SAVELMA
Salve
a tutti! E
grazie per essere arrivati fin qui, è già tanto.
Ordunque vediamo, che dire...
so che questo argomento è trito e ritrito, ma
quest’idea era nascosta nei meandri
della mia mente già da un po’, dunque era giunto
il momento di tirarla fuori.
Dedico
l’intera fic a
mio fratello, che mi ascolta pazientemente ogni volta, senza lamentarsi
(più o
meno) e che finge di ridere e di trovarla carina anche quando non
glielo chiedo
esplicitamente. Naturalmente ringrazio J.K.Rowling, che ci ha regalato
questi
splendidi personaggi con i quali io sono cresciuta e che continuano ad
accompagnarmi ogni giorno.
Spero
di riuscire ad
aggiornare una volta alla settimana, credo tutti i venerdì,
a partire da
questo. Il primo capitolo è un po’ corto, e serve
come introduzione, ma
prometto che i prossimi saranno più lunghi. Adesso che ci
penso, mi sto
rivolgendo a interlocutori immaginari, puro prodotto della mia
fantasia, dal
momento che non credo proprio che qualcuno sia arrivato fin qui a
leggere… nel
caso siate stati cosi masochisti, buona lettura!! J
Lunedì 30
settembre 1995
Sala
comune
h.
20.46
Eccomi
qui. Ancora non riesco a credere di essere davvero ad Hogwarts.
Cioè. HOGWARTS.
Oh, adesso rende meglio l’idea. Suona
così… così… importante.
Prestigioso.
Altisonante. Eccitante. Terrificante.
Prima
di iniziare con le mie interminabili e interessantissime
divagazioni
vorrei spiegare le ragioni per le quali ho deciso di iniziare questo
diario.
No, non diario. Diario suona così infantile.
Meglio… memorie. Autobiografia
improvvisata. Oppure potrei chiamarli “Pensieri” o
“Sulla natura” come se fossi
un’importante filosofa. Sisi. I
“Pensieri”. Perfetto.
Comunque…
dov’ero rimasta? Ah si. Le ragioni. Allora. Ehm ehm. Meglio
fare un elenco:
1-
Fra
una trentina
d’anni, quando sarò vecchia, sola, cicciona e
senza capelli potrò rileggere i
“Pensieri” e ricordarmi che ho avuto una vita piena
e soffisfacente.
2-
OPPURE:
ipotesi molto
più ottimistica e realizzabile (…) quando
sarò una venerata regina e/o capo di
stato illustre, potrò far studiare a scuola i miei
“Pensieri” e concedere ai
miei fedeli sudditi il privilegio di conoscere i dettagli
più intimi e scabrosi
della mia personalità, perché dovrà
essere molto interessante scoprire come una
persona fantastica ed eclettica come me sia diventata così
importante e potente
partendo dal nulla.
3-
In
questo momento non
ho amici e mi sento sola come un cane, piena di paura per le lezioni
della settimana,
e senza la più pallida idea di come raggiungere la Sala
Grande (ed ecco
spiegato perché ho mangiato un pacchetto di caramelle
gommose vecchio di una
settimana da sola in camera. M. deprimente. E adesso ho pure una fame
terribile).
Ok,
l’ultima ragione è un po’ deprimente ed
estremamente imbarazzante. Devo
ricordarmi di cancellarla se per caso si realizza la seconda ipotesi.
Non
esalterebbe molto le mie capacità di leader, amata da tutti
e lodata fino
all’inverosimile.
Però
c’è da dire che è vero. In questo
momento sono sola, e sinceramente sono terrorizzata.
Ho l’impressione che tutti mi stiano fissando, anche se sono
seduta su una
poltroncina, in disparte da tutto e tutti. In realtà posso
capirli, non deve
essere molto comune che una ragazza entri ad Hogwarts direttamente al
quinto
anno.
Quando
sono arrivata qui è stato terribile. Sul serio. Non tutta la
giornata, in
realtà.
Stamattina,
ad esempio, quando mi sono svegliata nel mio letto caldo a casa mia, a
Londra,
e non pensavo a cosa sarebbe successo, ancora persa nel mondo dei
sogni, andava
tutto benissimo. Dopo si sono complicate le cose. Ho iniziato
lentamente a
elaborare a occhi chiusi, e il mio stomaco si è stretto in
una morsa di paura:
il mio primo giorno di scuola. Fa così luogo comune, aver
paura del primo
giorno di scuola. Cioè, non sono una bambina di sei anni, ma
la verità è che io
non sono mai andata a scuola. Sì. Mai andata. Tutto per
colpa di mamma è papà,
che un bel giorno hanno deciso di viaggiare per il mondo, e di portarmi
con sé,
e dato che 11 anni sono troppo pochi per vivere senza alcuna notizia
dei
genitori, gli ho sempre seguiti diligentemente.
Ora
però che mi hanno insegnato tutto quello che sapevano in
campo magico e non, è
venuto il momento di andare a scuola. All’inizio ero
emozionata all’idea ma
ora…
Insomma,
ho paura. Adesso mi sono tranquillizzata un po’, ma
prima… non so se è stato
peggio indossare quello stupido cappello parlante
nell’ufficio del Preside (è
un po’ strano, ma simpatico. Il Preside, non il cappello. Il
cappello è
profondamente antipatico. Mentre lo indossavo ha cominciato a ridere,
poi è
diventato tutto serio, e mi ha tenuta lì, seduta sullo
sgabello, per circa
un’ora. Bah), oppure quando quella strana strega con il
cappello a punta, gli
occhiali e il naso aguzzo (Mc Graner? Mc Gonitt? La mia assoluta
incapacità di
memorizzare i nomi mi crea non pochi problemi) mi ha portato nella mia
nuova
“casa”, Grifondoro (dicono che sia la migliore, ma
ha una combinazione di
colori assolutamente orrenda: giallo e rosso. Ma dico. Avrei preferito
argento
e blu, e anche verde e nero, al confronto) e mi ha presentato al resto
dei miei
compagni, che mi osservavano in un religioso e inquietante silenzio,
con un
semplice e conciso: “Questa è Elinor Woods.
È appena arrivata a Hogwarts.
Accoglietela con un comportamento degno del nobile spirito
Grifondoro”, e poi
si è voltata e se n’è andata senza dire
una parola, lasciandomi lì da sola. Ho
blaterato qualcosa che suonava come un misto fra un
“Salve” o un “Selma”, al
che tutti avranno creduto che sono vittima di una strana crisi di
identità, o
una grave forma di dislessia, e ho trascinato il mio baule fino alle
scale,
dove l’ho fatto levitare verso quella che la Mc Qualcosa mi
aveva detto che
sarebbe stata la mia stanza. E ora sono qui.
Allora,
facciamo un bel piano di buoni proposito per l’anno venturo.
Direi di
cominciare con
20.57
AAAAAARGH!!!!
Un
idiota con i capelli rossi ha fatto esplodere qualcosa pericolosamente
vicino
alla mia poltrona. Adesso c’è un’enorme
macchia di inchiostro proprio sotto la
parola “con”. Mmm. Dov’ero arrivata?
Ah
già.
LISTA
DEI BUONI PROPOSITI:
1-
scrivere e tenere aggiornato il diario.
2-
non scrivere soltanto boiate.
3-
ambientarsi nella nuova scuola. E smetterla con atteggiamenti da
ansiosa/timida/nevrotica.
È solo una scuola, non una prigione.
4-
imparare correttamente i nomi di tutte le persone che mi vengono
presentate. E
imparare a pronunciare il mio in modo che si capisca.
5-
disfare il baule e tenere in ordine la stanza.
6-
essere carina, cortese, e socializzare con i nuovi compagni. Ma
soprattutto
evitare i commentini sadici e sarcastici da pazza nevrotica su gente
che
nemmeno conosco.
7-
naturalmente, perdere 10 kg.
8-
tenere SEMPRE unghie perfettamente curate e truccarsi tutti i giorni.
9-
non prendersi cotte di alcun tipo. Soprattutto quelle che implicano
ragazzi-belli-che-neanche-ti-guardano e
ragazzi-ti-voglio-bene-ma-solo-come-amica. Soprattutto
quelli.
10-
Studiare. E prendere bei voti.
21.03
Bene,
mi sembra di aver scritto proprio tutto. Sono sicura che
sarà l’inizio di un
anno fantastico.
Ah,
dimenticavo. Devo anche capire dov’è la Sala
Grande.
Aiuto.