lucide da potersi specchiare. Lei era sempre più meravigliata, l'altra invece appariva delusa.

"Mi aspettavo di meglio. Da come l'avevano descritto sembrava chissà che cosa!" dichiarò Temari, inarcando un sopracciglio e avviandosi con i pugni posizionati all'altezza dei fianchi, seguita a ruota da Hinata, che continuava a guardarsi intorno incantata, come se non potesse farne a meno.

"Pe-per me è bellissimo, Temari!" mormorò sincera.

"Sarà che ormai ho visto di tutto, quindi non mi stupisce più nulla." rispose l'altra, scrollando disinteressata le spalle in un gesto rassegnato, per poi borbottare piano un "Dai, preoccupiamoci di comprare i regali." e dirigersi verso la prima vetrina, quella di un negozio d'abbigliamento.

"Partiamo da qui?" s'interessò Hinata, adocchiando un maglioncino rosso raffigurante un tenero orsetto che teneva tra le braccia un cuoricino rosa, disegno contornato da una rifinitura argentata.

"No." negò l'altra, poco convinta. "Facciamo un giro. Poi, se proprio vuoi, ritorniamo qui."

"D'accordo." assentì.

Sapeva che Temari non era interessata alla moda, non lo era mai stata, fin da bambina. Non era cresciuta come la classica principessina viziata dai genitori, anche se, prendendosi cura dei suoi due fratelli al posto della madre, venuta a mancare dopo la nascita di Gaara a causa di un male incurabile, aveva acquisito un carattere autoritario e responsabile.

Hinata invece aveva solo una sorella minore, meno timida e più forte di lei caratterialmente parlando. Aveva solo quattro anni in meno rispetto a lei che ne aveva quattordici, eppure le metteva i piedi in testa con una facilità sorprendente.

Anche Temari, che di anni ne aveva diciassette, era forte di carattere, ma non era paragonabile ad Hanabi: infatti l'aveva sempre trattata bene, come una vera amica.

"Ehi, Hinata?"

La voce dell'amica interruppe i suoi pensieri.

"S-sì?"

"Hai già in mente cosa regalare a tuo padre, a tua sorella e a Neji?" chiese, adocchiando distrattamente una pianta grassa.

"Ehm... qualcosa di utile." sintetizzò, anche se non aveva tante idee in mente.

"Sì. Pensavo la stessa cosa per il regalo di Gaara." rimuginò. "Kankuro è un vero idiota, non so se qualcosa di utile gli servirebbe. Non al suo cervello, almeno!" sghignazzò sprezzante poi.

"Povero Kankuro, dai", sospirò solidale Hinata.

"Okay, scherzavo! Lo sai che adoro prenderlo in giro", si giustificò, mettendole una mano sulla spalla.

E risero, continuando la loro passeggiata nella galleria, che pian piano iniziava a riempirsi di gente - tanta gente - desiderosa di fare compere e regali.

Proprio come loro due, né più né meno.

 

 

"E questo il banco informazioni, vero?" domandò discreta Temari all'indirizzo di un ragazzo in divisa da lavoro che, seduto immobile su una sedia girevole, le dava le spalle, una capigliatura così strana che le ricordava vagamente un ananas.

Nessuna risposta, al ché Temari rincarò la dose.

"Ehi, mi senti? Invece di stare seduto a non fare niente, girati e rispondi alla tua cliente, prima che perda la pazienza e ti mandi al diavolo!"

Aveva lasciato Hinata nel reparto libri, quindi era sola. Sola, con la sua indole indomita e impaziente da tenere a bada.

"Sì. Sei nel posto giusto. Questo è il banco informazioni." fece apatico il ragazzo, sospirando pesantemente e voltandosi con tutta la sedia. "Miss Tatto che cosa desidera?"

Se non aveva sentito la prima domanda, che colpa poteva averne lui?

"Ovvio. Un'informazione, Mister Sono-troppo-pigro-per-rispondere!" gli rispose piccata, con lo stesso tono strascicato utilizzato da lui. Incrociò le braccia sopra al ripiano che li separava e diede voce alla sua richiesta da cliente: "Dato che sono appena stata al reparto dei cellulari e di altre diavolerie elettroniche varie con tanto di sconti, mi chiedevo se valesse la pena regalarli. Cioè, hanno una durata precisa? Si rompono facilmente? Sono assicurati?"

"Beh, dipende dalla persona a cui regalerai una di quelle diavolerie: se sarà cauta e avrà cura, ad esempio, del cellulare, questo non si romperà. Durerà per tanto, tanto tempo, e non c'è assoluto e urgente bisogno dell'assicurazione. Andiamo, non sono mica oggetti paragonabili alle macchine o alle lavatrici!" spiegò serio.

"Direi che questo discorso non fa una piega." ammise lei, assottigliando pensosa gli occhi verdi.

"Meno male. Immagina che seccatura dover ripetere..." sbuffò, roteando gli occhi al pensiero.

"E se io ti chiedessi di farlo?" lo provocò.

"Miss Tatto fino in fondo, vero?"

"Fino a prova contraria, sono una cliente. E i clienti hanno sempre ragione" gli ricordò. "E visto che ho bisogno del consiglio di un vero esperto in materia, adesso alzerai il sedere da quella comoda sedia e verrai con me." impose perentoria, sbattendo più volte le ciglia come se l'autorità le pizzicasse gli occhi.

O era la troppa confidenza che si stava prendendo? O no, no, forse un semplice senso di colpa!

"Ci sono i commessi per questo. Non è il mio lavoro, io devo stare qui!" si difese Shikamaru, abbracciando la sedia come a voler avvalorare la propria convinzione.

Temari lo fulminò con lo sguardo, lui rabbrividì leggermente, ma non l'avrebbe data comunque vinta a una presuntuosa sconosciuta.

Dopo un po' di tempo che si guardavano senza fiatare, lei capitolò leggermente.

"Allora, facciamo così: raccolgo in un carrello tutto ciò che mi interessa, lo porto qui e tu mi consigli due regali perfetti per i miei fratelli. Okay?"

"Sei proprio cocciuta. Però devo ammettere che così la tua proposta è accettabile... Affare fatto!"

"Bene."

E senza aggiungere altro, Temari lasciò il ripiano su cui era appoggiata per parlare con quello scansafatiche irritante e saccente e tornò indietro, afferrando il primo carrello libero che le capitò tra le mani.

 

 

"Serve una mano?"

Hinata, che stava leggendo la prima pagina di un romanzo a caso, alzò di scatto la testa e si ritrovò a guardare in viso un ragazzo gioviale, biondo, che ispirava simpatia e che aveva degli occhi azzurri così brillanti e vivaci da toglierle il respiro.

"Devi regalarlo a qualcuno?" domandò curioso, indicando il libro che la ragazza teneva ancora aperto e con le mani rigide.

Lei sgranò gli occhi: perché non riusciva ad emettere suono? Come mai quel commesso così giovane - sembrava un ragazzino in divisa da lavoro - l'aveva spiazzata completamente? Perché era così timida?

"E...e-ecco, io..."

Bene, era già un miracolo essere riuscita a pronunciare due parole, anche se con voce tremante.

"Posso?" chiese piano, prendendo l'iniziativa e sfiorandole le mani nell'atto di leggere il titolo, cosa che fece imporporare le guance a Hinata.

“Le note lente di un pianoforte” lesse.

Non si era mai sentita il viso in fiamme come in quel preciso momento!

"Okay! Come ti chiami?" le chiese deciso.

"Hi-Hinata." balbettò, distogliendo lo sguardo.

"Bene, Hinata, posiamo questo libro che ha tutta l'aria di essere noiosissimo e andiamo in un altro reparto. Te lo consiglio io un bellissimo regalo, basta che tu mi dica se si tratta di un ragazzo o di una ragazza." decise, sorridendole.

Beh, almeno aveva una buona scusa per non guardarlo, perché sentiva che presto sarebbe potuta svenire, e non c'era la sua amica Temari a sorreggerla; posò il libro sullo scaffale, assieme a tutti gli altri, e il misterioso ragazzino le fece strada.

Doveva sapere il suo nome...

"E-e tu... tu... Qual è il tuo nome?" mormorò a fatica, standogli dietro e fissando insistentemente i propri passi sul pavimento.

"Io sono Naruto." le rispose entusiasta, indicandosi con il pollice. "Hai ragione a volerlo sapere: in effetti io ho chiesto il tuo all'improvviso, ma non è stata una forma di scortesia, eh! Scusami." precisò.

Hinata accennò un sorriso e scosse una sola volta il capo, come a fargli capire di non preoccuparsi: non sapeva che Temari, impegnata nell'atto di riempire il carrello poco lontano, l'avesse intravista di sfuggita.

"Poi mi racconterai, Hinata, vero?" sussurrò a se stessa lei, sogghignando e tornando con lo sguardo a tutti quegli strani oggetti elettronici e prendendo quelli con lo sconto.

E questa voglia di ghignare, ripensando al pigro ragazzo del banco informazioni, non le era ancora passata, anzi, sembrava essersi incrementata!

 

 

**

 

 

Hinata e Temari, quando ormai era calata la sera e faceva più freddo rispetto al pomeriggio, uscirono dal nuovo centro commerciale cariche di buste piene di regali incartati e accaldate a causa dei condizionatori d'aria calda all'interno dei vari locali o negozi.

La prima, su consiglio del simpatico Naruto, aveva comprato una borsa per sua sorella Hanabi, una cravatta per suo padre Hiashi, un profumo per suo cugino Neji, una collanina per sé e una sorpresa per Temari.

L'amica, invece, dopo aver fatto impazzire abbastanza Shikamaru - quel poveraccio al banco informazioni - ed esserne uscita soddisfatta, aveva preso due cellulari diversi, uno per Kankuro e uno per Gaara, un orologio per il padre che, anche se era sempre fuori città a causa del lavoro, sarebbe tornato su sua insistenza per passare il Natale con i figli - almeno questo! -, e un libro per se stessa.

"Hinata?"

"Sì?"

"Oggi ti ho vista vagare per gli scaffali in compagnia. Non mi racconti niente?" s'informò, avviandosi per raggiungere la macchina.

Hinata le venne dietro e le rispose, arrossendo: "E-era solo un commesso. A parte darmi i suoi preziosi consigli, ti-ti assicuro che... che non è successo niente. So solo il nome... Naruto."

"Almeno il nome... Questo succede perché non sai farti avanti nel modo giusto, amica mia! Un giorno dovrò spiegarti come ci si comporta con i ragazzi. Anzi, te lo prometto solennemente." dichiarò, come se avesse capito tutto.

"Come vuoi, Temari." la assecondò, quasi correndole dietro dato che aveva il passo veloce. "E tu? Fa-fatto incontri interessanti?"

Raggiunta l'automobile, dopo aver aperto le sicure delle portiere, la ragazza più grande assottigliò gli occhi e le rispose: "Uno sì. D'aspetto non è male, solo che è pigro da far paura, e mi ha fatto dannare come mai nessuno aveva osato prima d'ora!"

"A-allora ha saputo tenerti testa?!" provò Hinata, stupita, sistemando le buste dietro, sui sedili posteriori.

"Già! E ancora mi sto chiedendo come ci sia riuscito."

Scrollando fintamente disinteressata le spalle, Temari salì al suo posto di guida.

Quando anche Hinata fu dentro ed entrambe si allacciarono la cintura di sicurezza, le fece sapere spiccia che si erano persino scambiati i numeri di telefono, con la scusa di avvertirlo in caso le avesse consigliato male sugli acquisti per i parenti.

"Bene", si congratulò pacata Hinata. "Sono contenta per te."

"Magari, se scopro che conosce il tuo biondino, mi faccio dare il numero e te lo passo. Ovviamente lo dico che è per te, tranquilla!" proferì divertita l'altra, girando la chiave nella toppa e accendendo il motore.

"E dai, smettila!" esclamò Hinata, incredula, diventando nuovamente rossa e incrociando le braccia al petto, mentre lo sguardo cadeva sulle pozzanghere che, probabilmente, si erano formate poiché quando erano dentro aveva piovuto un po'.

Temari rise di cuore, mettendo la marcia indietro e girando la testa per uscire dal posteggio e riaccompagnare così l'amica a casa nel giro di una mezz'oretta.

"Devi fidarti di me, Hinata. E poi è Natale: consideralo un regalo, anche se a casa tengo quello che ti donerò tra qualche giorno." le fece sapere, mentre con la macchina camminava in seconda e svoltava a destra per dirigersi dritta in terza verso l'uscita del parcheggio, a una cinquantina di metri di distanza. "Domani lo chiamo." E ghignò ancora.

"Se proprio insisti.", sospirò Hinata, sperando che l'amica cambiasse discorso e le evitasse altri batticuore.

Per fortuna così avvenne, anche perché il cellulare in tasca le squillò e rispose più che volentieri alla sorellina Hanabi, raccontandole in sintesi - tralasciando ovviamente i particolari - quello che era successo.

Aveva fatto proprio bene ad uscire dalla sua calda e confortevole stanzetta per fare shopping!

 

 

FINE

 

 

 

 

 

Ulteriore nota: Finalmente vi propongo una nuova fic *__*

Sono contentissima che si sia classificata seconda a questo contest, ringrazio perciò la giudice Juliettina per averlo indetto e Pazza_io per aver valutato al suo posto, perché purtroppo lei sarebbe rimasta senza pc per altri due mesi e noi non potevamo attendere così tanto (io più che altro XD la mia fic, come avete letto, è ambientata prima di Natale: sarebbe risultato... inappropriato pubblicarla tra marzo/aprile, giusto?)

Tengo molto alla Hinata che ho tratteggiato qui, perché tutte le sue sensazioni sono le stesse che provo io quando ho la possibilità di visitare un nuovo centro commerciale *__* davvero, mi meraviglio come una bambina di fronte a un nuovo mondo, non posso farne a meno!

 

Congratulazioni alle mie compagne di contest: alla vincitrice x Saretta x, ad Angel Ecate e a Mayumi_san.

Attendo qualsiasi parere o commento XD positivo o negativo, come volete!

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

 

  
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